Il 6 maggio 2018 tutto il mondo si prepara a correre la quinta edizione della Wings for Life World Run

Le iscrizioni per la Wings for Life World Run aprono il 10 ottobre 2017


Wings For Life 2018

Sono passati cinque anni dal giorno in cui l’evento di beneficienza della Wings for Life World Run ha unito per la prima volta i runner  di tutto il mondo in un unico incredibile evento. Ogni anno è diventato più grande, emozionante e divertente, con centinaia di migliaia di appassionati di corsa e partecipanti su sedia a rotelle che nei sei continenti partono alla stessa ora e scappano dalla Catcher Car, insieme nei vari eventi o da soli con l’App.
In questi cinque anni, l’evento si è trasformato in un vero e proprio appuntamento mondiale per tantissimi appassionati che partecipano fin dalla prima edizione. La Wings for Life World Run è cresciuta sia come gara sia come movimento globale. E soprattutto è cresciuto come evento di beneficienza, raccogliendo in tutto il mondo, dalla prima edizione del 2014, oltre 20 milioni di euro che sono stati interamente devoluti alla Fondazione Wings for Life che è impegnata a finanziare a livello internazionale progetti di  ricerca scientifica per trovare una cura alle lesioni al midollo spinale.
Perché l’obiettivo della Wings for Life World Run è proprio questo: correre per chi non può farlo, ovvero coloro che hanno subito una lesione al midollo spinale, la cui vita è cambiata improvvisamente per uno scivolone, una caduta o un comunissimo incidente.
Che sia giorno o notte, primavera o autunno, il 6 maggio 2018 i partecipanti della Wings for Life World Run ancora una volta correranno o cammineranno per rimanere davanti alle Catcher Car fino a quando avranno fiato. Immersi nel divertimento e nel piacere di condividere questo evento di sport e solidarietà unico al mondo, vivranno l’emozione di essere inseguiti dalla Catcher Car, reale o virtuale per coloro che sceglieranno di partecipare con la App, dando il massimo per essere raggiunti il più tardi possibile dal traguardo mobile.
Come sempre, la Wings for Life World Run 2018 promette di far vivere a tutti un’atmosfera meravigliosa. Le Catcher Car – alcune guidate da volti noti dello sport e dello spettacolo – rincorreranno i partecipanti nelle varie location dell’evento fino a superarli determinando così la conclusione della loro corsa. L’edizione 2018 vedrà inoltre lo sviluppo delle App Run Organizzate: i runner  potranno disputare la loro personale gara, creando una propria community per condividere la gioia e lo spirito della giornata con i propri amici. Sarà anche possibile unirsi ad una App Run Organizzata in un’altra città, magari quella che si è sempre desiderato visitare. La Wings for Life World Run è aperta a tutti: atleti e runner professionisti, appassionati di corsa, inguaribili camminatori e partecipanti in sedia a rotelle. Non è richiesta nessuna abilità particolare, ma solo la voglia di divertirsi insieme, partecipando ad un movimento globale per correre per chi non può.
Le Catcher Car reali e quelle virtuali rendono personale la gara di ognuno: ciascun partecipante corre la propria gara ponendosi obiettivi personali, con l’unico scopo di supportare la ricerca scientifica. Il 100% del ricavato dalle quote di iscrizioni e delle donazioni è infatti interamente devoluto alla ricerca per la cura delle lesioni al midollo spinale.
Le iscrizioni aprono il 10 ottobre 2017 alle ore 11.00 UTC (le 13.00 in Italia): i partecipanti possono unirsi a uno degli eventi organizzati in tutto il mondo o attivare l’App e scegliere il loro percorso dei sogni.
Corri ad iscriverti sul sito www.wingsforlifeworldrun.com e partecipa all’evento di sport e solidarietà più emozionante del mondo!


Giorgia Desimini
Executive Account ufficio stampa Say What?


E-mail:g.desimini@saywhat.it

WINGS FOR LIFE WORLD RUN 2017
13° Deejay Ten - credit linciano
Da dove comincio ? Dal risultato ovviamente con il display sdam ad indicare un fantastico trentanove e spiccioli.

