O meglio ci dovrei essere. Arrivato a questo punto il più è fatto.
Ultimo lungo a venti giorni dalla distanza regina e ultima possibilità per saggiare lo stato di forma raggiunto.
31km e spicci per un totale di due ore e quarantasei minuti sulle gambe. meglio del precedente ma non ancora come desiderato alla vigilia.
Il percorso è piuttosto impegnativo e gli ultimi chilometri li ho sofferti un po più del preventivato ma contrariamente alla volta precedente mi è sembrato piu un problema di "benzina".
Ma se da questi chilometri avrei dovuto ottenere delle risposte certe allora non ci siamo. I dubbi della vigilia sono rimasti tali e nonostante l'impegno di questi mesi il timore di non aver fatto abbastanza mi accompagnerà per tutti i restanti giorni.
Accontentiamoci
Uscito all'inizio dell'estate scorsa il Suunto9 è l'orologio GPS con touch screen a colori e rilevamento della frequenza cardiaca al polso per l'atletica e gli sport d'avventura. Grazie al sistema di gestione della carica con promemoria intelligenti garantisce una durata dell’orologio (fino a 120 ore) ideale per allenamenti e competizioni impegnativi, di lunga durata, e per avventure estreme.
L'algoritmo FusedTrack™ di Suunto combina GPS e dati provenienti dal sensore di movimento per migliorare la precisione di percorso e distanza consentendo di aumentare la durata della batteria e riducendo l’assorbimento di energia da parte del GPS, senza per questo comprometterne la precisione in modo significativo.
Resistente all'acqua sino a 100 metri dispone della bussola e dell'altimetro barometrico (nella versione 9 Baro) che consente di mantenere sempre l'orientamento. Accelerometro integrato per gli sport indoor, funzione Smart
Notificationper le notifiche via bluetooth dallo smartphone associato e monitoraggio attività H24 con passi e calorie consumate. Dispone della funzione AutoLapprogrammabile in base alla distanza e AutoPause(fissata a 2km/h) ambedue disattivabili e della funzione "Allenamento ad Intervalli" (leggi ripetute) programmabile direttamente sull'unità GPS.
Tramite il portale MoveScount, è possibile scegliere i profili sport e modificare il numero di campi dati da visualizzare che si ritroveranno sull'unità GPS alla prima sincronizzazione. Inoltre, oltre a monitorare i dati relativi agli allenamenti, è possibile partecipare alla "vita" della vasta comnunity condividendo le proprie esperienze.
E grazie a Suunto ho avuto il piacere di testare, con tutta calma, il modello Baro della serie 9 della casa finlandese.
La recensione:
Corsa
Diverse uscite con il Suunto 9 da una parte e il FÄ“nix® 3 HR (abbinato alla fascia cardio) dall'altra per confermare quanto di buono ho verificato un annetto fa con la prova del modello Spartan. Rilevazioni (distanza e battito cardiaco medio) paragonabili al gps della concorrenza con piccole differenze dovute, ovviamente, al diverso equipaggiamento di hardware e software.
Nuoto
Solo una uscita dove sostanzialmente non ha deluso le aspettative. Il nuoto non è il mio sport e si vede. Non so fare le virate e anche i vari stili non sono proprio da manuale. Il Suunto 9 riconosce lo stile libero, la rana ma non riconosce il mio dorso. preciso invece nel conteggio delle vasche.
Autonomia
La batteria ha un’autonomia di 14 giorni in modalità oraria, 7 giorni modalità notifica mobile e monitoraggio 24/7 mentre in allenamento con GPS, può arrivare a 120 ore attivando una delle modalità batteria predefinita (Performance, Resistenza e Ultra).
Prezzo
Disponibile in due versioni, ha un prezzo di listino di €499,00 (€699,00 nella versione con barometro) ma nei negozi specializzati e sui siti di e-commerce, come spesso accade, lo si può trovare a meno.
