“La corsa può cambiare una giornata, la vita e il mondo”. Questo il claim con cui Brooks vuole ispirare la comunità del running 

BROOKS CELEBRA IL POTERE DI TRASFORMAZIONE DELLA  CORSA

Milano, 25 novembre 2019. Mettere ai piedi un paio di scarpe per correre può cambiare tanto, addirittura tutto! Il concetto di trasformazione è il focus dell’evento che Brooks ha organizzato per celebrare il potere trasformativo del running, in compagnia di Media, influencer, celebrities, rivenditori, running community e aziende del settore. 

Brooks, parte della holding Berkshire Hathaway di Warren Buffet, nasce nel 1914 ed è oggi leader nel settore del running in oltre 50 paesi. Uno dei fattori cruciali del suo successo è stata la scelta, risalente al 2001, di concentrarsi unicamente sui prodotti per la corsa. Da quel momento in poi, calzature come Glycerin, Adrenaline o Ghost sono diventate parte integrante della vita dei runner di tutto il mondo. 

“I risultati di questi ultimi 18 anni sono stati notevoli, spiega Matthew Dodge Managing Director di Brooks in Europa. In questo ultimo periodo abbiamo avuto un tasso di crescita medio superiore al 15% annuo. In Italia, solo negli ultimi sei anni abbiamo visto una crescita in fatturato del 65% e ci siamo posizionati come secondo marchio a livello di market share in performance running. Siamo molto orgogliosi di questa crescita perché si tratta della conferma che stiamo adempiendo al nostro scopo: far sì che sempre più runner vivano la miglior esperienza di corsa”. 

Le storie di trasformazione sono state protagoniste dell’evento di Brooks. Sul palco dello spazio W37 di Milano, Matteo Caccia, giornalista e storyteller, ha intervistato runner noti come Giovanni Storti o Giusy Versace, ma anche i runner della porta accanto come Sandra, Alberto e Francesco, vincitori dell’iniziativa #tellusyourhappystory lanciata nel mese di ottobre. 
giusy versace
giovanni storti


“Lavorando in Brooks e ascoltando le storie che arrivano dai nostri runners ci ricarichiamo ogni giorno, spiega Susana Pezzi Rodriguez, Marketing Manager di Brooks Running Italia. Eravamo alla ricerca di storie di trasformazione e abbiamo lanciato l’iniziativa #tellusyourhappystory ricevendo quasi trecento storie in tre settimane! Sceglierne solo tre è stato difficilissimo, ma alla fine quelle di Sandra, Francesco e Alberto rappresentano storie di persone normalissime che servono di ispirazione per tutti noi. Proprio per questo loro rappresenteranno i volti 2020 del cambiamento e della trasformazione secondo Brooks”.

Ma trasformazione significa anche impegnarsi per il futuro e per l’ambiente. Proprio per questo, Brooks ha lanciato in questa occasione il progetto Runsformation 2020: attraverso la raccolta e il riciclo delle scarpe da running usate verranno realizzare nuove piste d’atletica per le comunità di runner di diverse città italiane. Il progetto, realizzato in collaborazione con Esosport, una società che da 10 anni si occupa del tema del riciclo e dello smaltimento delle calzature sportive, prevede di riciclare più di 10.000 scarpe nel 2020.

“Chi corre lo sa, impegnarsi è il primo passo verso il cambiamento e la trasformazione, spiega Marco Trimboli Sales Manager di Brooks Running Italia, col progetto Runsformation noi di Brooks siamo entusiasti per la possibilità di dare una seconda vita alle vecchie scarpe, migliorando l’ambiente e creando uno spazio per le comunità dei runner. Per raggiungere questo scopo abbiamo la fortuna di poter contare sui nostri rivenditori, che fungeranno da punti di raccolta su tutto il territorio italiano”.

