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Dura, davvero dura ma, alzando il ritmo nella fase dei recuperi, anche questo lavoro, in qualche maniera, l'ho portato a casa. Ed è sempre più difficile con il numero delle ripetizioni e dei chilometri che, con piccoli step, stanno andando a regime.
Solo colpa del caldo o anche per me, come è normale che sia, sta cominciando la fase discendente ? Scarico i dati del Garmin e con un pizzico di masochismo confronto i tempi dei "lavori" con quelli registrasti giusto dodici mesi fa e non posso che constatarne le notevoli differenze. 
Un paio di "Failed" di troppo e il tarlo del dubbio che ogni tanto fa capolino. Eppure è bastato un sabato "diverso" con il termometro inchiodato sui 20° per permettermi di portare a casa 14 chilometri di "medio" con un rassicurante 4'e17". 
Il conto alla rovescia è ormai stabile sulle due cifre. La meta sembra ancora lontanissima ma, come sempre, è più vicina di quanto si possa credere.
Vabbè, ora pensiamo al prossimo 7x1000
venticinqueXcento
E con le salite brevi archiviate appena sveglio è partito il secondo quarto di preparazione alla maratona autunnale. Quattro settimane portate a casa con non poche difficoltà in un luglio che forse, nella memoria collettiva, manderà in pensione quello del 2003. Caldo e afa fedeli compagne di tutte le uscite. Mattina o sera nessuna differenza, sempre le stesse condizioni. Eppure alla fine dei conti non posso che ritenermi soddisfatto. Un solo lavoro archiviato anzitempo (forse solo per stanchezza) e un paio saltati per precauzione (l'esperienza insegna) ma per il resto come da tabella. Ritmo un po' più alto ma ma tutte le sessioni completate fino all'ultimo metro. 
Se son rose........
3, 2, 1, gooooo!!
Ed eccomi di nuovo ad affrontare le canoniche sedici settimane di preparazione alla maratona autunnale. Quattro lavori a settimana con un carico di chilometri che progressivamente aumenterà sino ad arrivare ad una ventina di chilometri a seduta (lunghi esclusi).
Tanto, forse troppo, entusiasmo per una prima settimana archiviata brillantemente (60km) contrapposto alla delusione per queste due prime uscite davvero difficili. Il caldo e l'afa non danno tregua e portare a casa quanto preventivato risulta piuttosto complesso se non addirittura, come ieri sera, impossibile. Mattina presto o sera tardi poco cambia. A livello di umidità si equivalgono.
Inutile farsi troppi problemi., tocca fare di necessità virtù e si prende quello che arriva.
Ancora brucia il ricordo di una preparazione perfetta con condizioni climatiche perfette conclusa invece anzitempo quando ormai il traguardo era a portata di mano.
Stavolta l'obiettivo è molto meno ambizioso: correre la maratona.
Il resto non conta.
Edenred Ekirun


Edenred Ekirun è un Ekiden, cioè una corsa a staffetta su strada (detto “alla giapponese”, perchè è proprio nel paese del Sol Levante che questa disciplina è nata e cresciuta).
Ekirun è lungo come una maratona, cioè 42.195 metri, divisi in 6 frazioni (tre «lunghe» da 7-10 km e tre «corte» da 5 km).
Si partecipa in squadre di 6 persone (o anche meno, se proprio non riesci a trovare 5 compagni...). I team possono essere interamente maschili, interamente femminili o misti.

DOVE E QUANDO? Ekirun si correrà nel pomeriggio di sabato 26 settembre, nel cuore di Milano, su un circuito di 5 km intorno all’Arena Civica e al Parco Sempione.
Tutti i cambi avverranno sulla pista dell’Arena Civica, dove ogni frazionista dovrà passare al compagno successivo il tasuki, una fascia da indossare a tracolla che costituisce il tipico testimone nelle gare di Ekiden.

COME FACCIO A PARTECIPARE?
Puoi scegliere tra Ekirun competitivo internazionale FIDAL/IAAF (riservato ai tesserati e ai possessori di Runcard) e Ekirun non competitivo (per partecipare al quale basterà il certificato medico per attività non agonistica).
L’iscrizione è possibile solo come squadra, non a livello individuale. Approfitta della quota più vantaggiosa e iscrivi la tua squadra subito: sarà sufficiente fornire i tuoi dati.
Costruisci con calma la tua squadra: potrai aggiungere i componenti del team uno ad uno. Avrai anche la possibilità di sostituire gratuitamente uno dei membri della squadra, in caso di problemi!

