MEHT - Monte Rosa EST Himalayan Trail e UTLM - Ultra Trail Lago Maggiore 

Ve li spieghiamo noi in 4 appuntamenti web
Vieni a conoscerli
Special Guest: Franco Collé


Monte Rosa EST Himalayan Trail e Ultra Trail Lago Maggiore

Vi aspettiamo alle 20.30 sulla pagina FB MEHT e UTLM

Giovedì 19 Novembre – Parliamo di MEHT, ospite Franco Collè! Le bellezze di Macugnaga, la cultura Walser, l'esperienza del Rookie Team sul percorso da 105k

Giovedì 26 Novembre – La novità UTLM, una nuova sfida per trail runner, una nuova scarpa Hoka One One, il test del percorso di Gigi Bacchetta e la magia della storia raccontata dal trail runner Elia Sacchelli 

Giovedì 10 Dicembre – ALLENARSI IN INVERNO – I consigli del campione Franco Collè che ci svelerà come si allena d'inverno un trail runner. Suggerimenti e tanti altri consigli per chi ha come obiettivo una gara stupenda ma tecnica come il MEHT e come affrontare il tema della preparazione mentale

Martedì 22 Dicembre - Lavori in corso per UTLM, mancano 9 mesi. Scopriamo i percorsi con il trail runner Elia Sacchelli che ha tracciato i sentieri. Tante curiosità e aneddoti

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L'atleta Salomon scende dalle montagne per il progetto Phantasm 24KILIAN JORNET PRONTO PER LA SUA 24-HOUR RUNNING CHALLENGE

Kilian Jornet, il trail runner più premiato e conosciuto nella storia di questo sport, l'uomo che ha scalato l'Everest due volte in una settimana, ha puntato a una nuova straordinaria sfida atletica. Questo mese, indosserà le nuove scarpe da corsa “road” Salomon S/LAB Phantasm e scenderà sulla pista di 400 metri (¼ di miglio) a MÃ¥ndalen, in Norvegia per correre per 24 ore consecutive. Per Jornet, che ha vinto gare di trail running in tutto il mondo, la sfida Phantasm 24 sarà una corsa fuori dall'ordinario, aspetto che lo attrae da sempre.

"La motivazione è quella di uscire dalla mia zona di comfort, provare sfide diverse e vedere cosa sono in grado di fare, sia che si tratti di arrampicare in alta quota o, in questo caso, di correre su terreno pianeggiante" ha raccontato Jornet. "È divertente scoprire le esperienze diverse che posso realizzare, e allenarmi in piano è un buon test e un'opportunità per imparare in termini di nutrizione e ritmo, e poi provare ad applicare questi risultati a diverse attività, come ai progetti di alpinismo".

La data esatta della 24 ore challenge di Jornet deve ancora essere decisa, poiché il progetto è in qualche modo subordinato alle condizioni meteorologiche. L'attuale data prevista è il 21 o 22 novembre.

L’invito è dunque quello di controllare i canali Instagram di Salomon e Kilian Jornet, che tempestivamente informeranno sulla data e l'ora d’inzio esatte della corsa. Non solo. Nei prossimi giorni, sempre sui canali social di Salomon e di Kilian, apparirà una serie web che mostrerà in anteprima la preparazione che ha impostato l’atleta.

La Norvegia, dove vive Jornet, è relativamente immune dalla pandemia COVID-19. Tuttavia, per rispettare le precauzioni sanitarie, lo stadio sarà chiuso agli spettatori durante l’evento. In ogni caso, per rendere ufficiale la gara, si sfideranno anche diversi affermati ultra-runners norvegesi. Jornet ha iniziato ad adocchiare questa sfida, quella delle 24 ore consecutive, da alcuni mesi e, come sempre, non fa previsioni né aspettative sul risultato. Detto questo, ogni volta che lo spagnolo allaccia le sue scarpe da corsa Salomon, si apre sempre una possibilità che “lo straordinario” avvenga. Ufficialmente, la distanza più lunga mai percorsa in 24 ore è stata stabilita nel 1997 da Yiannis Kouros, che ha percorso 303,506 chilometri (188,590 miglia), un risultato che lo stesso Jornet definisce "assolutamente selvaggio".

"Sono così tanti chilometri che non riesco nemmeno a visualizzarli", afferma Jornet. "Ho visto gli splits di Yiannis quindi voglio stare al passo il più a lungo possibile. Conosco la velocità che devo mantenere ogni ora, quindi conosco il ritmo per ogni chilometro e ogni giro. Naturalmente, le prime 10 ore saranno un po' più veloci e poi rallenteranno ora dopo ora, quindi ho un piano preciso e so quanto dovrò correre ogni ora. La cosa importante è non avere problemi muscolari ed essere in grado di mangiare senza avere grandi momenti critici". 

