Settima edizione della corsa di Radio Deejay in versione gigliata
Sveglia puntata ad un orario che per molti è quello del rientro a casa e alle 4.30 su una A8 che nemmeno ad Agosto la si può trovare così deserta. Trenta, dico trenta minuti e sono già parcheggiato a due passi da una Stazione Centrale che comincia lentamente a prendere "vita".
Partenza con il primo Frecciarossa, rientro con quello delle 12.30 e in mezzo 10K in una delle città più belle al mondo.
In Santa Maria Novella già in abiti da "lavoro" e prima delle nove con il pettorale già appuntato alla maglietta su un Lungarno baciato da un fantastico sole per un riscaldamento che si possa definire tale.
Nove e cinquanta lo start per i MaratonAbili, e alle dieci si torna ad essere protagonisti trasformando Lungarno della Zecca Vecchia in una enorme macchia gialla. E se nella edizione di casa
la voglia di provarci non manca mai, nel granducato è vero il contrario: se si tratta di gita, che gita sia.
Il percorso, dopo la modifica dello scorso anno, è ancora più bello. Giusto un migliaio di metri per sgranare il gruppo e si
comincia a salire su per Viale Michelangelo e a metà della salita lo splendore dell'omonimo Piazzale con una vista sulla città che da sola vale il prezzo del biglietto. Partiti cauti piano piano si comincia, nonostante l'ascesa ad incrementare il ritmo.
Al quarto in ventuno e una volta scollinato non può che andar meglio, perchè a voler fare il figo "Facilis descensus Averni" o più semplicemente, come dice sempre la mia mamma, "Nella discesa, tutti i Santi aiutano".
Metà fatica archiviata in ventisei e la "strana" sensazione di portare a casa un risultato, considerato lo spirito della gara, davvero insperato.
Porta Romana in trentatre e un discreto magine in termini di secondi da gestire negli ultimi (quasi) quattro chilometri nel cuore della città gigliata. Palazzo Pitti, Ponte Vecchio, Lungarno degli Acciaiuli, Guicciardini, via della Vigna Nuova e il
periplo della piazza simbolo di Firenze prima dei trecento metri che ci separano da Piazza della Signoria.
Il più è fatto e
dopo una rapida occhiata a quanto visualizzato dal Garmin è facile intuire che, anche senza tirarsi i collo, il crono dovrebbe fermarsi su un quarantanove alto.
Ri-cambio d'abito, sosta da "i due fratellini" per un paio di panini e di nuovo in Santa Maria Novella per riprendere la strada di casa.
Stanco. Molto stanco. Ma anche questa volta ne è valsa la pena.