PER SAPERNE DI PIÙ
Visita il sito ufficiale www.ekirun.it oppure iscriviti direttamente su www.enternow.it cercando "Edenred Ekirun".
15° milano marathon
Cinque appuntamenti con Mister Rondelli, una gara di test e, dopo quasi tre mesi, i #cityrunners "tirati a lucido" sono di nuovo ai nastri di partenza della Milanomarathon

Qualcuno nella maratona, il resto della della truppa alla relay (giunta ormai alla sua quinta edizione), ma tutti con il medesimo obiettivo: portare a termine una nuova sfida.

Il gruppo è cresciuto nel numero ma soprattutto, ed è quello che più conta, è cresciuto nell'affiatamento. E la consegna dei pettorali ne è ulteriore prova. Un paio d'ore a ridere e scherzare presso runBase (il nuovo tempio del running milanase fresco di inaugurazione) in attesa di un ospite d'eccezione. Eh già, perchè adidas ha deciso di farci un ulteriore regalo: il pettorale consegnato dal grandissimo Haile Gebrselassie, testimonial del brand a tre strisce.

Saluti, baci e abbracci e lasciata l'allegra combricola si torna a casa per il classico rito pre-gara: la meticolosa preparazione della borsa e il carico di carboidrati (leggi amatriciana).

15° milano marathon
Ennesima sveglia pre-alba, trenord e alle otto già in Corso Venezia dove è posta partenza, arrivo e tutta la logistica di questa edizione. Sole, cielo terso e temperatura che, come ampiamente previsto, semplifica di molto la scelta dell'abbigliamento che non può che essere "canotta".
Quattro chiacchere con gli amici, cambio d'abito e poco dopo le nove in griglia ad attendere la partenza. E una volta in "gabbia" una sola domanda: che fare ?. Eppure con venticinque 42k alle spalle non dovrei avere dubbi. La maratona è la Gara. Non regala niente e ne sono consapevole. Poca quantità ma soprattutto poca qualità con l'ultimo "lavoro" degno di questo nome datato fine dicembre. 

Niente da fare. Il buon senso, in queste occasioni, non mi appartiene. Ore nove e trenta e al colpo di cannone si parte sotto una pioggia di coriandoli colorati. Velocità di crociera impostata sui quattro e quindici e il compito di controllare il ritmo lasciato al gruppo dei pacer con il palloncino giallo. Si va finchè ne ho e una volta in riserva mollo tutto e, a passeggio come un turista, mi godo il panorama approfittando della giornata per prendere anche un po' di colore. Bello il nuovo percorso; larghi viali permettono di sgranare il gruppo già da subito e il salotto buono della città da percorrere quando ancora l'abbondanza d'ossigeno permette al cervello di apprezzare le bellezze che anche una città di Milano può offrire. Ma duro. Almeno nei primi chilometri dove, una buona metà del primo quarto è su pavè tanto da far pensare di stare a correre da un'altra parte (Roma, tanto per intenderci). 

15° milano marathon
I pacer sono bravi a fare quello che tutti si aspettano ma con il passare dei chilometri mi rendo conto che, continuando con i lori ritmi, la spia della riserva potrebbe accendersi ancor prima di quanto sperato e una volta arrivati a Cadorna, colto da improvviso colpo di saggezza, decido di abbandonare la compagnia. Solo una manciata di secondi in più ma sufficienti a non correre "impiccato".
Pagano e la prima zona cambio ancora poco popolata. È ancora presto (la relay è partita mezz'ora dopo) ma non posso fare a meno di provare a cercare qualche faccia amica trovando Greta e Francesca in attesa di ricevere il testimone dai primi frazionisti. Via Washington, la vecchia Fiera, il Vigorelli, viale Scarampo e le prime due "asperità" del percorso costituite da un sottopasso e il cavalcavia sotto la Montagnetta. Siamo in zona S.Siro e nel giro di qualche minuto, arrivati in Via Sant'Elena, finalmente si "scollina" con il display Tds ad indicare un'ottantina di secondi sopra i novanta. 