KILIAN JORNET PRONTO PER LA SUA 24-HOUR RUNNING CHALLENGE ©Vegard_Breie
Abituato a correre (e vincere) gare famose come l’Ultra-Trail du Mont Blanc (UTMB), Hardrock 100, Western States 100 e innumerevoli maratone di montagna in tutto il mondo, Jornet ha richiesto consigli a esperti allenatori e fisioterapisti e ha lavorato molto di più sulla velocità.

“Noi atleti di montagna, abbiamo un grande ‘motore’, quindi è facile in termini di cardio e resistenza” afferma Jornet. "Ho lavorato principalmente sulla velocità perché le mie gambe non sono abituate a muoversi così speditamente. Per prepararmi, ho svolto tre giorni di allenamento sulla velocità ogni settimana in pista o su strada. Ma la forma con cui corri in pianura è molto diversa da come corri in montagna, dove sei più in alto, passi sopra gli ostacoli e metti i piedi in posti diversi a seconda del variare del terreno".


Gran parte della ricerca di Jornet durante l'allenamento si è concentrata sulla riduzione al minimo degli infortuni che potrebbero derivare dal movimento ripetitivo della corsa su terreno piatto. Infatti, è stato costretto a ritardare il progetto nelle ultime settimane a causa di alcuni fastidiosi infortuni muscolari che si sono verificati prima della sua prima gara su strada di 10 km, la famosa gara di Hytteplanmila in Norvegia, che ha concluso in 29:59 a metà ottobre.

"Penso che la sfida più grande sia essere in grado di allenarsi in modo coerente e non avere infortuni perché il passaggio al terreno piatto è molto difficile per i muscoli" continua Jornet. “L'allenamento è stato un po' frustrante negli ultimi mesi, passando da un infortunio all'altro. Mi sono allenato bene e poi mi sono infortunato e avrei dovuto riposare. Dopo la gara di 10 km, ho dovuto interrompere l'allenamento e recuperare. Ora, il piano è quello di fare una buona settimana di allenamento e vedere come si sente il mio corpo, quindi fare riposare i tessuti muscolari e recuperare per il progetto”. 

Per la Phantasm 24 Jornet utilizzerà la nuova S/LAB Phantasm by Salomon, una scarpa da corsa su strada ultraleggera che sarà lanciata nella primavera 2021. Kilian indossa la scarpa da mesi per le sue intense sessioni di allenamento di corsa su pista e su strada. 

"Ho testato i prototipi della S/LAB Phantasm un anno fa e ora sto usando la stessa scarpa che sarà disponibile al pubblico in primavera" racconta Jornet. "È fantastica per la corsa su strada. È una scarpa leggera, molto reattiva e ben bilanciata con una buona ammortizzazione, che è importante quando ti alleni più a lungo su superfici dure. E l'aderenza è davvero buona, anche sul bagnato, il che è molto importante".

Con design dinamico (drop di 6 mm) sviluppato con i migliori atleti, la S/LAB Phantasm, infatti, si concentra su peso, traspirabilità e una transizione rapida che si ottiene con un profilo rocker curvo e, poi, grazie alla schiuma più leggera e reattiva di Salomon, chiamata Energy Surge. Una tomaia quasi invisibile in TPU Mesh conferisce alla scarpa un design leggero e traspirante. Pesa solo 199 grammi.

KILIAN JORNET PRONTO PER LA SUA 24-HOUR RUNNING CHALLENGE ©Vegard_Breie

"È bello vedere Salomon realizzare soluzioni diverse come questa ora con le scarpe da corsa", continua Jornet. “Alcune esperienze raccolte sulle montagne, come la leggerezza e una forma straordinaria e la tomaia traspirante, sono state applicate qui con la Phantasm. E alcune dinamiche della corsa su strada come l'ammortizzazione, aiuteranno a migliorare le scarpe da montagna".

Il giorno della sfida, Jornet cambierà direzione ogni quattro ore sulla pista che ora conosce bene. Ci si aspetta che le temperature scendano fino a zero gradi Celsius di notte e oscillino tra 8-15 gradi durante il giorno. In preparazione per il tempo imprevedibile norvegese, ha selezionato una varietà di abbigliamento Salomon da avere pronto per la giornata tra cui la NSO T-shirt, Sense Longsleeve, S/LAB short, S/LAB NSO tights, Hybrid pants, Active Hat, un buff, i guanti Pulse, i calzettoni NSO Mid e un paio di giacche: Haloes Down Hybrid e Outline Down Agile FZ

 Il brand finlandese presenta Suunto Street Art Run: i percorsi Running per scoprire le più belle opere di strada. Quando la corsa diventa una visita in un museo a cielo aperto…

suunto - Street Art Run, una serie di percorsi running in alcune città Run, una serie di percorsi running in alcune città: Barcellona, Monaco, Lione e Torino