Per Brooks correre non significa semplicemente fare sport, ma significa vivere una storia sempre nuova, che porta, passo dopo passo e giorno dopo giorno, verso un mondo migliore, per sé stessi e per gli altri. Ecco perché, con questo evento, Brooks ha voluto celebrare la capacità unica della corsa, per contagiare quante più persone possibili a condividere questa passione. 
Uscito nella prima metà di questo anno. il Suunto 5  è l'orologio GPS progettato per la performance con display a colori e rilevazione cardiaca al polso a 3 Led (fornita da Valencell Inc.) ma che butta un occhio anche allo stile con le quattro varianti di colore (All Black, White, Burgundy Copper e Graphite Copper) che lo rendono un oggetto sofisticato e originale.

Gestione intelligente della batteria (fino a 40 ore), monitoraggio del livello di forma fisica e allenamento guidato adattivo in base a progressi e obiettivi. 80 profili sport personalizzabili per ottenere interessanti istatistiche e registrazione delle attività 24 ore su 24, 7 giorni su 7 inclusi i livelli di stress e di sonno.
Resistente all'acqua sino a 50 metri, tecnologia FusedSpeedTM (azione combinata di GPS e accelerometro da polso) per misurare la velocità della corsa con maggiore precisione anche nei cambi di ritmo, funzione S mart Notification per le notifiche via bluetooth dallo smartphone associato e monitoraggio attività H24 con passi e calorie consumate.

Dispone della funzione AutoLap programmabile in base alla distanza e AutoPause (fissata a 2km/h) ambedue disattivabili e della funzione "Allenamento ad Intervalli" (leggi ripetute) programmabile direttamente sull'unità GPS. Selezione dei Profili sport e programmazione del numero e della tipologia dei campi dati da visualizare sul display tramite la nuova Suunto App che si ritroveranno sull'unità GPS alla prima sincronizzazione. Inoltre,
oltre a monitorare i dati relativi agli allenamenti, è possibile partecipare alla "vita" della vasta comnunity condividendo le proprie esperienze.
  
E grazie a Suunto ho avuto il piacere di testare, con tutta calma, il modello All Black della serie 5 della casa finlandese.

La recensione:

Caratteristiche

  • Rilevatore frequenza cardiaca al polso Valencell
  • GPS tecnologia Sony
  • Autonomia della batteria fino a 40 ore in modalità allenamento
  • Funzionalità sportive e supporto per una ottantina di profili di sport differenti con utilizzo per gara e intervalli
  • Funzione “Torna alla partenza”, che riconduce direttamente al punto di inizio
  • Navigazione itinerari caricati in precedenza
  • Funzionalità smart notification 
  • Monitoraggio attività  (passi, calorie e obiettivi)
  • Monitoraggio sonno
  • Analisi dettagliate dell'allenamento e strumenti per il miglioramento della performance

Profili sport disponibili

Corsa, corsa indoor, nuoto, triathlon e altri 76

Accessori opzionali

  • Suunto bike sensor
  • Supporto per bicicletta
  • Suunto smart sensor

Confezione

La confezione contiene lo Sport Watch, il cavetto USB per la ricarica e la guida di avvio rapido

Specifiche

  • Dimensione 46 x 46 x 15,7 mm
  • Dimensione schermo - 23,5 x 23,5 mm
  • Risoluzione display - 218 x 218 pixel a colori con retroilluminazione
  • Peso - 66 g;
  • Durata della batteria - 14 giorni in modalita orologio e fino a 40 ore in modalità allenamento
  • Impermeabile sino  50 metri (conformemente a ISO 6425)

Autonomia

La batteria ha un’autonomia di 14 giorni in modalità oraria, 7 giorni modalità notifica mobile e monitoraggio 24/7 mentre in allenamento con GPS, può arrivare fino a 40 ore attivando una delle modalità batteria predefinita (Performance, Endurance).

Prezzo

Disponibile nelle diverse colorazioni  con un prezzo di listino di €329,00 ma nei negozi specializzati e sui siti di e-commerce, come spesso accade, lo si può trovare a meno.