Ventuno, ancora ventun chilometri. Si comincia a fare sul serio. Viale Caprilli, S.Siro, il Parco di Trenno e i chilometri meno "turistici" del nuovo percorso. Il caldo ma soprattutto la stanchezza comincia a farsi sentire e il passo non può che risentirne. Tocca adeguarsi adottando la collaudata tattica del "ancora uno poi vedo". I chilometri passano sempre più lentamente ma, nonostante tutto, reggo. Ventinove, trenta e la vocina che ti dice "basta" sempre più insistente. Eppure non mollo. Rallento (viaggio a 4' e 40") ma continuo. Ancora uno e poi vedo. Trentuno, trentadue e una terza zona cambio affollatissima con quelli della lettera "D" ad incoraggiare tutti quelli che passano. E io che faccio mi fermo proprio ora ? Non se ne parla. Ancora uno e poi vedo. Di nuovo in Via Gallarate e al cartello dei trentatre tocca però sventolare bandiera bianca. Giusto qualche passo per rifiatare e poi riparto. Nove, ancora nove, solo nove chilometri. Tocca stringere i denti. Riparto, un altro chilometro e di nuovo qualche decina di secondi a passo spedito prima di ripartire nuovamente.


15° milano marathon
Il metodo sembra funzionare e la finish line comincia finalmente a materializzarsi. Nessun calcolo, nessuna previsione. Solo un passo dietro l'altro. Il Portello e il sovrapasso di Casa Milan a scavalcare Viale Serra nemmeno troppo "duro" con il rifornimento Enervit del trentacinquesimo che sembra manna dal cielo. Corso Sempione infinito come sempre e la sensazione di poter portare a casa un risultato insperato. 
Comincio davvero a crederci. Via Canova e l'attraversamento del parco del Castello prima di sbucare in via Legnano direzione Porta Nuova e (finalmente) il quarantaduesimo posto sui Bastioni di Porta Venezia. Una curva, ancora una curva e gli ultimi centonovantacinque metri da fare senza più calcoli prima della agognata finish-line da attraversare a braccia alzate e con un sorriso a trentadue denti stampato sul viso. 
Finisher.
Di nuovo. 

Presentata ieri a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, la XV edizione della SuisseGas Milano Marathon. Tante le novità annunciate. Confermata l’esclusiva presenza alla maratona del campione Haile Gebrselassie, tra i più forti fondisti della storia, testimonial di adidas, che ha collaborato in questi mesi alla definizione del nuovo percorso e che darà il via alla gara. Viene annunciato inoltre che l’evento sarà trasmesso in differita su Rai Sport 2 alle ore 21.30 del giorno 12 aprile.

 SuisseGas Milano Marathon 2015 

Dal 2010 coordiniamo il Charity Program della SuisseGas Milano Marathon.
Sei edizioni consecutive di divulgazione e promozione (“Lo sai che c’è anche la staffetta? E che puoi correre per una buona causa? “), workshop gratuiti, supporto ad associazioni, aziende, runner, fund raiser. Al servizio del mondo no profit, sempre.

Cerchiamo di seminare, innaffiare e fare crescere rigogliosa la consapevolezza che ognuno di noi, ogni giorno, può fare qualcosa di meraviglioso e straordinario. Per sé e per il mondo.

Ci vediamo il 12 aprile. Se ci incontri, salutaci. Se vuoi unirti a noi, scrivici. E se sei già un Marziano, grazie.
SuisseGas Milano Marathon 2015

Tutto pronto per la Europ Assistance Relay Marathon? Ti ricordiamo che per consegnare la tua sacca indumenti hai due possibilità:
- Portare la sacca al deposito del punto di cambio dove concluderai la tua frazione, per poi recarti alla partenza della tua frazione.
- Affidare la sacca al compagno di squadra che correrà la frazione successiva alla tua. Sarà il lui a consegnare per te la borsa al deposito.
Dovrai utilizzare esclusivamente la borsa di colore blu fornita dall’organizzazione, contrassegnandola con l’apposita etichetta che riporta il tuo numero di pettorale.
Tutti i depositi sacche sono aperti sabato 11 aprile dalle 15:00 alle 19:00.
Domenica 12 aprile con i seguenti orari:
punto di cambio: 8:00 - 12:00
punto di cambio: 8:45 - 13:30
punto di cambio: 9:30 - 14:45
arrivo: 8:45 - 16:00.