Suunto, leader mondiale nel settore degli orologi sportivi GPS, ha lanciato Street Art Run, una serie di percorsi running in alcune città europee e italiane (Barcellona, Monaco, Lione e Torino) per scoprire correndo le opere di street art dei nostri percorsi quotidiani. “Run For Street Art” il motto dell’iniziativa che vede coinvolti i runner in percorsi guidati, facili da seguire per conoscere e apprezzare la street art locale, le realizzazioni più significative e spettacolari. Nell’attuale emergenza Covid-19 in seguito all'annullamento di gare all'aperto ed eventi Outdoor e culturali, abbiamo (tutti) bisogno di una nuova ispirazione: Suunto ha deciso di creare nuovi ed esclusivi tour dedicati ai runner, un valido motivo per non smettere mai di allenarsi e fare ammirare un vero e proprio museo a cielo aperto.
suunto - Street Art Run, una serie di percorsi running in alcune città Run, una serie di percorsi running in alcune città: Barcellona, Monaco, Lione e Torino

I percorsi running di varie lunghezze possono essere semplicemente scaricati e sincronizzati con il proprio orologio Suunto al polso. 

"La corsa è un modo per scoprire nuovi luoghi, nuovi amici, e superare i nostri limiti", afferma Joan Sola, responsabile del marketing sportivo globale di Suunto e appassionato runner. E aggiunge: "Ma con COVID-19 che cancella i viaggi e le gare, dobbiamo diventare creativi per mantenere vivo lo spirito della scoperta. È così che abbiamo creato Suunto Street Art Run. È un modo facile e divertente per scoprire i luoghi spesso trascurati nelle nostre città e vedere anche fantastiche opere d'arte. Tutto quello che devi fare è essere pronto a sudare un po'!". 

Per iniziare, Suunto ha creato un totale di sette percorsi guidati, compresi tra 5 km e 21 km, quindi ideali per tutti, nelle città di Torino, Barcellona, Monaco e Lione. Tutti offrono la migliore street art presente in ogni città: ex fabbriche dismesse decorate con spettacolari murales, scale dipinte, per percorrere un museo di street art totalmente open-air

In Italia, la scelta è ricaduta su Torino, come ci spiega Laura Paolini, marketing manager Suunto IT, la quale afferma: “I murales sono una forma d’arte capace di trasformare completamente il volto di una città: basta il talento e la visione di uno street artist armato di colori per tramutare le pareti anonime di un edificio in finestre su mondi inaspettati. Senza dubbio Torino rappresenta un esempio eccezionale di questo potere trasformativo della street art”.

…commenta ancora Laura Paolini: “A ciò si aggiunge il fatto che storicamente Torino è la città simbolo dell’industria italiana e delle fabbriche a pieno ritmo. Oggi è una realtà molto diversa, che però conserva le testimonianze architettoniche di questo recente passato, che ha saputo sapientemente riconvertire in aree dedicate ai cittadini. Basti pensare al Parco Dora, luogo della partenza del nostro percorso cittadino, che sorge in un’area di 456.000 mq dove fino agli anni ‘90 operavano le fabbriche della Fiat, della Michelin e delle Officine Savigliano (i vagoni dell’Orient Express sono nati proprio qui) e che rappresenta invece oggi uno dei polmoni verdi più estesi della città, dedicato a tutte le attività outdoor. Non un parco tradizionale, ma qualcosa di simile a un’enorme installazione artistica a cielo aperto dove farsi rapire, in ogni angolo, dalle forme e dai colori delle opere di artisti italiani ed internazionali”.
suunto - Street Art Run, una serie di percorsi running in alcune città Run, una serie di percorsi running in alcune città: Barcellona, Monaco, Lione e Torino


Torino 23 km. Un Running tour che tocca 18 aree artistiche, dal Parco Dora, un parco urbano post-industriale fino al centro di Torino, in cui si trova il primo museo italiano all'aperto di street art con oltre 147 opere. 

Monaco 10 km e 17 km. Due percorsi nel centro cittadino e lungo la ferrovia, passando davanti al MUCA e lungo il bellissimo fiume Isar. Ponti e muri sono firmati da artisti di fama internazionale. Storicamente il movimento graffitaro europeo è nato proprio a Monaco negli anni ’80. 

Barcellona 5 km e 10 km. Partendo dal murale della Galleria Arnau, attraversando i Giardini delle Tres Xemeneies, i Jardins de Walter Benjamin e l'opera segreta nel quartiere Gotico fino a B-Murals, la capitale spagnola riserva emozioni mozzafiato. 

Lione 6 km e 17 km. Dai grandi dipinti su muro fino ai deliziosi caffè, per arrivare alle opere creative lungo le scale, un semplice tour che attraversa Lione toccando nel percorso più lungo fino a 12 aree artistiche. 

QUESTA VOLTA HANNO CORSO LORO

we are ravenna

Nella giornata di ieri, domenica 8 novembre, era in programma, come tutti ben sanno, la Maratona di Ravenna. Avrebbe dovuto essere il weekend più frizzante, più animato e colorato dell’anno per la città. Avrebbe dovuto, ma così non è stato per i motivi che tutti conoscono legati alla recrudescenza della pandemia mondiale, alla seconda ondata del Covid-19 che così tanto sta mettendo in difficoltà tutti i paesi del mondo.