Aggiornamento Agosto 2022
Allenamenti strutturati
Con l'aggiornamento di Agosto, Suunto ha reso disponibile per i suoi prodotti la possibilità di creare allenamenti strutturati direttamete da app trasferendoli successivamente sull'unita GPS con la semplice sincronizzazione.
Come evidenziato nello screenshot allegato bastano pochi passaggi: si sceglie il nome da assegnare, il tipo di attività , e poi durata delle varie fasi in base a durata o distanza indicando, se lo si ritiene opportuno, anche il tipo di obiettivo in termini di FC, Potenza, Velocità o Andatura. Una volta effettuata la sincronizzazione tutti gli allenamenti strutturati saranno visibili sul GPS sotto il menù "SuuntoPlus Guides".
Opinioni
Bello. ottimi i materiali utilizzati e preciso. Semplice nell'utilizzo, per quel che concerne l'oggetto della mia prova, se non gli si chiede niente di più dell'utilizzo da GPS. Immmediato nella navigazione tra i vari menù per l'impostazioni manuali dei parametri e delle personalizzazioni. Semplice anche l'impostazione degli allenamenti ad intervalli (leggi ripetute) direttamente da orologio anche se tocca confessare che la gestione della fase di riscaldamento mi ha lasciato un po' perplesso (si impostano gli intervalli, si parte e nel momento che si considera conclusa la fase di riscaldamento, si fanno scorrere le schermate sino ad arrivare a quella delle ripetute e si avvia il programma). Diverso invece il discorso se si vogliono impostare gli allenamenti personalizzati da portale da caricare sull'unita GPS: non c'è modo a meno di essere pratici di programmazione creando delle app (batch software veri e propri). Buona la traccia gps rilevata e soddisfacente il funzionamento del sensore cardioal polso con valori di BPM medi paragonabili, contrariamente a quanto verificato nella prova di Massi Milani, a quelli rilevati con la fascia. Perfetto anche in piscina dove, una volta impostata la lunghezza della vasca e la distanza o il tempo di durata dell'allenamento non resta che nuotare.
Pro
Durata della batteria fino a 120 ore nella modalità Ultra (unica sul mercato)
Display ad alta definizione e caratteri con dimensioni a prova di over-cinquanta.
Velocità acquisizione satelliti
Traccia GPS (margine di errore da 0 a 2% del GPS) accettabile.
NUOVI PARTNER E TANTE INIZIATIVE PER VIVERE AL MEGLIO LA COMPETIZIONE CHE INCORONA MILANO CAPITALE DEL RUNNING IN ITALIA
La presentazione ufficiale di Generali Milano Marathon che si è svolta questa mattina presso Torre Generali ph. credits LaPresse
Milano, 17 ottobre 2018 – È stata presentata questa mattina nell’avveniristica Torre Generali, nel cuore di CityLife a Milano, la diciannovesima edizione di Generali Milano Marathon, manifestazione internazionale in programma domenica 7 aprile con partenza alle ore 9:00 da Corso Venezia, in pieno centro storico del capoluogo lombardo.
A fare gli onori di casa Cristina Fantoni, giornalista di LA7, che ha moderato la presentazione e introdotto i vari interventi, primo tra i quali quello di Urbano Cairo, Presidente e Amministratore Delegato di RCS Media Group, che ha sottolineato il legame sempre più stretto tra la maratona, le Istituzioni e la città : “Ci tenevo molto a essere presente oggi e a ringraziare Generali per l’ospitalità e la disponibilità . La maratona agonistica, la staffetta amatoriale legata a Europ Assistance e la corsa con Bridgestone dedicata ai più piccoli, tutti eventi che fanno parte di una manifestazione con un numero sempre maggiore di partecipanti e dal respiro internazionale, sono uno strumento potente di aggregazione. Il nostro Gruppo punta moltissimo sul running e sullo sport, ne è un esempio il recente Festival dello Sport che abbiamo organizzato a Trento e che ha registrato un grandissimo successo di pubblico e tra gli addetti ai lavori. Inoltre, la collaborazione con Generali, una tra le aziende assicurative leader al mondo, conferma l’importanza della nostra competizione all’interno del calendario delle gare più note, puntando ancora di più i riflettori sulla città di Milano”.