SuisseGas Milano Marathon 2015
É il momento chiave, quello dove ti giochi tutte le ultime energie in vista del traguardo. L’ultimo punto di rifornimento, quello più strategico, è al 35° km, studiato per superare con facilità il fatidico “muro” della maratona: l’Enervit Red Point in piazza Gino Valle dove si potrà fare il pieno di energia con Enervitene Sport Cheerpack Competition. 


#11 - Studiare il percorso
Sembra banale, ma studiare bene il percorso è una delle chiavi d’oro per una buona mezza e per una maratona. Dice Stefano Baldini, olimpionico della Maratona: “Partiamo dalla mezza: sono tutte lunghe uguali e tutte di 21 km e 97 metri ma tutti i percorsi sono diversi, alcuni hanno più curve altri più rettilinei altri salite e discese. Anche il meteo fa la sua parte. Se avete scelto una gara con largo anticipo, cercate in allenamento di simulare quello che sarà il percorso di gara che troverete due tre quattro settimane dopo”.

Andato
E anche l'ultimo, o forse sarebbe più onesto dire il secondo, è andato. Pronto ? Assolutamente no. Diciamo che ho la coscienza un po' più pulita. Infortunio, influenza e antibiotici, ricaduta e nuova scorpacciata di medicine e a una decina di giorni dall'appuntamento con la città eterna ho dovuto giocoforza accettare l'idea di annullare tutto. E i ventuno portati in qualche maniera a casa sabato hanno solo contribuito a certificare che, probabilmente, non sarei nemmeno arrivato all'Olimpico rendendo la decisione presa un po' meno amara. Diverso il discorso di oggi. Sempre tanta fatica e un passo neanche lontanamente vicino alle aspettative riposte all'inizio di questa preparazione. Ma almeno non sono stato costretto a chiudere anzitempo la fatica come successo agli inizi del mese.
E ora ? Stramilano, una settimana di carico e poi non resta che attendere il responso.
In ogni caso, sarà un successo
palabadminton Secondo appuntamento al campo XXV Aprile preceduto, nell'attiguo palabadminton, da una simpatica chiaccherata con Annalisa Minetti, cantante e soprattutto atleta con la A maiuscola (suoi il record del mondo di categoria e la medaglia di bronzo alle paralimpiadi di Londra nei 1500) dove, nell'arco di una quarantina di minuti, ci ha raccontato del suo ingresso in questo mondo, di quanto lo sport sia diventato parte integrante della sua vita e delle sue aspirazioni (Rio 2016) dimostrando, se ancora ce ne fosse bisogno, di possedere una determinazione fuori dal comune. 
#cityrunners: annalisa minetti
Rapido cambio d'abito e, sotto lo sguardo attento del coach, una ventina di minuti di riscaldamento prima di dedicarci al "lavoro" in programma da svolgere in pista: dodiciXduecento con recupero di duecento metri. 
Freddo, cielo plumbeo e Giove Pluvio intento a scaricare secchiate acqua e noi, con la pista a nostra totale disposizione, diligenti ad eseguire quanto richiesto. Davvero bello ritrovare ritmi che avevo dimenticato di potermi permettere. E correre senza provare nessun tipo di fastidio? Avevo dimenticato quanto potesse essere bello.
E se fosse davvero la volta buona ?