 

È stata quindi una domenica diversa, durante la quale Ravenna Runners Club ha voluto comunque ricordare quello che sarebbe stato l’evento per tutto il territorio. E per farlo si è scelti di organizzare una staffetta simbolica, una sorta di flashmob itinerante, con la quale dare un volto ed una voce alle tante persone che solitamente contribuiscono in maniera determinante alla realizzazione dell’intera manifestazione ma che si trovano sempre dietro le telecamere ed i riflettori, impegnati nel lavoro quotidiano e continuo che garantisce il buon funzionamento della macchina organizzativa.

 

E così è nata l’idea di WE ARE RAVENNA, una staffetta pensata nel totale rispetto di tutte le normative sulla sicurezza sanitaria che ha coinvolto i rappresentanti delle associazioni, degli enti, dei circoli, delle società, dei comitati, degli albergatori, dei ristoratori e di tutte le organizzazioni che, grazie al loro encomiabile impegno, hanno reso possibile e renderanno possibile anche in futuro la Maratona di Ravenna Città d’Arte.

 

Come luogo di partenza e arrivo è stata individuata l’area antistante l’Autorità Portuale di Ravenna, in zona Darsena di Città nei pressi del Moro di Venezia, e da questo punto si è dipanato un percorso che ha visto alternarsi tanti volti abituati a fornire i servizi per gli atleti durante la Maratona e, per una volta, protagonisti di questa iniziativa.

 

Un grazie dunque a: Comune di Ravenna, Fast & Rufus, Atletica Mameli, Ristorante Il Molinetto, Grand Hotel Mattei, Ravenna Incoming, La Campaza, Excelsius Catering, Istituti Scolastici, Istituto Oncologico Romagnolo, Vigili del Fuoco, Annafietta, Uisp Ravenna-Lugo, Advs Ravenna, Polisportiva Ponte Nuovo, Podistica Alfonsine, Comitato Cittadino di Classe, Polisportiva Camerlona, Pro Loco Punta Marina Terme, Pro Loco Lido Adriano, Ravenna Belarus, Avis, Atletica Ravenna, Csi Ravenna-Lugo, Coop Sociale La Pieve.


Ravenna, 09 Novembre 2020

 

Ufficio stampa - Maratona di Ravenna

 
recensione Garmin Forerunner 45 In commercio da Aprile dello scorso anno il Forerunner 45, uno degli entry level della casa americana, incorpora tutte le funzionalità essenziali per la corsa in uno smartwatch leggero, da indossare giorno e notte.
Sensore cardio HR(sistema Elevate, V3) per monitorare la frequenza cardiaca direttamente al polso, accelerometro integrato per supportare anche gli allenamenti indoor, compatibilità con gli allenamenti personali di Connect e con i piani di allenamento Garmin Coach.
Funzioni integrate di rilevamento incidente e richiesta di assistenza, Smart Notification per gestire le notifiche push, e-mail o messaggi dallo smartphone, rilevazione dello stress, rilevamento fitness, monitoraggio dell'energia Body Battery™, controllo della musica in riproduzione sullo smartphone associato e infine compatibilità con Connect IQ™ Store per la personalizzazione dell'orologio.
Forerunner 45 registra e visualizza (campi selezionabili) tutti i dati come distanza, tempo passo e FC ed è compatibile con la fascia cardio HRM-Dual™. Funzione AutoLap® programmabile che emette un avviso sonoro ogni volta raggiunta la distanza impostata, AutoPause®, avvisi sonori per il superamento di distanza, tempo o FC e Interval Training per impostare le ripetute direttamente su orologio.

La recensione:

Corsa

Tre uscite con il Forerunner 45 su un polso e il Fenix 3 HR associato alla fascia cardio recensione garmin forerunner 45 sull'altro verificando un sostanziale allineamento tra le rilevazioni fatte dalle due unità con differenze, per quanto riguarda la distanza, di un ordine di grandezza inferiore al 2% dovuto al diverso equipaggiamento hardware e differente software di estrapolazione dei dati.

Sensore Cardio

recensione Forerunner 45 Progettato da Garmin il sensore Elevate V3 svolge il proprio lavoro in maniera egregia. Con il Forerunner 45 da una parte e il Fenix® 3 HR associato alla Fascia cardio Standard dall'altra per risultati che sembrano confermare quanto di buono verificato durante la prova del Forerunner 35 e dello stesso Fenix 3.
Tre uscite (la prima, la seconda e la terza) prese come esempio dove le rilevazioni dei due GPS, come evidenziato dagli screen, allegati differiscono sul battito medio di poche unità. La fascia toracica (se posizionata correttamente, vedi valori della terza uscita) continua ad essere lo strumento più preciso nella rilevazione dei battiti ma la tecnologia del sensore ottico per la rilevazione della FC (soprattutto per quanto riguarda i valori medi) è in grado di fornire risultati (sempre che il gps venga indossato e posizionato come suggerito dalle istruzioni) con un margine di errore talmente esiguo che vale la comodità del torace "libero".