Operazioni preliminari

  • Accensione dell'unità GPS per la configurazione guidata (lingua, profilo utente, unità di misura).
  • Installazione dell'applicativo SuuntoLink necessario per la gestione di tutti i dispositivi Suunto (aggiornamento software e diagnostica) 
  • Eventuale aggiornamento software tramite SuuntoLink.
  • Installazione sullo smartphone da associare al GPS la nuova Suunto App per Apple (App Store) o android (Google Play).
  • "Creazione utente" sulla Suunto App. Operazione necessaria per sincronizzare i dati registrati dallo strumento e modificare la configurazione del Suunto 5
  • Associazione smartphone tramite Bluetooth® - Suunto 5 (Impostazioni - Connettività)
recensione Suunto 5

Utilizzo

Una volta acceso, scelta l'attività da svolgere, quale delle "pagine" dati precedentemente impostate, attivare, se lo si ritiene opportuno, AutoLap e AutoPause, attendere qualche decina di secondi per l'acquisizione dei satelliti e la rilevazione del battito al polso e  si è pronti ad incominciare.
Ultimato l'allenamento, è sufficiente attivare il bluetooth dello smartphone per sincronizzare l'unità e trasferire i dati sulla app.

Corsa

Una quindicina di uscite con il Suunto 5 da una parte e il FÄ“nix® 3 HR (abbinato alla fascia cardio) dall'altra per confermare, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto di buono ho precedentemente verificato con le prove dei modelli Spartan9 Baro.
Rilevazioni  (distanza e battito cardiaco medio) paragonabili al gps della concorrenza con piccole differenze dovute, ovviamente, al diverso equipaggiamento di hardware e software come sostanzialmente confermato da Massi Milani nella sua recensione..

Nuoto

Quattro uscite dove invece il nuovo cardio della casa finlandese ha deluso le aspettative. Il nuoto non è il mio sport e si vede nonostante l'appuntamento settimanale con la vasca da 25m sia ormai un'abitudine che va avanti da una decina di anni. Il Suunto 5 riconosce il mio stile libero, il mio pessimo dorso ma non ne vuole sapere di riconoscere la mia rana. Ma a prescindere dagli stili quello che non sembra essere all'altezza dei "fratelli" piu grandi è il conteggio delle vasche: in tutte le quattro occasioni il suunto 5 non riconosce il cambio di direzione. Non so fare la virata e questo potrebbe essere un problema ma forse, più semplicemente, il software che gestisce l'accelerometro è di tipo adattivo e gli algoritmi utilizzati hanno bisogno di tempo per "capire" il mio modo di nuotate perchè in tutte e quattro le "uscite" gli errori si sono concentrati esclusivamente nella prima metà dell'allenamento.

Aggiornamento Agosto 2022

Allenamenti strutturati

Con l'aggiornamento di Agosto, Suunto ha reso disponibile per i suoi prodotti la possibilità di creare allenamenti strutturati direttamete da app trasferendoli successivamente sull'unita GPS con la semplice sincronizzazione.
Come evidenziato nello screenshot allegato bastano pochi passaggi: si sceglie il nome da assegnare, il tipo di attività, e poi durata delle varie fasi in base a durata o distanza indicando, se lo si ritiene opportuno, anche il tipo di obiettivo in termini di FC, Potenza, Velocità o Andatura. Una volta effettuata la sincronizzazione tutti gli allenamenti strutturati saranno visibili sul GPS sotto il menù " SuuntoPlus Guides" .


Opinioni

Ottimi, come sempre, i materiali utilizzati e, almeno per quel che riguarda la corsa, preciso. Interfaccia semplice e intuitiva, per quel che concerne l'oggetto della mia prova, se non gli si chiede niente di più dell'utilizzo da GPS. Immmediato nella navigazione tra i vari menù per l'impostazioni manuali dei parametri e delle personalizzazioni. Semplice, avendo già esperienza con i prodotti Suunto, anche nell'impostazione degli allenamenti ad intervalli (leggi ripetute) direttamente da orologio con una gestione della fase di riscaldamento che continua a lasciarmi un po' perplesso (si impostano gli intervalli, si parte e nel momento che si considera conclusa la fase di riscaldamento, si fanno scorrere le schermate sino ad arrivare a quella delle ripetute e si avvia il programma). Buona la traccia gps rilevata e senza appunti di rilievo sul funzionamento del sensore cardio al polso con valori di BPM medi paragonabili, anche in questo caso,  a quelli rilevati con la fascia. Insufficiente, e questa è una novità, il Nuoto in piscina dove non è stato all'altezza delle aspettative.

