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criceto
Ancora non riesco a crederci. Ora, le ripetute, non mi pesano più di tanto. Anzi, se propro devo essere sincero, riesco pure ad apprezzare la sensazione che i chilometri "passino" prima.

Corte, medie, lunghe, mi sto sbizzarrendo. Sono alla decima settimana e, contrariamente a quanto messo in preventivo, i pochi lavori "failed" non sono quelli che rientrano in questa categoria.

Correre costantemente ad un orario in cui di solito si dovrebbe cenare non aiuta. Se poi ci si mette anche il meteo portare a casa il compitino assegnato, per quanto mi riguarda, comincia a diventare faticoso.

Ma io insisto. O almeno ci provo.
Continuo a non amarle ma, forse, ci ho fatto pace.
Piccolo Stelvio
Quando, dopo anni passati a seguire il famosissimo metodo "Kazzenger", ho preso la decisione di seguire (e non limitarmi ad interpretare) una tabella, probabilmente non avevo ben chiaro a cosa sarei andato incontro o forse, più semplicemente, fingevo di non saperlo. Risolta la questione "quale seguire ?" non è mi restato che correre. Sedici settimane suddivise in tre gruppi: sette dedicate alla "crescita organica" (?!?), sette dedicate alla rifinitura e due dedicate allo scarico. Quattro uscite a settimana per altrettanti allenamenti specifici: ripetute corte, lunghe, in salita, progressivo e il medio, in questa prima fase, per chiudere in bellezza. E se per le ripetute corte e lunghe non ci sono problemi logistici per quelle in salita, utili al potenziamento cardiaco e muscolare (come recita l'introduzione alla tabella), tocca spostarsi.
A piedi per quelle più corte sfruttando la Valle Olona, in macchina per quelle più lunghe previste nella settimana, la settima, che sancisce la fine del primo ciclo.
Pioggia, sei gradi e prima delle dieci in macchina direzione Castiglione Olona dove posso "divertirmi" a scalare il Piccolo Stelvio la storica salita della Coppa Bernocchi.
Devo proprio essere impazzito.
Riviera romagnola
Quattro giorni con destinazione Riviera Romagnola giusto per staccare la spina. Sole, spiaggia, buona tavola e un paio di uscite sul lungomare che collega Rimini a Riccione. E, soprattutto, per la prima volta "lavori al mare". Questo non mi era mai successo. CinqueXmille con recupero mille alle sei e trenta della mattina tra varia umanità: runner, operatori ecologici, addetti alle consegne alimentari per gli alberghi e gruppi di ragazzi in attesa di far colazione prima di andare a dormire per il "meritato" riposo, dopo una delle tante notti che hanno reso famosa la Riviera. Sette chilometri per raggiungere e superare Viale Ceccarini prima del giro di boa. Un paio di mille per dare anche alle gambe il tempo di "svegliarsi" e poi via con i lavori. Ma senza riferimenti non è facile, abituato, da anni, a correre le ripetute su un "giro" che potrei fare ad occhi chiusi. Tocca affidarsi alla tecnologia. E con il 305 passato a miglior vita, ci si affida al fratello "povero": il 110. Non sarà un modello evoluto ma almeno non manifesta gli stessi difetti: il suo buzzer funziona ancora. Buona la parte veloce (tutta sotto i 3' e 50"), meno buono il recupero (abbondantemente sopra il RM) ma ci si accontenta.
Del resto, anche se pur brevi, si tratta pur sempre di vacanze.
Sempre più difficile
Questa volta è davvero dura. Ormai non ci sono più orari. Tocca adattarsi e sfruttare ogni occasione per riuscire a seguire, ops interpretare, il "piano di battaglia" (leggi tabella) che dovrebbe permettermi di arrivare tirato a lucido all'appuntamento di metà marzo. L'alternativa ci sarebbe anche ma, per quanto io mi possa sforzare, non la digerisco proprio. Bello aver pensato di essere riuscito a sfatare anche l'ultimo tabù. Brutto dover realizzare che, invece, si è trattato del classico fuoco di paglia. E allora sotto con i lavori quando gli "altri", alla stessa ora, di solito sono con le gambe sotto la tavola. QuattroxDuemila a 4' con recupero a RM (+o-). 