Live Track

Il live track è un'utile applicazione per permettere di mostrare in tempo reale la propria posizione durante l'attività outdoor che come precondizione necessita il doversi portare dietro lo smartphone con installato Connect asssociato al gps e il bluetooth attivato. Configurazione direttamente da app dove inserire l'elenco di email (fino a 50) o utenti twitter e facebook a cui arriverà la notifica con l'invito a selezionare il link che aprirà la pagina dedicata dove visualizzare l'evolversi della performance.

Rilevamento incidente e richiesta di assistenza

Due funzionalità con lo stesso obiettivo: segnalare ai contatti di emergenza la propria posizione. Il primo in automatico quando il Forerunner 45 rileva un incidente durante una attività outdoor: il dispositivo invia, se precedentemente configurato, un messaggio automatico, il link del Live Track e la posizione GPS. Il secondo, invece, su precisa volontà dell'utilizzatore tenendo premuto il tasto Light. Anche in questo caso è necessario avere con se lo smartphone con installato Connect asssociato al gps e il bluetooth attivato.

Opinioni

Semplice nell'utilizzo è, come per tutta la gamma di prodotti Garmin, intuitivo nelle impostazioni di funzionamento anche senza una lettura approfondita del manuale. Settaggio profilo dell'utente, settaggi unità di misura ed è pronto per essere utilizzato. Facile la creazione e il trasferimento degli allenamenti personali dalla app e agevole anche la creazione delle ripetute direttamente da GPS: riscaldamento, fase attiva, recupero, n. ripetizioni e defaticamento. Il tutto in pochi "click".
Ottimo il pacchetto software a corredo (leggi app e portale Connect) dove vedere i dati una volta sincronizzate le attività.

Autonomia

La batteria ha un’autonomia di 7 giorni in modalità smartwatch e fino a 13 ore in modalità GPS.

Prezzo

Disponibile in due misure (39 mm e 42mm ) e quattro colori (nero, iris, bianco e rosso), ha un prezzo di listino di €149,99 ma nei negozi specializzati e sui siti di e-commerce lo si potrebbe trovare a meno.

Pro

  • Display ad alta definizione e caratteri con dimensioni a prova di over-quaranta.
  • Velocità acquisizione satelliti
  • Semplicità nella creazione delle variazioni di ritmo
  • Traccia GPS (con tutti i limiti del sistema GPS) accettabile.
  • 200 ore di dati
  • Retroilluminazione fissa (disattivabile)
  • Autonomia
  • Compatibilità con Connect IQ™ Store

Contro

  • Volume segnali acustici migliorabili
  • Mancanza alimentatore

Conclusioni

Il Forerunner 45 è un ottimo prodotto dal costo, considerata la tecnologia del sensore al polso, accettabile. Pochi fronzoli e tanta sostanza. Una buona autonomia, un bel display, si possono creare e caricare gli allenamenti dal portale o dalla app, la retroilluminazione fissa, "pagine" di campi dati programmabili, gli avvisi (tempo, distanza, caloria e FC), la gestione delle ripetute direttamente sull'orologio e un sensore cardio che permette di dimenticare cosa sia la fascia cardio. E non è cosa da poco.

In sintesi ha tutto quello si può chiedere ad un GPS.
Si capisce che mi piace ?

Qualche dato:

Caratteristiche

  • Tecnologia Garmin Elevate V3 per la rilevazione cardio dal polso
  • Rileva il tempo, la distanza, il passo e calcola le calorie bruciate
  • Accelerometro integrato per allenamenti indoor o su tapis roulant
  • Compatibile con Fascia cardio HRM-Dual
  • Funzioni fitness band
  • Smart Notification per la visualizzazione delle notifiche dello smartphone sul display
  • Impermeabile fino a 5 ATM
  • autonomia fino a 7 giorni
  • Compatibile con Connect Mobile per Apple o Android
  • Configurazione e aggiornamenti tramite Express
  • Impostazione delle zone della frequenza cardiaca da portale
  • Connettività wireless
  • ANT+®
  • Bluetooth®
  • Compatibile con Live Track
  • Rilevamento incidente e richiesta di assistenza

Profili sport disponibili

Corsa, Tapis Roulant, Pista indoor, Bici, Bici indoor, Cardio, Camminata, Camminata indoor, Ellittica, Step, Yoga

Accessori opzionali

recensione Forerunner 45
  • Fascia cardio HRM-Dual

Confezione

La confezione contiene lo Sport Watch, il cavetto USB per la ricarica e la sincronizzazione, la guidadi avvio rapido.