Pro

  • Durata della batteria fino a 40 ore nella modalità Endurance
  • Display ad alta definizione e caratteri con dimensioni a prova di over-cinquanta.
  • Velocità acquisizione satelliti 
  • Traccia GPS (margine di errore da 0 a 2% del GPS) accettabile.
  • Possibilità impostare ripetute direttamente da orologio
  • Retroilluminazione fissa (disattivabile) 
  • Possibilità di esportare la cronologia sui portali social e in formato fit.
  • Autonomia 

Contro

  • Impossibilità di spegnerlo (ma con l'opzione "modalità aereo" a livello di consumi è come se lo fosse)
  • Display  poco "luminoso" e retroilluminazione migliorabile
  • Mancanza di un portale (in rifacimento)
  • Mancanza alimentatore 
  • Conteggio Vasche Piscina non preciso

Conclusioni

Il Suunto 5 è un buon prodotto con un costo paragonabile a modelli della concorrenza. Ha una ottima  autonomia, la possibilità di programmare la retroilluminazione fissa, diverse "pagine" di campi dati programmabili, le notifiche dallo smartphone associato e  la creazione degli allenamenti ad intervalli direttamente sull'orologio. In pratica tutto quello che io considero necessari per un GPS di questa categoria. Quello che invece, da quello che ho potuto vedere, non va bene è la gestione del profilo nuoto sicuramente migliorabile.

LA XX EDIZIONE E TUTTI I SUOI RECORD

GENERALI MILANO MARATHON
Gli ospiti della presentazione della XX edizione di Generali Milano Marathon ph.credits LaPresse
Milano, 30 ottobre 2019 - Compiere vent’anni nel 2020. La Generali Milano Marathon non sbaglia un colpo: se c’è un anno giusto per festeggiare la XX edizione, è proprio il prossimo. Coincidenze temporali a parte, la manifestazione organizzata da RCS Sports & Events - RCS Active Team, ormai diventata uno dei più attesi appuntamenti sportivi della stagione primaverile, con i numeri ha un buon rapporto: tanti sono infatti gli obiettivi e i record che ha raccolto nella sua storia, soprattutto recente.

2 ore 4 minuti e 46 secondi Ã¨ il tempo realizzato lo scorso aprile dal keniano Titus Ekiru, nuovo record all-comers sul suolo italiano e undicesimo tempo mondiale della stagione (a oggi), che ha consentito alla Generali Milano Marathon di entrare di diritto nel gotha delle maratone internazionali.
2 ore 22 minuti e 25 secondi Ã¨ il tempo della vincitrice della gara femminile, Vivian Kiplagat. Il crono anche in questo caso costituisce la miglior prestazione all-comers realizzata in Italia, e nel 2019 solo 12 maratone in tutto il mondo hanno fatto registrare tempi migliori.