E siamo a #menocinquantatre.
E anche l'ultimo tabù è crollato. Dopo aver provato, lo scorso luglio, l'ebrezza delle ripetute prima di andare al lavoro quello che ancora mancava per chiudere il cerchio era ripeterere la stessa esperienza con temperature "leggermente" più basse.
E se in estate le ripetute appena svegli diventano quasi una scelta obbligata per sfruttare scondizioni climatiche più favorevoli, in questi giorni non sono molti i motivi che possono, almeno per quel che mi riguarda, giustificare una tale scelta. A meno di essere in questo periodo quando, con la scusa di festeggiare il Natale, gli appuntamenti con gli amici davanti ad una tavola imbandita diventano una piacevole consuetudine. E se ci mettiamo anche un paio di sere da dedicare allo shopping in compagnia della consorte per la corsa non rimane che adattarsi. 
5x1000 a RM -5%, non molte ma tutte e cinque sotto i 4'/km. La giornata non poteva cominciare meglio.
A casaPassare da pochi giorni di ferie approvate all'ultimo minuto ad uteriori tre settimane da spendere "spaparanzato" sul divano con il totale controllo del telecomando è una situazione nuova anche per me. In attesa di ripartire ai primi di settembre con nuove attività ho pensato bene di approfittare di un po' di improvvisa quiete per consumare un altro po' di ferie maturate.
Con la moglie impegnata a portare sulle spalle la responsabilità del bilancio familiare spazio a tanto sano sport. Almeno nelle intenzioni.
Archiviato il fine settimana appena trascorso con uno zero su due in quanto a chilometri macinati in due giorni, spazio al supplizio del lunedi (leggi ripetute) approfittando di una delle poche mattine con il cielo coperto. Temperatura accettabile, nonostante le nove siano passate già da un bel pezzo, ma un tasso d'umidità che non ne vuole sapere di concederci un po' di tregua.
TreXduemila, il minimo sindacale, portato a casa. Sarebbe bello aggiungere "senza troppa fatica" ma mentirei soprattutto a me stesso.
Il mattino.....
.... ha l'oro in bocca. E su questo non ci piove. Una volta trovato il coraggio di scendere in strada il più dovrebbe essere fatto. In questa stagione poi, ci si può solo guadagnare. Sole già alto, temperatura accettabile e, volendo, parco già aperto. E portato a casa il "compitino" anche il resto della giornata prende un'altra piega. Anche (o soprattutto) quando al posto di limitarsi ad una semplice corsa di una sessantina di minuti, si prende la decisione di anticipare l'appuntamento serale con le "amatissime" ripetute. Giusto un paio di chilometri di riscaldamento e poi via con questa sorta di autoflagellazione:3x2000 a RM-5%.
Ripetute e per di più appena sceso dal letto. Devo cominciare a preoccuparmi ?
Cominciamo bene!Sedici settimane, tocca darci dentro. E quale occasione migliore del "fresco" della mattina per correre ad una temperatura ancora accetabile ? Sveglia poco dopo le sei come in una normale giornata lavorativa, tv su raitre per assistere alla partenza della Maratona dles Dolomites e dopo una mezzoretta ad ammirare (con un pizzico d'invidia) il serpentone colorato, in strada pronto a macinare chilometri. Pronti, partenza e.... dopo appena quattordici metri (neanche il tempo di sudare) capisco che non è giornata. Capita. Fortunatamente non troppo spesso. E allora per espiare i sensi di colpa, Lunedi seratona ripetute. CinqueXmille, giusto per ricominciare con le "sane" abitudini. Com'è andata ? Missione compiuta.
Vai a capire
Un giorno di riposo, una temperatura di 7° e un paio di scarpe nuove. Davvero difficile immaginare che questi siano i soli ingredienti per la riuscita di una serata ripetute. E allora come spiegare questo quattroXtremila portato brillantemente a casa ?
Vai a capire.....