Specifiche

  • Dimensione: small 39,5 x 39,5 x 11,4 mm, large 42 x 42 x 11,4 mm
  • Dimensione schermo: 1,04" (26,3 mm) di diametro
  • Risoluzione display: 208 x 208 pixel
  • Tipo di schermo: Anti-riflesso, MIP (Memory-In-Pixel) transflettivo
  • Peso: small 32g, large 36g
  • Durata della batteria - Fino a 7 giorni in modalità orologio; fino a 13 ore in modalità di allenamento
  • Classificazione di impermeabilità - 5 ATM
  • Memoria: fino a 200 ore di dati sulle attività

App

App Connect™ per IOS (App Store) o Android (Google Play)

Eleonora Corradini, Gabriele Gallo e Pier Alberto Buccoliero scrivono una nuova pagina della Maratona di Venezia

Questa mattina si è corsa da Stra a Venezia la HOKA ONE ONE Venicemarathon One for All, la maratona “simbolica” in tempo di Covid che ha visto protagonisti l’ultramaratoneta azzurra Eleonora Corradini, il portacolori del Venicemarathon team Gabriele Gallo e il campione paralimpico Pier Alberto Buccoliero.


venicemarathon

Venezia, 1 novembre 2020 - La Venicemarathon edizione 2020 scrive una nuova pagina di storia: una pagina inedita, ricca di significato. Una storia che narra le gesta di un uomo, una donna e di un atleta paralimpico che hanno affrontato la loro avventura, questa volta al motto di “Tre per tutti, tutti per tre”. Eleonora Corradini, Gabriele Gallo e Pier Alberto Buccoliero sono, infatti, stati invitati da Venicemarathon a correre questa gara “simbolica” per rappresentare tutti coloro che avrebbero voluto prendere parte quest’anno alla Maratona di Venezia, che non si è potuta tenere nella forma classica a causa della pandemia da Covid-19.

La gara che si è corsa questa mattina rappresenta, inoltre, il momento clou di una lunga settimana virtuale, iniziata domenica 25 ottobre e che terminerà allo scoccare della mezzanotte di quest’oggi (ora italiana), nella quale maratoneti e semplici appassionati di tutto il mondo si stanno sfidando a distanza a suon di 42 e 10 chilometri.

Tornando all’edizione speciale che si è corsa questa mattina gli atleti, come da tradizione, sono stati accolti nella splendida Villa Pisani a Stra che ha aperto le sue porte per il warm-up e per la riunione tecnica finale all’interno delle sue maestose stanze.

La partenza è stata data alle 10 dal sindaco di Stra Caterina Cacciavillani, contenta di essere ancora una volta testimone di una tradizione che continua, e al terzetto di maratoneti si sono poi uniti i tre pacer Giuseppe Bossi, Marco Manucci e Marco Boschi e i due atleti del team HOKA ONE ONE, title sponsor dell’evento, Alessandro Degasperi ed Elisa Sortini.

Il gruppetto, rigorosamente con mascherina in partenza e arrivo e ben distanziato, è stato scortato dalla Polizia Stradale, dalle auto BMW officiali del comitato organizzatore, dal motoclub Centoallora, da due ambulanze della Croce Verde di Mestre e da uno spiegamento di mezzi e uomini della Polizia Locale dei comuni attraversati.

Gli atleti, che hanno quasi sempre mantenuto un passo di 5’20” al chilometro, hanno percorso tutta la Riviera del Brenta per poi transitare per Marghera, Mestre, lungo i viali verdi del Parco San Giuliano, affrontare il fatidico ponte della Libertà e infine giungere a Venezia, dove all’interno dell’Autorità Portuale la carovana si è fermata al ponte di San Basilio, per passare il testimone al Venicemarathon Runnig Team e ai Vigili del Fuoco di Venezia che hanno accompagnato e supportato gli atleti lungo le Zattere, su e giù per i ponti. La gara si è conclusa in 3h30’ circa davanti alla Basilica della Salute dove è stato allestito l’arco d’arrivo.

Ad attenderli, era presente anche il vice sindaco di Venezia Andrea Tomaello che a nome di tutta l’amministrazione si è complimentato con il gruppo di atleti e con l’organizzazione per aver mantenuto viva una tradizione, in un momento così complesso e complicato.

A mezzogiorno ha preso il via anche la diretta streaming della gara, curata da PMG Sport e andata in onda sui canali social di Venicemarathon e sul circuito PMG Sport, con la telecronaca curata da Miki Barone, speaker storico di Venicemarathon, e da Julia Jones, atleta, scrittrice e allenatrice che da molti anni riveste il ruolo di coordinatrice del Venicemarathon Pacing Team. Durante la diretta sono stati mandati in onda diversi contributi, tra cui i saluti dei sindaci di Stra, Fiesso d’Artico, Dolo e Mira che hanno dimostrato il loro affetto attendendo il passaggio degli atleti davanti al municipio di ogni comune e che all’unisono hanno ringraziato Venicemarathon per aver dato un segno importante di continuità.

Entusiasti, all’arrivo, i tre atleti che hanno capito di aver preso parte ad un evento che resterà unico nella storia di questa maratona.

E’ stata un’esperienza bellissima, unica ed irripetibile, un ricordo che sarà indelebile” ha commentato così Eleonora Corradini. “Oggi, noi atleti assieme agli organizzatori, abbiamo dimostrato che Venicemarathon c’è e continuerà ad esserci” queste le parole invece di Pier Alberto Buccoliero. Per Gabriele Gallo“E’ stata un’esperienza bella che dà fiducia per il futuro, e il mio è un arrivederci al 2021”.