La prima grande novità di questa edizione è proprio l’ingresso di Generali, gruppo assicurativo tra i leader nel mondo, in qualità di Title Sponsor. A questo proposito Simone Bemporad, Direttore della comunicazione e degli affari istituzionali di Assicurazioni Generali, ha affermato: “Siamo orgogliosi di questa partnership con la Maratona di Milano, con cui già da tempo avevamo una bellissima partecipazione attraverso Europ Assistance. Siamo particolarmente felici di farlo qui, a Milano, in una città simbolo di successo a livello internazionale. La maratona simboleggia più di altri sport la partecipazione diffusa appassionando le persone di ogni età ed è per questo che Assicurazioni Generali le sostiene come title sponsor”. Alla manifestazione Generali sarà presente con The Human Safety Net, l’iniziativa globale di Gruppo che si fonda sulla convinzione che la creazione di comunità di persone che aiutano altre persone possa apportare un cambiamento di lungo termine.
L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS Sport Paolo Bellino ha aperto il suo intervento riportando il saluto del Sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha affermato: “Siamo orgogliosi di rinnovare l'appuntamento con la Milano Marathon, arrivata alla sua XIX edizione. Una manifestazione dedicata a tutti gli amanti del running, dello sport e della sana attività fisica che porta prestigio alla nostra città . Si tratta di un evento di grande successo, capace di coniugare passione e divertimento, con un'importante valenza sociale grazie alla staffetta solidale e al coinvolgimento delle scuole con la School Marathon. Una “quattro giorni” sempre più internazionale che coinvolge tantissimi stranieri attratti dal percorso e dalle numerose opportunità che Milano può offrire. Il nostro obiettivo è di fare in modo che la Maratona diventi sempre più importante, un valido sostegno per la candidatura di Milano alle Olimpiadi. Vogliamo fare in modo che tutti i milanesi (e non) vengano coinvolti e partecipino a questa grande kermesse sportiva. Lo sport rappresenta sempre di più un motore di crescita e di sviluppo per il territorio. E questo evento non potrà che confermare Milano come la vera capitale dello sport”.
In rappresentanza del Comune di Milano è intervenuta anche Anna De Censi che ha rivolto agli organizzatori i ringraziamenti di Roberta Guaineri, Assessore a Turismo, Sport e Qualità della vita, sottolineando l’importanza dell’evento meneghino sia dal punto di vista agonistico che filantropico grazie alla staffetta solidale.
la moderatrice e i relatori: Fantoni, Monti, Bellino,
Cairo, Bemporad e Trabuio, alcuni momenti della conferenza stampa
e le maglie ufficiali - ph. credits LaPresse
Bellino ha poi proseguito tracciando un bilancio generale dell’evento: “Il 2018 ha consolidato la Milano Marathon come uno degli eventi sportivi più importanti per la città , in grado di coinvolgere sia gli sportivi sia i cittadini, aumentando progressivamente l’attrattività per i runner internazionali. Il nostro obiettivo per il 2019 è di arrivare a 35.000 partecipanti complessivi, seguendo il modello di Berlino, una gara che ha saputo crescere progressivamente sia nei numeri sia nei risultati tecnici”.
Una delle novità di rilievo nel 2019 sarà la trasformazione del Marathon Village in un grande hubespositivo (circa 8.000 mq previsti), intorno al quale si articoleranno attività di intrattenimento, di try&buy, di forum/clinic, di presentazione eventi e prodotti. L’iniziativa prenderà il nome di Milano Running Festivale si svolgerà da giovedì 4 a sabato 6 aprile, diventando un momento di aggregazione per gli operatori commerciali del mondo della corsa, del fitness e del turismo sportivo, ma soprattutto per i praticanti attivi del running.
