44° Stramilano

Stramilano, un ultimo test pre-maratona
44° Stramilano
E alla fine mi sono deciso. Iscrizione last-minute e alle undici della Domenica delle Palme pronto per quella che, per me, è la nona Stramilano agonistica. Solito e collaudato copione che si ripete ormai da più di quattro decenni. Si comincia alle nove con la dieciK dei "cinquantamila", si prosegue alle nove e trenta con i cinque chilometri dedicati ai più piccoli e alle undici largo ai campioni e agli oltre seimila amatori impegnati nella ventuno meneghina. Undiciezerodue e, al tradizionale colpo di cannone del Reggimento di Artiglieria a Cavallo “Voloire”, si parte.
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Nessuna ambizione cronometrica, nessun pb da inseguire ma solo risposte sull'attuale stato di forma e una gran voglia di divertirmi. Classica partenza caotica e qualche centinaio di metri per impostare il ritmo. L'idea, almeno nelle intenzioni, è quella di provare a tenere i 4' e 15" per chiudere appena sotto i novanti ma, come spesso accade, un pettorale appuntato alla maglietta fa miracoli. Sto bene e non è necessario avere conferme dal Garmin per capire che sto andando meglio di quanto preventivato. Al quinto appena sotto i ventuno e al decimo sotto i quarantadue. Sto tenendo e, nonostante il primo vero caldo primaverile, riesco a mantenere il ritmo senza apparente difficoltà. Piazza Medaglie d'Oro, Ticinese, Viale Papiniano, via Washington e lungo le strade un discreto numero di milanesi ad incitare o semplicemente a guardare con curiosità il lungo serpentone colorato.
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Al quindicesimo appena sopra i sessantadue e la netta sensazione di poter continuare sugli stessi ritmi. Piazza Piemonte, Velodromo Vigorelli, Piazza Damiano Chiesa e di nuovo in Corso Sempione per i soliti ed interminabili tremila metri. Diciannove, venti, poco più di quattro minuti ssenza enza più calcoli e anche questa mezza può andare in archivio. Viale Byron e finalmente l'ingresso nel parco con l'Arena lì ad attenderti. Ma quanto è dura sapere che, del suo perimetro, ne devi percorrere almeno la metà prima di "infilare" la porta Trionfale con i rimanenti novantasette metri da fare con il cuore in gola sfidando il cronometro TDS che, inflessibile, ti mostra lo scorrere del tempo.
Under ottantotto. Molto più di un semplice test.