Ready, steady, go
Ci risiamo. È arrivato il momento di ripartire con una nuova "avventura" lunga sedici settimane che, infortuni permettendo, mi dovrebbe portare ad essere tirato a lucido all'appuntamento con la quarantadue di primavera. La tabella ce l'ho e il tempo libero, compatibilmente con gli altri impegni, cercherò di ritagliarmelo.
Quattro uscite a settimana e quattro differenti lavori da portare a casa. Salite, ripetute, progressivi, medi e, un po' più avanti, i lunghi. In fondo gli ingredienti sono sempre gli stessi e non c'è nulla da inventare.
Sette settimane di crescita organica, una di scarico (facoltativa) e sette di rifinitura dove è previsto un aumento dei ritmi e del numero di chilometri, prima dello scarico finale.
Si comincia con le salite brevi. Non mi resta che correre.
Sette
E con il medio da diciotto chilometri del sabato la prima parte di questa lunga preparazione la si può considerare conclusa. Sette settimane rivolte, come recita l'introduzione alla tabella che sto seguendo, alla crescita organica con potenziamento cardiaco e muscolare. Ventotto uscite, quattrocentoventi chilometri e un solo "Failed", al penultimo lavoro, da riportare in agenda. Il piano proposto da Luca Speciani è impegnativo e, vista la precedente esperienza nel preparare la maratona della città eterna, da qui alla fine del programma non mi sento di escludere a priori qualche altra uscita terminata anzitempo, ma anche grazie a questa "non" estate conto, o meglio mi auguro, di continuare su questa strada consapevole che, nonostante l'impegno, sarà solo il tempo segnato sulla "finish line" ad essere la cartina di tornasole di questi quattro (interminabili) mesi.
Nemmeno il tempo di rendermi conto che, con le ripetute, ho fatto finalmente pace  che ho già trovato modo di prendermela con un altro tipo di "lavoro": il medio. Come ogni bravo "studente" mi applico e faccio, o almeno ci provo, i compiti assegnati ma c'è poco da fare, ora ho scoperto che 'sto "medio" non mi piace. 

Partendo dai dieci chilometri, nella tabella che seguo, ogni settimana c'è l'aggiunta di un mattoncino (leggi un chilometro) e solo l'idea di dover arrivare a venti già mi angoscia. Perchè il medio, come scritto ne "La mia maratona" di Arcelli e Massini, deve avere caratteristiche ben definite per migliorare la capacità del nostro organismo di utilizzare una maggior miscela di acidi grassi risparmiando glicogeno muscolare. 

E quindi il ritmo della corsa non deve essere (ovviamente) ne troppo lento ma nemmeno troppo veloce altrimenti assume le caratteristiche di una gara dove la "benzina" utilizza maggiormente il glicogeno.

