Stramilano, un ultimo test pre-maratona
E alla fine mi sono deciso. Iscrizione last-minute e alle undici della Domenica delle Palme pronto per quella
che, per me, è la nona Stramilano agonistica. Solito e collaudato copione che si ripete ormai da più di quattro decenni.
Si comincia alle nove con la dieciK dei "cinquantamila", si prosegue alle nove e trenta con i cinque chilometri
dedicati ai più piccoli e alle undici largo ai campioni e agli oltre seimila amatori impegnati nella ventuno meneghina.
Undiciezerodue e, al tradizionale colpo di cannone del Reggimento di Artiglieria a Cavallo “Voloire”, si parte.
Nessuna ambizione cronometrica, nessun pb da inseguire ma solo risposte sull'attuale stato di forma e una gran voglia di
divertirmi. Classica partenza caotica e qualche centinaio di metri per impostare il ritmo. L'idea, almeno nelle intenzioni, è quella di provare a tenere i 4' e 15" per chiudere appena sotto i novanti ma, come spesso accade, un pettorale appuntato alla maglietta
fa miracoli. Sto bene e non è necessario avere conferme dal Garmin per capire che sto andando meglio di quanto preventivato.
Al quinto appena sotto i ventuno e al decimo sotto i quarantadue. Sto tenendo e, nonostante il primo vero caldo primaverile, riesco
a mantenere il ritmo senza apparente difficoltà. Piazza Medaglie d'Oro, Ticinese, Viale Papiniano, via Washington e lungo le strade
un discreto numero di milanesi ad incitare o semplicemente a guardare con curiosità il lungo serpentone colorato.
Al quindicesimo appena sopra i sessantadue e la netta sensazione di poter continuare sugli stessi ritmi. Piazza Piemonte,
Velodromo Vigorelli, Piazza Damiano Chiesa e di nuovo in
Corso Sempione per i soliti ed interminabili tremila metri.
Diciannove, venti, poco più di quattro minuti ssenza enza più calcoli e anche questa mezza può andare in archivio. Viale Byron e finalmente l'ingresso nel parco con l'Arena lì ad attenderti. Ma quanto è dura sapere che, del suo perimetro, ne devi percorrere
almeno la metà prima di "infilare" la porta Trionfale con i rimanenti novantasette metri da fare con il cuore in gola sfidando il cronometro TDS che, inflessibile, ti mostra lo scorrere
del tempo.
Under ottantotto. Molto più di un semplice test.
Under ottantotto. Molto più di un semplice test.