Andrea Trabuio, Responsabile Area Mass Events RCS Sport e Direttore Milano Marathon, è poi entrato nel dettaglio dell’evento e nel programma delle varie iniziative. Nei dintorni del villaggio, nel quartiere CityLife, si svolgerà la quinta edizione di Bridgestone School Marathon, corsa non competitiva organizzata con OPES e dedicata ai bambini, ai ragazzi e ai loro accompagnatori (genitori, familiari, insegnanti). Dopo lo straordinario successo ottenuto lo scorso anno – con 10mila partecipanti ai nastri di partenza – nel 2019 la manifestazione si svolgerà sabato 6 aprile su un percorso di circa 3 km. In merito alla partecipazione di Bridgestone in qualità di Premium Partner e Title Sponsor, Stefano Parisi, VP Bridgestone South Region, ha dichiarato: “La nostra presenza sull’evento milanese s’inserisce all’interno della campagna motivazionale Insegui Il Tuo Sogno, Non Fermarti Mai, che vuole ispirare tutte le persone a credere in se stesse per realizzare i propri obiettivi, nonostante gli ostacoli che si possono incontrare. Tre gli atleti Olimpici che ci affiancheranno in questo viaggio: Gianmarco Tamberi, Gregorio Paltrinieri e Valeria Straneo che racconteranno come sono riusciti a restare concentrati per percorrere la propria strada e realizzare i propri sogni”.
Come da tradizione, accanto alla gara agonistica tornerà la Europ Assistance Relay Marathon, staffetta non competitiva per team di 4 persone, rivolta ai runner che vogliono abbinare l’attività fisica con una scelta dal forte valore etico e raccogliere fondi a favore di una delle 100 Organizzazioni Non Profit che hanno aderito al Charity Program. Con oltre un milione di fondi raccolti in totale, il progetto solidale – che ha come partner organizzativo la piattaforma di personal fundraising Rete del Dono – anche nel 2018 si è confermato leader in Italia tra le iniziative di questo tipo, per dimensioni, complessità ed entità della raccolta fondi generate. Il 2019 segnerà anche il decennale della sponsorizzazione della maratona da parte di Europ Assistance, fornitore del prezioso servizio di assistenza medico-sanitaria: “È difficile immaginare le forze messe in campo per la gestione della sicurezza sanitaria dei runner. Essere una Caring Company come la nostra equivale ad assumersi la responsabilità di aiutare le persone in qualsiasi contesto. La credibilità di chi può vantare la leadership nel settore unita all’affidabilità e alla facilità di accesso all’assistenza sono gli elementi che hanno reso questa partnership un successo che dura da 10 anni.” ha dichiarato Gianluca Zanini, Chief Sales, Marketing and Communication Officer di Europ Assistance Italia.
La partenza di Milano Marathon e Bridgestone School Marathon ed.ne 2018 ph. credits LaPresse
RDS 100% Grandi Successi sarà radio partner dell'evento e riproporrà la RDS Music Marathon: “RDS Music Marathon è una maratona musicale che darà il ritmo alla maratona sportiva, in una cornice originale con protagonista la musica 100%. Il format RDS Music, Sport and Entertainment come in altre occasioni, rappresenta il perfetto connubio tra musica – offrendo ad artisti l'opportunità di esibirsi davanti al pubblico – e spirito sportivo, di tutti gli atleti che durante la maratona riceveranno note di energia” ha affermato il General Manager Massimiliano Montefusco.