E quindi, almeno nel mio caso, un occhio alla strada e l'altro al garmin. Aggiungiamoci il correre in solitaria e acqua a catinelle dal primo all'ultimo dei tredici chilometri previsti e abbiamo il quadro completo del sabato mattina.
Manco fosse un lavoro.
E tre
E anche la terza settimana di preparazione è andata in archivio. E se nelle prime due il clima pazzo di questo luglio mi ha permesso di non soffrire più di tanto, in questi ultimi sette giorni ho pagato dazio e con interessi "da strozzino". Caldo, ma soprattutto l'afa che da sempre contraddistingue il (pessimo) clima estivo della pianura padana. Non ci sono molte alternative, mattina presto o sera tardi sempre con il medesimo risultato: distrutto. Quello che però riesce a sorprendermi e che, nonostante tutto, sto eseguendo tutti i lavori come da tabella. Quattro uscite a settimana, un numero di chilometri (per adesso) non particolarmente eccessivo e nessun "Failed" da riportare in agenda.
Finchè dura.........
Ciclope
E anche quest'anno il nostro bell'anticiclone dal nome improbabile è arrivato sulle "nostre" teste. Trentadue, trentaquattro gradi e anche una semplice corsa lenta diventa una piccola un'impresa. Eppure, nonostante Ciclope, sono alla quarta uscita consecutiva. Una cinquantina di chilometri e, gran botta di vita, una decina di ripetute corte in salita, giusto per riprendere il filo del discorso interrotto mesi fa.
Sono ancora nella fase "Kazzenger" ma almeno una volta alla settimana, compatibilmente con le temperature, cerco di inserire almeno una uscita di qualità. E in questo Giugno ancora avaro di gare provo a mantenere il livello di forma che faticosamente ho raggiunto a livelli accettabili. 
Non manca poi molto, tre settimane e si torna a fare sul serio.
C'è una quarantadue da preparare.
ultimo lungo
E anche l'ultimo lungo me lo sono messo alle spalle. Un pensiero in meno. Non ci posso far niente, per me, è il "lavoro" più difficile. Ho sempre il timore di incappare in una giornata storta e di non riuscire a portare a termine quanto preventivato. Trentadue chilometri da fare in progressione partendo da quattro e quaranta e arrivando (quasi) al ritmo da tenere in gara. Obiettivo miseramente fallito appena dieci giorni fa.
Otto.trentasette e con i "Depeche Mode - live in Barcellona" nelle orecchie si parte. L'aria è frizzante, il cielo è coperto ma il sole, a breve, dovrebbe far capolino. Le gambe girano e le nuove SNova Glide 6 fanno (ottimamente) il loro "sporco" lavoro. I chilometri passano e i timori della vigilia lasciano spazio alla consapevolezza che, almeno per oggi, il termine "Failed" non è contemplato. Primo terzo chiuso in quarantotto alto, secondo appena sotto i quarantotto e terzo appena sotto i quarantacinque. Per quel che mi riguarda, proprio un gran bel lungo.
#cityrunners
Sabato, con il "kick-off" avvenuto a Monza nella sede di adidas, ha preso il via #CityRunners, il progetto del brand a "tre strisce" per portare 42 runners a correre una frazione della Relay Milano Marathon.
Introduzione di benvenuto da parte dello staff adidas e poi spazio a chi avrà il compito di accompagnarci in questi 6 appuntamenti: Elisa Cova, Irene Petrolini, Stefano Pozzi, capitanati da Giorgio Rondelli per la parte tecnica, Elena Casiraghi per quanto riguarda i consigli sull'alimentazione e il "mental coach" Patrizio Pintus per i consigli su come allenare la mente. Breve presentazione e poi via in palestra.
E si, perchè all'adidas hanno la palestra. E, se mi posso permettere, che palestra!
#cityrunners
Cambio d'abito rigorosamente a "tre strisce", altezza (a voce), peso (sulla bilancia, sigh) prima del riscaldamento sotto lo sguardo vigile del coach Rondelli. Strana sensazione quella di correre in palestra. Faccio davvero fatica a ricordare a quando risale l'ultima volta. Ancora più strana quella di correre sul "tappeto". Qui si torna al secolo, o se vogliamo, al millennio scorso. Una decina di minuti, forse anche meno, necessari ai trainer per capire come poterci "inquadrare" formando gruppi il più possibile omogenei. Perchè il gruppo è davvero eterogeneo. E lo si capisce dai discorsi carpiti in palestra o all'open, la sera della presentazione del progetto. C'è chi parla di colazione si/no prima di un  lungo e chi non sa nemmeno quanto sia lunga una maratona.
Nel frattempo, in attesa del secondo appuntamento dove ci sarà la prova "sul campo", non rimane che correre.
Noi ci mettiamo le gambe, adidas tutto il resto.
Al via il progetto adidas City runners
Comunicato adidas

#cityrunners
Milano, 16 gennaio 2014 – prende il via #CityRunners, la prima running community di adidas. Saranno 42, come i km della maratona, i runners selezionati tra bloggers, giornalisti e influencer che verranno coinvolti in questa avventura e guidati fino a partecipare alla Milano marathon relay.

Elisa Cova, Stefano Pozzi e Irene Petrolini capitanati da Giorgio Rondelli saranno i trainer professionisti a cui verrà affidato il compito di curare il programma di allenamento personalizzato in preparazione alla Maratona di Milano del 6 aprile prossimo.

A loro verrà affidata la preparazione fisica necessaria per affrontare il proprio percorso all’interno della staffetta a partire da qualsiasi livello di preparazione dei partecipanti. #cityrunnersLa nutrizionista Elena Casiraghi e il Mental Coach Patrizio Pintus completeranno il team di professionisti a cui adidas si affiderà, per completareil percorso di ciascuno. 

Gli appuntamenti si svolgeranno di sabato a partire dal 25 gennaio prossimo e si terranno in location prestigiose sul territorio milanese come l’Aspria Harbour Club Milano e il Pala Badminton. Ultimo grande appuntamento il 6 aprile, giorno della gara.