Comincio davvero ad essere un po' stanco. Mancano ormai solo cinque settimane e non vedo l'ora che passino in fretta. Sarà colpa del freddo, del carico di chilometri di questi ultimi quindici giorni ma se parto per la serata ripetute e decido di mollare appena dopo la prima serie da tremila mi rendo conto che, la scusa di non riuscire a spingere, non la posso imputare solo alle scarpe ormai scariche arrivate alla fine dei loro giorni.
E una volta davanti al pc, giusto per farsi tanto male, ottima l'idea di andare a spulciare i file garmin di dodici mesi fa. Davvero incoraggiante.
Allora che fare ? Giro dal fornitore di fiducia, nuovo paio di scarpe e prima della fine della settimana ci si riprova.
Io non mollo
3x3000
Primo giorno di CDS del nuovo anno e un sacco di tempo libero a disposizione. E una volta sbrigate in posta le incombenze con la regione (leggi bollo auto) e con lo stato (leggi rai) non resta che godersi un piao di film in televisione prima di scendere in strada per il "pomeriggio ripetute". Poche macchine in giro e la certezza di essere comunque visibile anche senza l'ausilio del giubbino "Uniposca". Un paio di chilometri per andare in temperatura e poi via con il 3x3000. Alla fine stanco ma contento del risultato. 
La strada è ancora lunga ma intanto un altro tassello è andato al suo posto.
Freddo
Adoro correre con le basse temperature ma, anche per me, c'è un limite a tutto. uscire dal lavoro e vedere il termometro della macchina indicare temperature negative non lo si può definire il migliore degli stimoli per decidere, una volta entrati in casa, di scendere in strada per la seratona ripetute. Fortunatamente una volta superato lo scoglio psicologico del "casa, calda casa" o "strada, fredda strada" il più è fatto e una volta partito il compitino lo si porta a casa.
E con i postumi dell'influenza un 3x2000, questa settimana, può anche bastare.
Buona la prima
Giusto una quindicina di giorni per "dimenticare" la maratona di Firenze e già tocca cominciare a pensare alla prossima.
E quale modo migliore per incominciare le sedici ops, tredici settimane che mancano all'appuntamento di metà Marzo se non con una bella serata ripetute ?
Il tempo di parcheggiare, salire in casa a cambiarsi e di nuovo in strada per il primo di una lunga serie di supplizi.
Un paio di chilometri per andare in temperatura e poi via per un 7x1000 a RM -5% con recupero a RM +5%.
Sessantasei minuti per portare a casa tutte e sette le serie e che sorpresa poi analizzare i dati "catturati" dal Garmin. Tutto abbondantemente sotto a quanto preventivato.
Difficile ripetere serate come questa, ma intanto mi godo il risultato.
Testa o gambe ?
Quanto può incidere la testa durante gli allenamenti? Ancora non so darmi una risposta. O forse, più semplicemente, non me la voglio dare.
Serata ripetute, un 6x1000 a Rm -5% e recupero a RM +5%, nonostante la stanchezza e una mezza da correre domenica.
Sole già basso sull'orizzonte e umido quanto basta. Voglia non molta ma le gambe sembrano girare.
Riscaldamento di un paio di chilometri e via con il supplizio.
Bastano pochi minuti per capire che portarne a casa 5 sarebbe già un successo, essere riuscito poi, ad arrivare a quattro, lo si può considerare un piccolo miracolo.
Stessa situazione di settimana scorsa.
In programma un 3x3000 e alla fine della seconda serie decido di porre fine ad un'inutile sofferenza.
Passano 24 ore e, nella gara di casa, di chilometri ne corro sette e mezzo a 3' e 47".
A questo punto per domenica nessun programma.
Chissà che, per qualche "alchimia", non riesca a ripetermi.
poche ...
... ma buone. Troppo stanco e soprattutto ancora troppo caldo. Se anche nelle sere di Agosto tocca correre con temperature prossime ai 30° gradi non penso di riuscire a fare molto di quanto preventivato.
Nonostante la voglia e la determinazione sono bastati pochi minuti per capire che sarebbe stata un'altra serata difficile.
Tocca nuovamente fare buon viso a cattivo gioco.
Almeno per ora.