Commossi per un’esperienza diversa ma comunque speciale sono stati, anche a nome di tutto il comitato organzzatore, il presidente e fondatore di Venicemarathon Piero Rosa Salva, il vice presidente e co-fondatore Stefano Fornasier e il General Manager Lorenzo Cortesi.

Per il presidente Rosa Salva: “Oggi possiamo affermare che questa edizione speciale 2020 ha pienamente centrato l’obiettivo perché abbiamo dato continuità ad un progetto che vive da 35 anni e abbiamo creato un messaggio planetario: se fino allo scorso anno il mondo veniva a correre a Venezia, quest’anno è la Venicemarathon che corre nel mondo”.
Dello stesso parere è anche Stefano Fornasier che ha ribadito inoltre come lo staff sia riuscito, in poco tempo, a reinventarsi per dare vita ad un progetto completamente nuovo e complesso.
Felice e provato dalle fatiche Lorenzo Cortesi, che ha ringraziato pubblicamente le amministrazioni, le forze dell’ordine che hanno allestito un servizio impeccabile come fosse una maratona da migliaia di atleti, lo staff e i partner che hanno creduto e sposato quest’idea che apre le porte al futuro.

Sono sponsor della HOKA ONE ONE Venicemarathon Special Edition: HOKA ONE ONE (title & technical sponsor), Garmin ‘technical timekeeper’, Alì (main sponsor), BMW ‘official car’, Pro Action ‘sport nutrition partner’, San Benedetto ‘official water’, Bavaria ‘official beer’, D-Air Lab ‘safety partner’, 1/6 Shop ‘official shop’, Nuncas ‘official supplier’, Méthode ‘official partner’, Coldiretti Venezia ‘official supplier’, TDS e RunBull ‘technological partner’ e Virgin Active.
Sono media partner dell’evento: Pmg Sport, Corriere dello Sport, Tuttosport, Correre, SportEconomy.it e Il Gazzettino.


La manifestazione è stata organizzata con il determinante supporto di Regione del Veneto, della Camera di Commercio Venezia Rovigo Delta Lagunare, di APVI e naturalmente dei Comuni di Venezia, Stra, Fiesso d’Artico, Dolo e Mira, della Città Metropolitana di Venezia, della Prefettura, della Questura, del CONI, FIDAL, CIP, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, dei Vigili del Fuoco, della Polizia di Stato, Stradale, delle Telecomunicazioni, e di Frontiera, dei Carabinieri, delle Polizie Municipali, della Protezione Civile del territorio, dell’Istituzione Bosco e Grandi Parchi.

Ufficio Stampa
Venicemarathon
press@venicemarathon.it

Partita col botto la settimana dedicata all’edizione speciale della Venicemarathon con già moltissimi finishers da ogni angolo del mondo

Una mappa, presente sul sito www.venicemarathon.it, mostra la geolocalizzazione di ogni atleta. Iscrizioni aperte fino alla mezzanotte di sabato 31 ottobre.
Iniziato anche il Charity Program con quasi 17.000 euro raccolti.
Domenica 1 novembre, evento conclusivo con la HOKA ONE ONE OneForAll.

HOKA ONE ONE VENICEMARATHON

Venezia, 27 ottobre 2020 - Da poco più di 48 ore, in tutto il mondo maratoneti e semplici appassionati stanno correndo la loro personale Venicemarathon, e sono già moltissimi i finishers, ovvero coloro che hanno portato a termine la loro fatica. Una colorata mappa presente sul sito www.venicemarathon.it mostra la geolocalizzazione di ogni atleta, mostrando l’internazionalità di questa HOKA ONE ONE Venicemarathon Special Editon. Se fino all’anno scorso era il mondo a correre a Venezia, quest’anno è la Venicemarathon a correre nel mondo.

La risposta dei primi due giorni di Virtual Venicemarathon è davvero entusiasmante e la partecipazione supera ogni aspettativa – commenta il presidente di Venicemarathon Piero Rosa Salva – percepiamo, anche dai canali social, un forte attaccamento alla manifestazione e una grandissima voglia di condividere momenti piacevoli ed emozionanti, che solo lo sport sa creare”.

La classifica provvisoria ad oggi vede in testa, nella virtual di 42 km, il trevigiano Eddy De Faveri con 2h46’ e in campo femminile la francese Silvie Querry con 3h28’. Nella categoria handbike e carrozzina olimpica, guidano la classifica il francese Damine Landini e il bergamasco Andrea Offredi.
Guida, invece, la classifica delle virtual 10K il veneziano Alessandro Guarino con 35’33”, seguito dal britannico Stephen Buckle 38’30”. In campo femminile la più veloce, al momento, è la veneziana Emanuela Pagan che ha corso la sua 10k in 43’19”, mentre la prima straniera in classifica è l’americana Rachel Salisbury, quarta con 46’21”.