#cityrunnersTutti i partecipanti al progetto potranno contare per i propri allenamenti anche sulle nuovissime Supernova Glide 6, la scarpa di adidas completamente rinnovata. Costruita con un sistema integrato di tecnologie che operano in modo combinato per offrire una corsa di altissimo livello, questa scarpa leggendaria ha fatto un ulteriore passo avanti con l’introduzione della rivoluzionaria tecnologia ammortizzante BOOST.  Con una a una silhouette giovane, pulita e dinamica, la supernova Glide è la scelta perfetta per tutti i tipi di runners, da quello più esigente che desidera una perfezione tecnica durante la corsa a quello che corre semplicemente per stare in forma.  
Cento.....
... giorni all'appuntamento di primavera. Terza settimana quasi in archivio e lavori da tabella diligentemente eseguiti. Quattro uscite a settimana, un totale di chilometri (per adesso) non esageratamente elevato e solo qualità. A scuola non sono mai stato il primo della classe. Bravo, dotato, ma giusto il necessario impegno per essere promosso con la piena sufficienza. E con lo stesso spirito, in questi anni, mi sono cimentato nel preparare le maratone. Tabella si, ma interpretata. Del resto la mia è una passione, non un lavoro. Ma, per una volta, ci voglio provare. Tabella si, e alla lettera. 
E se con la "corsa" le cose procedono per il verso giusto, sul fronte lavorativo dense nuvole nere si stagliano, per l'ennesima volta, su un orizzonte neanche troppo lontano.
Speriamo solo di non essere arrivati ai titoli di coda.
1091.95
E con una dozzina di chilometri sotto una leggera pioggerellina posso, finalmente, considerare terminato il percorso iniziato a fine Giugno. Un percorso lungo millecento chilometri distribuiti su quattro mesi (o sedici settimane come dir si voglia), per arrivare a correre la maratona, la mia ventiquattresima, nelle migliori condizioni possibili. Ripetute corte, lunghe e anche in salita. Tre lunghi, due mezze e un paio di dieciK giusto per non farmi mancare nulla.
1091.95
Troppo oppure troppo poco?. Non mi resta che pazientare ancora qualche giorno per conoscere la risposta.
Di sicuro sarà un bel fine settimana. L'occasione per rivedere vecchi amici e, magari, conoscerne di nuovi. E soprattutto con un meteo clemente e una marea che, se confermata, ci permetterà anche di calpestare nuovamente la "sacra" pavimentazione di Piazza San Marco.
Non resta cha augurare a tutti gli altri 7111 iscritti un grosso "in bocca al lupo".
SUISSEGAS MILANO MARATHON
Comunicato adidas


Milano, 20 settembre 2013 - Rcs Sport, organizzatore della SuisseGas Milano Marathon e Adidas hanno annunciato la firma dell’accordo di sponsorizzazione che legherà per 3 anni il leggendario brand sportivo con le tre strisce alla maratona milanese in programma il 6 aprile 2014. La partnership con la storica azienda tedesca, da sempre vicina ai grandi eventi mondiali, è un’ennesima conferma del crescente successo della SuisseGas Milano Marathon, che anno dopo anno si va affermando come uno degli appuntamenti più significativi ed attesi nel calendario delle grandi maratone internazionali. Adidas ha deciso di affiancarsi a questa importante manifestazione sportiva per regalare alla città un momento importante di sport a conferma del proprio impegno nel mondo del running. Infatti, il brand tedesco in un mondo di competizioni in cui conta sempre di più la tecnicità oltre alla leggerezza del prodotto indossato, offre una gamma di prodotti e di servizi personalizzati in grado di ispirare i runner di tutti i livelli a raggiungere ogni giorno una performance più elevata, migliorando sempre di più le proprie prestazioni.
Per informazioni: milanomarathon.it



firenzemarathon
Archiviata anche l'ultima uscita di "categoria" non resta che macinare, nei prossimi giorni, una trentina di chilometri prima di indossare nuovamente un pettorale. Il pettorale dell'ennesima quarantadue. La quarta di questo duemiladodici. Decisione maturata dopo la bella prestazione in quel di Busto e formalizzata, ovviamente, all'indomani del termine ultimo, già prolungato oltre ogni aspettativa, per l'iscrizione con la quota "agevolata". Obiettivo ?. Il solito, portarla a casa. Se poi in particolare giornata di grazia venisse fuori qualcosa di "buono", tanto di guadagnato. Io per una condotta di gara tipo Venezia, dove il "muro" è stato l'unica cosa che è mancata, metterei la firma.
E se infine, domenica, Giove Pluvio fosse via per il weekend, saremmo tutti contenti.