Era davvero da tanto, troppo che non portavo a casa un crono del genere. Appena sopra in occasione della Polimirun, poco più di quarantuno nella scorsa edizione mentre per ritrovare un under in questa gara tocca riportare il calendario indietro di quattro anni.

Correre a Milano, per quel che mi riguarda, è fantastico e ogni occasione è buona per farlo. Ma con i numeri che la deejayten riesce a muovere la posizione conquistata in griglia risulta fondamentale. Bisogna esserne consapevoli. Se si parte davanti si va per il tempo altrimenti ci si gode il percorso, gli incroci presidiati e come spesso accade nella edizione di Milano un fantastico sole.

Soliti riti di tutte le gare e dopo un riscaldamento degno di tale nome (di necessità virtu) in griglia per un posto di categoria in attesa dello start previsto per le dieci. Sono pronto e ne sono consapevole, forse un po' troppo stanco ma, a quindici giorni dalla distanza regina, credo sia una cosa normale.

13° Deejay TenCi siamo, ore dieci tocca a noi. Poche centinaia di metri e siamo già sgranati. L'esperienza non dovrebbe mancarmi ma anche stavolta ricasco nello stesso errore: troppo forte con un 3e46 che se mantenuto per qualche altro chilometro potrebbe, anzi togliamo pure il potrebbe, compromettere la seconda parte di gara. Secondo e terzo chilometro ancora troppo veloce e una volta abbandonato il trenino a cui mi ero agganciato (un passo che non mi posso permettere)  mi stabilizzo su ritmi piu consoni.

Il clima è perfetto per correre e il percorso, leggermente modificato nella prima parte, rimane comunque molto veloce nonostante il pavè che ora ci accompagna per i primi quattro chilometri.
Arrivati al Castello si torna su asfalto e una volta scavallata anche la ferrovia davanti alla Triennale dovrebbe andare meglio invece sono inchiodato qualche secondo sopra a quanto preventivato con il medesimo film che continua per troppi minuti.


13° Deejay TenNon siamo in tanti e più che una dieciK sembra di essere al trentacinquesimo di una maratona quando spesso si procede in fila indiana. Ormai siamo all'epilogo e una volta passato il nuovo quartiere CityLife al settimo tocca provarci.
L'occasione è troppo ghiotta per farsela sfuggire e allora provo a spingere sull'acceleratore abbandonando la compagnia di chi mi stava alle calcagna.

Finalmente in Corso Sempione, lungo e infinito come sempre, tappa (quasi) obbligata di tutte le gare disputate in città. Ora manca davvero poco e in Via Francesco Melzi d'Eril parte la volata finale confortato dal display del Garmin che indica un passo simile a quello del primo chilometro.

Bello poi realizzare, una volta varcata la finish-line, di essere riuscito a realizzare un crono migliore di quanto auspicato alla vigilia nonostante la pessima condotta di gara.

Anche stavolta, #tantaroba.

EKIRUN 2017

La staffetta su strada ritorna a Milano domenica 12 novembre
Start alle 10:30 dall’Arena Civica / Circuito di 5 km
all’interno di Parco Sempione e in Piazza Castello


EKIRUN 2017
La campagna di Ekirun edizione 2017
Milano, 4 ottobre 2017 – Manca poco più di un mese alla partenza ufficiale della terza edizione di Ekirun, la manifestazione sportiva di ispirazione giapponese introdotta per la prima volta in Italia da S.S.D. RCS Active Team - RCS Sport.
L’evento prenderà il via domenica 12 novembre a Milano, con partenza alle 10:30 dalla pista dell’Arena Civica “Gianni Brera”.

Ekirun è un ekiden (dal giapponese eki, stazione, e den, trasmettere), ovvero una staffetta su strada divisa in 6 frazioni (tre «lunghe» e tre «corte» alternate: 5 km / 10 km / 5 km / 10 km / 5 km / 7,195 km). La lunghezza del tracciato di gara è di 42.195 metri - la stessa della maratona - da percorrere in squadre da 6 persone, maschili, femminili oppure miste. Si correrà su un percorso ad anello sviluppato all’interno di Parco Sempione, con partenza e arrivo in Arena Civicache andrà a toccare i punti simbolo della città: l’Arco della Pace, la Triennale e il Castello Sforzesco. La leggendaria pista di atletica sarà teatro di tutti i cambi, effettuati tramite l’emozionante cerimonia di passaggio del tasuki, una fascia da indossare a tracolla che costituisce il tipico testimone nelle gare di ekiden.