A chiudere la presentazione l’intervento di Davide Costanzo di Under Armour, il marchio activewear di Baltimora, nuovo Technical Sponsor della competizione meneghina: “Under Armour crede fortemente nel valore dei team e nel fare sport uniti: per questo motivo decide di affiancare la Milano Marathon nella prossima edizione e supportare tutti gli sportivi. La nostra collaborazione rappresenta la celebrazione di valori sportivi condivisi e in linea con la nuova campagna globale che lancia il messaggio “WILL Makes Us Family”, ha dichiarato il Marketing Manager. Prima dei saluti finali, Costanzo ha svelato le nuove maglie tecniche, in varianti cromatiche diverse per staffetta e maratona, indossate da tre modelli d’eccezione: il triatleta altoatesino Jakob Sosniok, la velocista/ostacolista, oltre che blogger e personal trainer, Beatrice Mazza e Francesco Maurello, ex atleta che attualmente si dedica alla preparazione fisica di corridori.
L’Organizzazione ringrazia tutti i Partner e le Istituzioni che si legano alla prossima edizione dell’evento. In particolare, il Comune di Milano, la Regione Lombardia, Assolombarda ed Esercito Italiano. Ovviamente Generali (Title Sponsor) poi Huawei (Premium Sponsor & Mobile Partner), Europ Assistance (Relay Sponsor e da dieci anni sponsor di Milano Marathon), Bridgestone (Premium Partner e Title Sponsor di School Marathon), Under Armour (Technical Sponsor) e OPES per la realizzazione della Bridgestone School Marathon. Media Partner come sempre La Gazzetta dello Sport e la radio ufficiale RDS 100% Grandi Successi.
Le iscrizioni alla XIX edizione di Generali Milano Marathon sono aperte sul sito ufficiale
Gli ambassador Under Armour Maurello, Mazza e Sosniok con le maglie ufficiali di gara - ph. credits LaPresse
Quattordici edizioni e numeri che sanciscono il successo di una manifestazione che, se ancora non lo si fosse capito, assume sempre di più i connotati di una festa e a cui è difficile dire di no.
Inutile girarci attorno, mi piace e cerco di fare il possibile per esserci consapevole che si può correre sin dai primi metri solo se alla partenza si conquista un posto di categoria.
Sole, temperatura gradevole e dopo la foto di gruppo al piccolo trotto direzione Piazza Duomo.dove il via della prima wave e previsto per le dieci.
Il gonfiabile non è troppo distante e la possibilità di prendersela comoda viene scartata a priori: tocca fare sul serio provando a mettere a frutto quanto di buono fatto in queste settimane.
Nove e cinquantatre (??) e si parte. Il gruppo si sgrana in fretta e trovare il ritmo giusto e solo questione di qualche decina di secondi.
Correre in mezzo agli altri aiuta anche troppo e quanto visualizzato dal Garmin può solo significare una sicura debacle nella seconda parte di gara. Tocca darsi una regolata.
I primi chilometri, quelli nel salotto buono, sono i più belli ma anche i più duri con il fondo quasi tutto su pave sconnesso che mi obbliga spesso a guardare dove mettere i piedi per non rischiare di finire lungo e disteso.
Castello ,Triennale, City Life, Vigorelli, punti fermi di quasi tutte le gare milanesi e riferimenti che quasi rendono superfluo i cartelli che sanciscono il passare dei chilometri.
Il passo, dopo la fiammata iniziale, è su ritmi più consoni e anche se sostenuto non mi porta a correre impiccato.
Arrivati in Corso Sempione il più e fatto e anche se noioso e interminabile come sempre a questo punto della gara lo si affronta con un altro spirito anche grazie alla testa che ci mette del suo con un 3e58 stampato nell'ultimo mille che mi permette di chiudere sotto i quarantuno.
E per come la vedo io a me sembra sempre #tantaroba.
A distanza di quindici giorni è di nuovo tempo di provare ad allungare. Le settimane passano sempre più in fretta e cercare di portare a casa quanto preventivato comincia a diventare tassativo.
Solita sveglia da sabato e prima delle otto in strada pronto a macinare chilometri sotto un cielo grigio che fortunatamente sembra tenere.
Senza troppa convinzione sul percorso da affrontare opto per quello più semplice pronto a cambiare idea in corso d'opera.
