Guidata da Davide e Massimiliano De Luca, vedremo Annalisa Minetti con i palloncini colorati per aiutare chi vorrà abbattere il muro delle 4 ore
L’atleta paralimpica: Un applauso al coraggio degli organizzatori.Grazie alla maratona, Roma può scendere in campo e mostrare il suo coraggio, quello di continuare a sperare che la vita possa essere un diritto di tutti
Sarò io gli occhi che porteranno al traguardo la wave delle 4 ore
ROMA – Tra i 130 pacer ‘angeli del tempo’ di questa Acea Run Rome The Marathon 2022 spicca il nome di Annalisa Minetti. Modella con significativa e storica partecipazione a Miss Italia nel 1997, vincente cantautrice a Sanremo 1998, conduttrice televisiva, attrice, show girl e mamma. Ma non finisce così, nelle tante cose della brava Annalisa merita un ampio capitolo nella sua vita la voce: atleta paralimpica. Da ipovedente rimarrà per sempre nella storia dello sport italiano la sua medaglia di bronzo nei 1500m con tanto di record del mondo (categoria ciechi) alle Paralimpiadi di Londra 2012 con 4’47” insieme alla guida Andrea Giocondi, azzurro olimpico a sua volta e oggi coach di successo e responsabile tecnico dell’Acea Run Rome The Marathon.
PACER 4 ORE - Annalisa ha già partecipato nel 2017 alla maratona di Roma segnando un più che valido 3ore 42’ e così ci disse sei mesi fa quando la vedemmo raggiante ed energica all’arrivo sui Fori Imperiali lo scorso 19 settembre al termine della 4^ frazione della staffetta solidale Acea Run4Rome che intraprese: “Un ricordo unico nel mio cuore quell’edizione 2017. Adoro la maratona, la sfida ai chilometri, ne farò senz’altro diverse in futuro”.
E allora eccoci qui, con un impegno chilometrico quadruplicato rispetto ai 10km della staffetta, con una grande responsabilità . Annalisa, sarà la pacer ufficiale delle 4 ore. La vedremo con i palloncini colorati sulle spalle, sarà una guida sicura per chi vorrà abbattere il muro delle 4 ore, una sfida doppia se pensiamo che è non vedente. A sua volta sarà guidata da Davide e Massimiliano De Luca”.
DIRITTO ALLA VITA - Da anni gareggia per le Fiamme Azzurre ed è allenata da Stefano Ciallella e coadiuvata da Francesco Calabrò, l’abbiamo applaudita il 10 marzo alla conferenza stampa dell’Acea Run Rome The Marathon in Campidoglio insieme alle Istituzioni, giornalisti, sponsor dell’evento capitolino.
Il suo intervento è stato toccante ed importante: “L’applauso va all’Acea Run Rome The Marathon che ha avuto il coraggio di farmi pacer delle 4 ore, la wave più nutrita, la vera e propria corsa del popolo, quello che rappresenta la maratona. Grazie alla maratona, Roma può scendere in campo e mostrare il suo coraggio, quello di continuare a sperare che la vita possa essere un diritto di tutti”.
LA VITA UN’OPPORTUNITA’ - Ancora nel suo intervento a microfoni aperti: “Prima si è parlato di disabilità , un termine che va tanto di moda e che quasi farebbe pensare che i disabili siano dei fighi pazzeschi, in verità sono persone che, come tutti gli atleti, hanno la capacità di allenarsi a vivere ogni giorno. Allenano la forza, la potenza, la capacità e la consapevolezza che la vita è un'opportunità soprattutto attraverso il disagio e la fatica, unici mezzi per arrivare al traguardo vincenti. Solo se ci piace la fatica possiamo arrivare al traguardo. Ringrazio Andrea Giocondi che ha avuto il coraggio di trasformare le mie gambe da miss in gambe da atleta portandomi alle olimpiadi vincente e facendomi amare questo sport, ringrazio anche Stefano Cialella e oggi più che mai Pierluigi Lops, è lui che ha creduto che potessi fare la pacer. Ringrazio la grande famiglia di Maratona di Roma, oggi mi porteranno a condividere questo percorso Davide e Massimiliano De Luca che ringrazio e che saranno le mie guide”.
ABILITA’ E PACE - Come sarà Annalisa in gara in quelle 4 ore? “Farò quello che faccio nella vita, sul palco, come mamma, come docente guido le persone ad un traguardo e lo faccio rispettando il proprio metodo. Ecco perché disabilità non è la parola giusta, non siamo persone senza abilità ma con abilità diverse. Sarò io gli occhi che porteranno al traguardo la wave delle 4 ore e, permettemi la battuta, la persona di cui si fideranno ciecamente. Sarà una wave fortunata perché la fortuna è cieca. La maratona sarà per ciascuno un'esperienza di vita, un'occasione per portare al traguardo la propria storia, un concerto di emozioni che nasce dal superamento quotidiano dei nostri limiti, quando ci alleniamo. Benvenuti nel mondo della Acea Run Rome The Marathon, la maratona di Roma e correremo anche per la pace, perché il popolo ucraino possa ritrovare la propria dignità , possa lo sport diventare un mezzo inclusivo che permette di fermare le guerre”.
C’E’ ANCHE SARA – Ci sarà anche un’altra pacer speciale a Roma il 27 marzo. Con il tempo delle 4h10’ spinta dal padre Paolo, vi sarà Sara Vargetto, un’adolescente romana come tante, ma un po’ speciale, per quella incontenibile voglia di vivere che sprigiona da tutti i pori. Sara è affetta da artrite idiopatica giovanile, una malattia infiammatoria che comporta degenerazione delle articolazioni e che compare in età precoce, alternando fasi di recrudescenza e di remissione, e che la obbliga a muoversi con una carrozzina.
Forse è proprio per questo che Sara vive la vita con grande entusiasmo, combatte la malattia a suon di allenamenti tra palestra, nuoto, pallacanestro e corsa, passione che condivide con il padre Paolo. Insieme hanno trovato una dimensione speciale nel mondo della corsa, mentre Sara spinge la carrozzina, papà Paolo si mantiene in forma aiutandola. Seguire Sara sarà come sempre molto stimolante per tutti i runner che la seguiranno.