7° mezza di monza

7° mezza di monza: nuovo ritocchino al PB
7° mezza di monza foto mandelli
La Mezza di Monza, giunta ormai alla settima edizione, è una gara dal fascino particolare. Con i 21097 metri suddivisi tra parco e pista,
è generalmente in calendario nella seconda metà di Settembre, pochi giorni dopo lo svolgimento del gran premio di Formula 1.
Buona la logistica con i box adibiti a spogliatoi e deposito borse (stavolta con qualche problema al momento del ritiro) e buon ristoro finale.
mezza di monzaCorrere su questo asfalto poi, a me, regala sempre particolari emozioni e gli oltre cinquemila metri del tracciato me li godo proprio tutti.
Lo start, ovviamente, è posto sotto il semaforo come per i bolidi da 300 all'ora e, grazie alla larghezza della pista, una volta partiti, impostare il proprio ritmo, non risulta di certo problematico.
Curva di Biassono, prima e seconda variante, curve di Lesmo, variante Ascari sono punti del circuito ormai familiari e, mentre li percorro, non posso non ripensare alle immagini televisive viste non so più quante volte.
Lasciato poi il circuito, all'altezza della parabolica, comincia la parte più dura del percorso, quella tra i viali di uno dei parchi più grandi d'Europa, non prima però, di aver superato due sottopassi. Gli stessi che al 19°, prima di rientrare in pista, saranno, per quel che mi riguarda, considerati come la "mazzata" finale. I chilometri si susseguono apparentemente veloci e, nonostante il timore di arrivare alla frutta prima del tempo, riesco comunque a mantenere, a parte qualche piccola "pausa",
mezza di monza
posizione e un passo prossimo ai 4'/km.
Arrivato poi, al diciannovesimo, il più è fatto e una volta lasciati alle spalle anche gli ultimi due "ostacoli" rimane solo il rettilineo dei box a separarmi dalla "finish line". Un rapido sguardo al garmin e il tempo visualizzato dal display indica due sole lettere: "PB".
Raccolgo quindi le ultime energie e mi "sparo" gli ultimi 700 interminabili metri praticamente in apnea.
Poco meno di 5100 secondi per correre poco più di 21 chilometri e, dopo oltre due anni, un nuovo personale da portare orgogliosamente a casa.