Le gambe sembrano rispondere bene sin da subito e con il passare dei chilometri aumenta la convinzione di aver trovato il classico giorno in cui si può osare.
E allora non può che essere la ciclopedonabile della Valle Olona la destinazione dove passare il successivo paio d'ore.
Qualcuno in Mtb, diversi a camminare e a correre a soprattutto nessuna macchina a cui dover prestare attenzione.
Il ritmo non è quello dei giorni migliori ma è costante per buona parte del giro sino ai menosei quando un po' di stanchezza e gli strappi del percorso si fanno sentire. Ma il più è fatto è la consapevolezza di aver quasi archiviato anche il secondo appuntamento con una distanza impegnativa non può che essere ulteriore stimolo.
Trentuno e sette in due e quarantasette.
A me piace
Si comincia a fare sul serio. Non che sino adesso sia stata una passeggiata ma il primo lungo sancisce la fine della fase di crescita e l'inizio di quella di rifinitura come cita la tabella che sto seguendo.
Il programma ne prevede trenta che, con i ritmi che attualmente mi posso permettere, dovrebbero corrispondere a oltre due ore e mezza sulle gambe,
Alla mia portata ? Forse, ma il "failed" del giovedì è più di un campanello d'allarme. Esclusa la ciclopedonabile della Valle Olona, che con i suoi strappi potrebbe lasciarmi "a piedi" ben prima del previsto, opto per il vecchio giro: dieci da una parte, dieci dall'altra e il resto a piacere.
Trenta chilometri il desiderato, sopra il venticinque il risultato minimo da portare a casa e poco dopo le sette si parte.
La voglia c'è, le gambe pure e con il navigatore sui 5eSpicci passano minuti e chilometri senza troppa difficoltà . Difficoltà che si palesato solo dopo aver oltrepassato le due ore di corsa.
Inutile insistere, la benzina sta per terminare e continuare in queste condizioni sarebbe controproducente: poco più di ventisei chilometri in due ore e quindici.
Solita collaudata formula con l'apertura dedicata ai più piccoli, la "street workout" (novità 2018) per gli amanti della comminata con i suoi 4 chilometri da fare ascoltando le indicazioni del trainer in cuffia e immancabile chiusura con la gara da sette chilometri e mezzo.
Riscaldamento degno di tale nome, quattro chiacchiere con gli amici e con discreto margine in zona gonfiabile per evitare il traffico dei primi metri.
L'idea sarebbe quella di non strafare. Vengo da settimane di carico e il 7x1000 a sole 36 ore dovrebbe essere un buon deterrente ma non avendo nessun impegno previsto nel fine settimana (leggi Mezza di Monza) posso anche permettermi di provare ad esagerare.
Nove e ventisette, si parte. L'ampia sede stradale permette di andare subito a regime ed è un attimo trovare il proprio ritmo. Le gambe girano bene e la compagnia con cui ho scelto di condividere questi primi minuti di gara sembra quella giusta.
Il percorso è invariato da tre edizioni, mi piace parecchio e lo conosco bene. Facile per i primi due mille, sottopasso abbastanza "fastidioso" al terzo e leggera discesa che ci accompagna quasi sino al quarto, dove sono obbligato a risintonizzare il navigatore: dieci, dodici secondi in più è il giusto pegno da pagare per poter mantenere una sorta di spinta e non cedere di schianto.
E se della compagnia iniziale è rimasto ben poco ce ne sono diversi nelle mie medesime condizioni. Tocca stringere i denti. Non manca molto. Basta esserne convinti. Diverse posizioni perse, qualcuna guadagnata e finalmente, una volta immessi in Corso Magenta, non resta che provare a limitare i danni.
E' compito del cartello numero 7 fornire insperate energie e affrontare gli ultimi interminabili metri sembra addirittura meno pesante. Prova di sprint (vinto) con quello che mi precede di qualche metro e gara chiusa poco sopra i trenta.
Peggio dell'anno scorso ma meglio di quanto fatto due anni fa.