EKIRUN 2017 - prima frazione
La prima frazione del percorso di gara
L’Arena Civica sarà dunque teatro di una grande celebrazione made in Japan, con le squadre accolte ai nastri di partenza da un gruppo di suonatori taiko, tamburi tradizionali che scandiranno i momenti clou della manifestazione. I premi e i trofei avranno, infine, la forma di origami realizzati a mano, in linea con i valori fondamentali della cultura giapponese, quali solidarietà, spirito di cooperazione, condivisione e divertimento.


EKIRUN 2016 - credits ANSA EKIRUN 2016 - credits ANSA


EKIRUN 2016 - credits ANSA
La partenza, il passaggio del tasuki e le staffette di Ekirun 2016_ph. credits ANSA
Da quest’anno Ekirun sarà valido come Challenge FIDAL di Corsa su Strada a Staffetta, una sorta di campionato nazionale di società per questa particolare disciplina dell’atletica leggera. Su richiesta della IAAF, gli organizzatori hanno “spostato” la frazione lunga 7.195 m dall’inizio alla fine della gara, per essere in linea con il regolamento della Federazione.

La gara è adatta agli atleti agonisti nelle categorie FIDAL CLUB (per squadre di tesserati della stessa società FIDAL) e COMPETITIVE, per squadre di tesserati FIDAL (anche di diverse società) e possessori di Runcard. La quota di iscrizione per entrambe le categorie è di 96 euro a squadra.
Accanto alla corsa agonistica vi sarà anche quella non competitiva (necessario certificato medico per attività non agonistica o dichiarazione di possesso della certificazione stessa) declinata nelle categorie BUSINESS (squadre di dipendenti della stessa azienda) e OPEN (per tutti gli altri team). Il costo a squadra è di 120 euro per le OPEN e di 180 euro per le BUSINESS (inclusivo di benefits speciali).
La terza edizione di Ekirun prenderà il via dall’Arena Civica di Milano
domenica 12 novembre alle ore 10:30.
 
Iscrizioni ancora aperte sul sito internet ufficiale


ISCRIZIONI E INFORMAZIONI UTILI
  • L’iscrizione a Ekirun si può effettuare online su www.ekirun.it cliccando su “ISCRIVITI” e completando la procedura sul portale www.enternow.itAl momento dell’iscrizione non sono richiesti i dati dei membri della squadra, che dovranno essere inseriti in un secondo momento;
  • Pettorali e pacchi gara potranno essere ritirati venerdì 10 novembre nel pomeriggio (15-20) e sabato 11 novembre tutto il giorno (9:30-20) presso il negozio DF Sport Specialist di Via Adriano 85 a Milano;
  • All’interno dell’Arena Civica saranno disponibili spogliatoi, docce e servizi igienici. Le borse potranno essere depositate presso l’apposito servizio di custodia per il tempo strettamente necessario a correre la propria frazione, etichettandole con l’apposito adesivo fornito dall'organizzazione insieme ai pettorali. In alternativa, la borsa potrà essere affidata ai propri compagni di squadra. Weleda metterà a disposizione dei partecipanti un’area massaggi.




lungo - 32.2
Di tutta la preparazione per una maratona il lungo, apparentemente, è quello che meno desta preoccupazioni soppiantato dal medio che, dopo l'avvenuta riappacificazione con le ripetute, è il "lavoro" che attualmente non riesco proprio a digerire.

Ma meno preoccupazioni non significa non averne del tutto perchè è un attimo, e non sarebbe nemmeno la prima volta, decidere a chilometri da casa di abortire anzitempo la fatica. Cena sbagliata, un po' di stanchezza, qualche grado di temperatura in più, tutta una serie di variabili da tenere in considerazione. Se poi ci si mette anche il pensiero di una caviglia tornata a destare preoccupazioni il quadro che si prospetta alla vigilia dell'ultimo lungo non è poi così rassicurante.