In gara ci sono anche 6 ‘fedelissimi’ che hanno disputato tutte le 34 edizioni passate, e che vogliono portare avanti la tradizione. Questi i loro nomi: Adriano Boldrin 1952 (Campolongo Maggiore), Giuliano Barizza 1948 (Mirano), Albino Dotto 1950 (Conegliano), Paolo Bovo 1956 (Noale), Laudino Mason 1947 (Noale), Valentino Valtorta 1957 (Oggiono).

E’ partito con il passo giusto anche il Charity Program, dedicato quest’anno ad Alex Zanardi, testimonial della maratona solidale dal 2009. Nove sono le onlus che si stanno adoperando per raccogliere fondi attraverso atleti generosi. Ad oggi sono stati raccolti circa 17.000 euro e le associazioni più attive al momento sono la Fondazione Banca degli Occhi con 5.918 euro e la Fondazione AIRC con 5.875. Ma la settimana è ancora lunga e il Charity Program continuerà la sua corsa solidale anche dopo il 1° novembre. Le altre associazioni aderenti all’iniziativa sono: AIDAP; Africa Mission, Obiettivo 3 di Alex Zanardi, Iside Onlus, Raccontiamo con Francesca, Città della Speranza Anvolt Onlus Mestre. Gli atleti disabili in gara per Obiettivo 3 sono 31 e domenica scorsa anche Daniela, la moglie di Alex Zanardi, ha pedalato a fianco degli atleti Gabriele Scalise e Annalisa Baraldo in un suggestivo tour tra Padova e i Colli Euganei.

Nel frattempo, sui canali social gli atleti hanno iniziato a postare i loro video e le loro foto, condividendo la loro gioia. In molti, oltre al pettorale, hanno scaricato il “virtual cheer kit” comprensivo di striscia d’ arrivo, da attaccare al cancello di casa o tra due pali.

Commovente è il messaggio di Vincenzo Placida che ha corso anche questa volta assieme a sua figlia Valentina, una bambina di 11 anni affetta da una rara malattia, spingendola in carrozzina: “Anche quest'anno, anche se solo virtualmente, non potevamo mancare alla "nostra" Venicemarathon. Abbiamo fatto la nostra prima maratona proprio a Venezia nel 2018 ed è stato un battesimo indimenticabile. Per questo il legame con questa manifestazione è speciale. E allora, in attesa di un'edizione 2021 da sogno, ci accontentiamo di questi pochi km fatti idealmente al fianco di tutti i nostri amici delle scorse edizioni .Vincenzo e Valentina!”

Le iscrizioni resteranno aperte fino alla mezzanotte di sabato 31 ottobre e gli atleti avranno quindi la possibilità di portare al termine la propria corsa entro le 23.59 del 1 novembre.

Domenica 1° novembre Ã¨ invece in programma la HOKA ONE ONE Venicemarathon One for All, la maratona in presenza che vedrà correre la neo campionessa italiana della 24 ore di corsa Eleonora Corradini, il portacolori del Venicemarathon Running Team Gabriele Gallo e il campione paralimpico Pier Alberto Buccoliero, che correrà anche a nome di Alex Zanardi. Gli atleti partiranno alle ore 10 circa come di consueto da Villa Pisani a Stra e attraverseranno tutti i comuni coinvolti, Fiesso d’Artico, Dolo e Mira, lungo il percorso originale che giunge nel cuore di Venezia, accompagnati dalle Forze dell’Ordine, da un piccolo gruppo di pacers e da un troupe video che ne documenterà in diretta l’impresa.

Sono sponsor della HOKA ONE ONE Venicemarathon Special Edition: HOKA ONE ONE (title & technical sponsor), Garmin ‘technical timekeeper’, Alì (main sponsor), BMW ‘official car’, Pro Action ‘sport nutrition partner’, San Benedetto ‘official water’, Bavaria ‘official beer’, D-Air Lab ‘safety partner’, 1/6 Shop ‘official shop’, Nuncas ‘official supplier’, Méthode ‘official partner’, Coldiretti Venezia ‘official supplier’, TDS e RunBull ‘technological partner’ e Virgin Active.
Sono media partner dell’evento: Pmg Sport, Corriere dello Sport, Tuttosport, Correre, SportEconomy.it e Il Gazzettino.

La manifestazione è organizzata con il determinante supporto di Regione del Veneto, della Camera di Commercio Venezia Rovigo Delta Lagunare, di APVI e naturalmente dei Comuni di Venezia, Stra, Fiesso d’Artico, Dolo e Mira, della Città Metropolitana di Venezia, della Prefettura, della Questura, del CONI, FIDAL, CIP, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, dei Vigili del Fuoco, della Polizia di Stato, Stradale, delle Telecomunicazioni, e di Frontiera, dei Carabinieri, delle Polizie Municipali, della Protezione Civile del territorio, dell’Istituzione Bosco e Grandi Parchi.
HOKA ONE ONE VENICEMARATHON