4x2000
Graziato dal clima non troppo afoso, prima di cena in strada per "l'irrinunciabile" (forse sto esagerando...) appuntamento con la serata ripetute. Quattro serie da 2000 a RM-5% con recupero a RM+5%. Io, visto il "successo" ottenuto martedì, avrei anche messo la firma per riuscire a farne bene due. Alla fine, archiviare un 3x2000 con ritmi migliori di quanto preventivato, non può che lasciarmi soddisfatto.
Ma di strada, per arrivare in laguna, ne manca ancora parecchia.
Meno 113
In rete, le tabelle per preparare una maratona, non mancano e anche se differenti tra loro, alla fine la tipologia dei lavori proposti è sempre la stessa.
Nonostante impegno e volontà però, seguire alla lettera una tabella, mi riesce particolarmente difficile. Il mio è più una sorta di interpretazione, per la serie "liberamente tratto da..."  ma evidentemente, visti i risultati ottenuti in questi ultimi mesi, il sistema nel mio caso funziona. E ora, a sedici settimane dalla prossima quarantadue, tocca, nonostante il clima, ricominciare a fare sul serio.
È incredibile quanto possa essere facile dimenticare il fastidio che procurano certi tipi di "lavori".
Quattro mesi di pace prima del brusco risveglio.
In programma un 5x1000 portato a casa solo grazie ad una serata non particolarmente afosa.
Rivoglio le neve!!!
Ripetute, tanto per cambiare
Dopo una doverosa tappa dal fornitore di fiducia per il cambio gomme, di "corsa" (sulla A8 si fa per dire) a casa per l'ennesima serata ripetute.
Ormai sono succube, se toccano, si fanno. Calendario alla mano però, è un attimo fare due conti. Tempo un paio di settimane e si comincia con lo scarico. Finalmente questo supplizio sarà, almeno per qualche mese, un lontano ricordo.
Ed è questo pensiero "stupendo" che, in questi frangenti, aiuta ad affrontare serate come questa.
Ma dopo un fine settimana passato a fare il turista per le vie di Volterra, terminare anzitempo quanto preventivato non è proprio un'eventualità da escludere a priori.
Infatti, alla fine della seconda serie, la tentazione di infilare il portone di casa, si materializza neanche tanto improvvisamente. Stavolta però non se ne parla nemmeno e, contrariamente a quanto avrei fatto in passato,  proseguo diritto per la mia strada cercando almeno di completare il terzo tremila. E una volta archiviato anche questo provo a concedermi, dopo il meritato recupero, un ultimo mille giusto per arrivare ai sessanta minuti.
Ma a questo punto fatto trenta............
E siamo al quarto giorno consecutivo. E quando, una volta rientrato a casa dopo otto (elastiche) ore davanti ad un pc, tocca dover scegliere tra "casa, dolce casa" o strada, fredda (e bagnata) strada", l'idea di puntare diritto sulla prima opzione è qualcosa di più che una semplice ipotesi. E se quello che si prospetta è una nuova serata "ripetute", non ci vuole poi molto a trasformare l'ipotesi in una certezza.
Fortunatamente però, esistono i sensi di colpa. E i miei devono essere davvero convincenti". Rapido cambio d'abito e subito in strada per un quattroXduemila.
Buffo scoprire che, una volta terminato il supplizio, ha pure smesso di piovere.
7x1000
Ormai me ne sono fatto una ragione. Riesco a fare determinati lavori solo se ne ho veramente voglia, indipendentemente dalla condizione fisica.
Dopo aver abbandonato, senza il ben che minimo rimorso e appena dopo la terza serie, l'appuntamento del lunedì con le ripetute da mille, riprovare il "supplizio" al martedì, mi è sembrata la decisione più logica.
Difficile, ma non impossibile, trovare gli stimoli quando tocca correre ad un orario che solitamente dovrebbe essere quello di cena e sapere di dover ripetere, come un criceto, "n" volte lo stesso identico percorso non aiuta di certo.
Un paio di chilometri di riscaldamento e via per un "7 + 7 x 1000" correndo, o almeno cercando di farlo, a RM -5% e RM +5%.
Come è andata? Missione compiuta.
Se poi, quella di ieri, è anche la quarta uscita consecutiva in questo nuovo anno, non può che essere motivo di soddisfazione.