7.623 sono stati i runner iscritti alla maratona edizione 2019, che rappresenta il miglior risultato di sempre in termini di partecipazione. Record anche per la Relay Marathon, che ha raggiunto la cifra di 3.691 squadre registrate. I 6.309 finisher della maratona (anche questo un record) testimoniano una crescita di oltre il 70% rispetto a soli 3 anni fa. 13.000 sono stati i bambini che hanno partecipato alla Bridgestone School Marathon, la corsa dedicata ai più piccoli, giunta lo scorso aprile al suo quinto anno.
1,3 milioni di euro Ã¨ l’entità della raccolta fondi certificata attraverso la piattaforma di Rete del Dono a favore delle ONP partecipanti al Charity Program della Generali Milano Marathon, che colloca la corsa meneghina tra i primissimi eventi sportivi charity nel panorama europeo.
Tre giorni Ã¨ stata la durata del Milano Running Festival, l’iniziativa che ha arricchito di contenuti il programma già fitto della maratona. Evento dedicato al running e al wellness, organizzato all’interno del MiCo in FieraMilanoCity nei giorni precedenti la corsa, il Milano Running Festival è stata e sarà l’occasione per raccontare e analizzare il mondo del podismo a 360 gradi attraverso meeting, workshop, sessioni di training e presentazioni di prodotto.
E se questo è il passato, figuriamoci il futuro. Che andrà in scena a Milano, domenica 5 aprile. Iscrizioni aperte sul sito ufficiale.

La presentazione della XX edizione di Generali Milano Marathon si è svolta oggi presso l’Auditorium di Torre Generali in CityLife Milano, in presenza di Gabriele Galateri di Genola, Presidente Gruppo Generali  e Isabelle Conner, Group Chief Marketing Officer Generali - Urbano Cairo, Presidente RCS Media Group - Giuseppe Sala, Sindaco di Milano - Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale RCS Sports & Events  - Andrea Monti, Direttore La Gazzetta dello Sport - Andrea Trabuio, Direttore Maratona.
A moderare Lucilla Andreucci, campionessa azzurra di maratona.

Di seguito sintetizzate le principali novità della prossima edizione. 

Generali si riconferma il Title sponsor di Milano Marathon per il secondo anno consecutivo.
Il percorso di corsa con il suo tracciato ad anello, partenza e arrivo in pieno centro (corso Venezia), prevede il passaggio dei runner in City Life e all’interno dell’Arena Civica Gianni Brera.
Ritornano, dopo il grande successo delle ultime edizioni, la Relay Marathon (staffetta) e il Charity Program.

Gli atleti Under Armour Aurora Casagrande Montesi e Giovanni Galbieri hanno indossato e presentato le nuove maglie tecniche disegnate dal brand di Baltimora per la 20esima edizione.

In programma, dal 2 al 4 aprile, la seconda edizione del Milano Running Festival, momento di aggregazione per gli operatori commerciali del mondo della corsa, del wellness e del turismo sportivo, ma soprattutto per i praticanti attivi del running. Non mancherà, a chiudere la tre giorni dedicati al running, la Bridgestone School Marathon, la corsa non competitiva dedicata ai bambini, ai ragazzi e ai loro accompagnatori prevista sabato 4 aprile.


LE DICHIARAZIONI: 
Il Presidente Assicurazioni Generali, Gabriele Galateri di Genola, ha affermato: “La Milano Marathon è un evento sportivo che abbraccia la città: non solo sport e partecipazione, ma condivisione e solidarietà. Per questo siamo lieti di rinnovare la collaborazione nell’anno in cui la maratona celebra un anniversario importante, condividendola con le nostre persone, affinchè al messaggio di una vita sana da perseguire anche attraverso lo sport si accompagni quello di un evento positivo, aperto a tutti, sostenibile”.

Il Presidente RCS Mediagroup Urbano Cairo ha dichiarato “La manifestazione organizzata da RCS Sports & Events è ormai diventata uno dei più attesi appuntamenti sportivi di Milano. I Partner coinvolti, il Gruppo Generali tra questi negli ultimi due anni, fanno ulteriormente capire la forza di questo evento e il suo respiro di carattere internazionale. Tutti risultati che rendono grande per la città la competizione, con i progetti a essa collegati, e una valida e solida piattaforma di comunicazione per tutte le parti coinvolte. Tra le iniziative che da anni valorizzano la maratona vi è certamente il suo Charity Program, che con oltre un 1,3 milioni di euro donati, ha posizionato Milano al secondo posto in Europa tra gli eventi sportivi fundraising. Senza dimenticare la Bridgestone School Marathon e il Milano Running Festival, per una quattro giorni interamente dedicata alla corsa, interessante non solo per gli addetti ai lavori ma per tutti i cittadini”.

Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, ha commentato: "La Milano Marathon è un evento imprescindibile per i runner della nostra città: è entrata nel loro cuore, oltre che nel calendario degli appuntamenti sportivi da non mancare. Perché per tagliare il traguardo dei 20 anni, occorre più di un buon tracciato da percorrere. Bisogna saper coinvolgere la comunità dei runner, parlare il loro linguaggio, proponendo sfide ma anche occasioni di svago e divertimento. E su questo fronte, la Generali Milano Marathon non teme rivali. L'edizione 2020 prevede un percorso che permetterà di scoprire la città e le sue evoluzioni - dai Bastioni di Porta Venezia a City Life, da Parco Sempione al Parco Alfa Romeo-Portello -, una staffetta solidale e una corsa non competitiva dedicata ai bambini, ai ragazzi e ai loro accompagnatori, elementi che, sono certo, saranno apprezzati dai partecipanti. Forse è proprio questo il segreto del fascino esercitato dalla Milano Marathon: oltre a dare ai runner professionisti e ai corridori amatoriali un'occasione per mettersi alla prova, offre loro la possibilità di fare del bene, ammirando la città, al proprio ritmo, al proprio passo".

Paolo Bellino, AD e DG di RCS Sports & Events, ha spiegato: “Il 2019 ha incoronato la Generali Milano Marathon come l’edizione dei record per numero di partecipanti e per gli straordinari tempi ottenuti, sia dal vincitore maschile che dalla prima atleta donna. Il ventennale sarà per noi un traguardo importante, ricco di novità e progetti a partire dal Milano Running Festival che, inaugurato lo scorso anno, è già un fiore all’occhiello dell’intera manifestazione. L’obiettivo, a tendere, sarà quello di arrivare ai 20 mila partecipanti alla sola maratona. Un risultato ambizioso per il quale Organizzazione, Partner e Istituzioni dovranno sempre di più lavorare sinergicamente avvicinando la maratona di Milano alle eccellenze straniere. RCS Sports & Events continuerà a lavorare sul prodotto, sul percorso e sugli altri aspetti tecnici della competizione ma un ulteriore salto di qualità sarà possibile solo grazie alla stretta collaborazione tra le parti interessate”.

Brooks cerca runner e appassionati per formare la squadra più happy del mondo.

BROOKS RUN HAPPY TEAM 2020

Milano, 25 ottobre 2019 – Passione per la corsa, energia positiva e condivisione della filosofia “Run Happy” sono le caratteristiche per entrare a far parte del Brooks Run Happy Team 2020, la running community più happy del mondo.

Entrare nel Run Happy Team significa far parte della grande famiglia Brooks, conoscere nuovi compagni, condividere esperienze e soprattutto ispirare tante altre persone a diventare più attive, dinamiche, e a muoversi per migliorare sé stesse e sentirsi meglio.

Il Run Happy Team è nato nel 2019, con 113 runner di tutta Europa che hanno iniziato a condividere le loro esperienze di corsa, condividendo la filosofia di Brooks. Per l’edizione 2020, il team diventerà ancora più grande, con più iniziative e tante nuove sorprese. I posti riservati all’Italia saranno 40: è possibile candidarsi per entrare nel
Run Happy Team fino il 10 novembre 2019, compilando il form di registrazione

Chi si può candidare?
Le candidature sono aperte a tutti, runner o semplici appassionati, maggiorenni e residenti in Italia. Principianti, maratoneti esperti, trail runner: tutti possono candidarsi purché motivati a diventare fonte di ispirazione e di motivazione per il prossimo.

Il ruolo del run happy team
  • Essere una fonte di ispirazione per gli altri.
  • Condividere sui social l’esperienza di corsa con Brooks.
  • Partecipare a divertenti eventi.
  • Diffondere e condividere la filosofia run happy.
  • Essere sinceri e autentici.

