E il primo ce lo siamo sparato
E come da programma tocca incominciare ad alzare l'asticella incrementando chilometri e minuti, in parole povere è giunto il momento del primo dei quattro lunghi previsti.
Un appuntamento che, nonostante l'esperienza, è ancora fonte di preoccupazioni per una possibile, e nemmeno troppo remota, debacle.
Fa ancora freddo ma con le previsioni che danno temperature gradevoli nel corso della mattinata posso anche permettermi un abbigliamento più leggero.
Sulla ciclopedanabile non c'è ancora traffico e gli incroci con altre persone intente nel medesimo "passarempo" si contano sulla punta delle dita. Una quindicina di chilometri in un senso e altrettanti dopo il giro di boa sulla via di casa. Nel mezzo tutte le salite-lle caratteristiche della Valle Olona teatro della storica "Coppa Bernocchi" ma che affrontate sulle due gambe assumono un impegno, per quel che mi riguarda, abbastanza significativo.
Sto bene le gambe pure e quanto visualizzato sul gps e più che soddisfacente. Non faccio calcoli e non ce n'è nemmeno bisogno. Non è questa l'occasione per fare i fenomeni. Devo solo portare a casa quanto preventivato. Lavoro, casa, impegni e il fine settimana che è sempre troppo breve per permettermi il lusso di dover replicare quello che non sono riuscito a fare quando previsto.
E, quando sulla via del ritorno, la spia della riserva comincia a fare capolino decidere per uno sconto sul numero di salite diventa la cosa più sensata da fare.
Perchè alla fine, una più o una meno, sono sempre 30 chilometri.