Primi chilometri in zona per "sentire" se i tendini hanno qualcosa da obiettare e il resto, come da programma, sulla lunga striscia di verde che costeggia il fiume Olona.

Sono stanco, o forse più semplicemente, non è giornata. Le gambe girano ma non ne vogliono sapere di spingere come dovrebbero. 

E allora di necessità virtù. 
Lenti ma tutti e trentadue, quello che davvero conta è averlo portarlo a casa.

Brooks Levitate: la calzatura con l’innovativa tecnologia DNA AMP che regala energia infinita 

 La rivoluzionaria tecnologia per l’intersuola DNA AMP, frutto di 7 anni di ricerche, fornisce un ritorno di energia mai offerto prima da nessuna scarpa tecnica da running 


Brooks Levitate - Daniel Fontana Milano, settembre 2017. Sette anni di ricerche per realizzare la più rivoluzionaria scarpa da corsa di sempre. Brooks presenta le nuove Levitate, dotate della tecnologia DNA AMP: una scarpa progettata per garantire il più grande ritorno di energia nel mondo delle scarpe tecniche da corsa. Frutto degli studi che Brooks realizza da anni seguendo l’approccio olistico Run Signature per migliorare l’esperienza di corsa in base alla postura e alla conformazione del corpo di ogni runner, l’elastica e reattiva Levitate sarà disponibile in Italia presso rivenditori specializzati dal 30 settembre.


“Con le nuove Brooks Levitate stiamo superando i limiti del rendimento energetico, e siamo entusiasti di presentare una scarpa che è stata progettata sin dal principio con l’idea di garantire ai corridori una sensazione di energia infinita”, ha dichiarato Giovanni Maruzzi, General Manager Italia, Spagna, Portogallo di Brooks Running. “Brooks Levitate presenta la nostra nuova e rivoluzionaria intersuola con tecnologia DNA AMP, che garantisce ai runner un’esperienza di corsa super ammortizzata e un ritorno di energia senza pari”.


Brooks Levitate è infatti la prima scarpa a disporre dell’esclusiva intersuola con tecnologia DNA AMP. Creata da Brooks in collaborazione con BASF, questa rivoluzionaria tecnologia consiste in un nuovissimo sistema di ammortizzazione con base in poliuretano (PU), espressamente studiato per garantire un ritorno di energia mai provato prima. La base del DNA AMP è una schiuma in poliuretano che si espande in modo naturale, restituendo l’energia nel momento stesso in cui viene applicata la forza. Per garantire un’esperienza amplificata, Brooks ha inserito la schiuma in una pellicola in poliuretano termoplastico (TPU), che resiste all’espansione orizzontale per restituire l’energia direttamente al corridore. Il risultato è un composto tecnico che garantisce un eccezionale ritorno di energia, impreziosito da un’affascinante finitura cromata. 
Brooks Levitate
Oltre all’esperienza energizzante della scarpa, Brooks Levitate è dotata di una tomaia integrata in Fit Knit che avvolge delicatamente il piede, assecondandone i movimenti e adattandosi costantemente alla sua forma. Il Fit Knit di Brooks utilizza un processo di cucitura a maglia circolare per dare vita a una tomaia tecnica progettata per garantire la traspirabilità dove ce n’è più bisogno e la struttura dove è necessario. La suola della scarpa è flessibile, grazie al design a forma di freccia, e aiuta i corridori a passare rapidamente dal tallone alla punta, senza disperdere energia. 

Brooks Levitate con tecnologia DNA AMP sarà disponibile al prezzo di 170 euro presso rivenditori tecnici specializzati.



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14° Mezza di MonzaCome da tradizione, sette giorni dopo il GP di Formula Uno, il tempio della velocità apre i suoi cancelli ad un altro genere di manifestazione sportiva ugualmente colorata ma decisamente meno rumorosa. 

Le previsioni, da giorni, parlano chiaro, inutile aggrapparsi a false speranze, tocca farsene una ragione perchè sarà, nuovamente, gara bagnata. 

In strada prima delle sette e in meno di un'ora sono già parcheggiato sotto la tribuna fronte rettilineo e, come da copione, giusto il tempo di scendere dalla macchina e Giove Pluvio si scatena. Eh già, perchè nella breve storia di questa gara quando piove (questa è la terza volta da quando logistica, partenza e arrivo sono dentro l'autodromo) non si bada a spese.

Fa anche freddo e l'idea di abbandonare una calda e comoda tuta per sostituirla con un paio di braghini e una maglietta estiva non è che che mi vada proprio a genio ma tant'è tocca fare buon viso a cattivo gioco. Ho preso un impegno e intendo rispettarlo. Perchè in fondo ci ho preso gusto: aiutare gli altri a raggiungere il proprio obiettivo.

Partito con l'idea di vedermi assegnato al gruppo dei 95 sono stato invece dirottato sul gruppo più veloce ridotto altrimenti a soli due runners. Un tempo che, considerato quanto fatto in questi mesi dovrebbe essere tranquillamente alla mia portata ma dopo aver fatto incautamente  il "brillante" venerdi sera la possibilità di mollare l'allegra compagnia a due terzi di gara non sarebbe da escludere a priori  riuscendo nell'impresa di rimediare contemporaneamente una figuraccia galattica e una brillante "carriera" stroncata sul nascere.

14° Mezza di MonzaConsegna palloncini, borsa al deposito e controvoglia sotto l'acqua per un riscaldamento alla fine vanificato dal solito posticipo della partenza per i noti problemi di traffico che a Monza, davanti alla Villa Reale, il giorno della gara sono ormai una tradizione.

Ci siamo. Semaforo (come per i bolidi) acceso e qualche minuto prima delle dieci si parte.

Cauti nelle prime battute nel giro di qualche centinaio di metri siamo a ritmo gara.  Ad Alberto tocca il compito di menar le danze ed è lui che si occupa di imporre il ritmo cercando di essere il più preciso possibile. Piove forte, sai che novità, e come se non bastasse c'è pure un po' di vento (ovviamente contrario) a completare il simpatico quadretto.

Prima Variante, curva di Biassono, Variane della Roggia. Curve che ho imparato a conoscere davanti alla televisione. Prima e seconda di Lesmo, Variante Ascari e a metà della Parabolica si entra nel parco imbucando il sottopasso del Rettifilo delle Tribune per i sette, otto chilometri di percorso modificati nella passata edizione che corrono al limite del parco. Chilometri che, per quel che mi rigurda, risultano piuttosto anonimi almeno per il tratto esterno alla cinta del parco. 

Al decimo si passa appena sopra i quarantadue e il gruppo, ancora nutrito, ci fa notare che stiamo tenendo un ritmo un tantino allegro forse ignorando che, a partire dal quattordicesimo quando si torna sul vecchio percorso, sarà difficile per quanti sono al limite mantenere, per la difficoltà del tracciato, gli stessi ritmi e, con la teoria di mettere più fieno possibile in cascina, si continua sulla stessa falsariga dei chilometri appena lasciati alle spalle.

14° Mezza di MonzaViale Cavriga e il suo lungo rettilinea dove per molti comincia la vera gara. Come previsto il passo  non è più lo stesso. si rallenta quando il fondo sale si prova a recuperare secondi quando invece è a nostro favore. Viale Mirabello e in fondo il sottopasso (allagato) della sopraelevata sud ad aprirci le "porte" dell'autodromo per il chilometro scarso neccessario a completare il giro. 

Manca davvero poco e a parte la sorpresa (e gli accidenti) di dover affrontare le scale in metallo rese viscide dalla pioggia del ponte che scavalca la pista (sottopasso impraticabile) c'è solo da scovare le ultime energie per affrontare l'interminabile rettifilo delle tribune. Ora tocca a loro e a noi il compito di incitarli a proseguire. I secondi che mancano allo scoccare dei novanta minuti sono sempre meno ma il margine accumulato dovrebbe essere sufficinete per centrare l'obiettivo di giornata. 

E noi ? In parata e sorridenti per la foto di rito a chiudere una manciata di secondi sopra gli ottantanove.