Perché far parte del Brooks Run happy team?
Per conoscere nuovi amici, vivere esperienze uniche all’insegna dello spirito Run Happy. Il Run Happy Team 2020 riceverà scarpe e abbigliamento Brooks di stagione, avrà visibilità sui canali ufficiali Brooks e la possibilità di ricevere sconti e tanti vantaggi.


Deejay Ten
È come una tradizione da rispettare. Almeno per me. Quindici edizioni, tredici per il sottoscritto. Dai 2/3000 della prima edizione ai quarantamila (dichiarati) di quest'anno. Si ama o si odia. Senza via di mezzo. 

E in questo anno avaro di pettorali ogni occasione per provare a mettersi in gioco bisogna coglierla al volo. Soliti riti comuni a tutte le gare e dopo aver trovato parcheggio in posizione strategica per non rimanere bloccato dal fiume colorato di verde ritrovo con gli amici con cui condividere questi dieci chilometri: Venezia è saltata e quindi tutti i motivi per correre in solitaria vengono meno consapevole che, l'esperienza insegna, al passo dichiarato toccherà, nel caso migliore, togliere almeno quindici secondi.

Deejay ten - mappa
La giornata è grigia, umida quanto basta ma con la temperatura giusta per correre. 

Nove e trenta e si parte. Giusto qualche centinaio di metri per sgranare il gruppo (posizione in griglia di "categoria") ed è subito chiaro che anche stavolta si è trattato di pretattica. Il ritmo è bello sostenuto e come volevasi dimostrare e di una ventina di secondi più basso.

Io ci provo consapevole che i chilometri del giorno prima (17, in questo periodo come un lunghissimo) potrebbero chiedere il conto nella seconda parte di gara. 

La compagnia è come sempre piacevole e tra una battuta e l'altra i chilometri scorrono piuttosto veloci nonostante la prima parte sia quasi completamente sul tipico (e sconnesso) pave milanese. Il percorso, identico ormai da qualche anno, è probabilmente il migliore tra quelli di tutte le 10k che si svolgono in città e se non fosse che tocca prestare parecchia attenzione per non rischiare di stendersi si potrebbe godere appieno del panorama offerto. 

Deejay ten - mappa
La Scala, San Babila, Via Manzoni di nuovo la Scala Castello Triennale e finalmente solo asfalto. Il ritmo è inchiodato sui 4e32 secondo più secondo meno sembra essere ancora alla mia portata. Comincio ad essere stanco ma tengo. Tre Torri, il vigorelli con gli altoparlanti che diffondono le note di apertura di tutti gli starwars e i cosplay dei personaggi più iconici della saga (esce un nuovo film??). E finalmente C o r s o S e m p i o n e lungo ed interminabile come sempre. 

Solo due chilometri. Il più è fatto, niente più calcoli. Nove minuti forse meno. Via Melzi d'Eril, viale Byron e il gonfiabile dell'arrivo con l'arrivo in parata e il crono stoppato sotto i 44. 

Viste le premesse è tutto grasso che cola
Venicemarathon
Alla fine mi sono arreso all'evidenza e ho ceduto il mio pettorale. Anche questo anno la Venicemarathon si corre l'anno prossimo. 

E per una volta, fortunatamente, non si tratta di problemi fisici.

Tutto secondo i piani sino al rientro dalle ferie e poi lavoro, impegni e una stanchezza che, nonostante la pausa, non sono riuscito a lasciarmi alle spalle. La frequenza delle uscite che si dirada, il chilometraggio che al posto di aumentare diminuisce: inutile prendersi in giro. In questa maniera non si va da nessuna parte.

La maratona merita rispetto. Può capitare, ed è capitato, che vada male ma non la si può affrontare sapendo già a priori che, ad essere ottimisti, da Parco San Giuliano toccherà abbandonare ogni forma di velleità e iniziare qualcosa che non è ne epico, ne eroico.

Non sono il tipo. Sono sempre arrivato pronto all'appuntamento. Magari non per tentare il personale ma quanto basta per affrontare l'intera distanza.

E non sarebbe stato questo il caso.



Universita di milano - studio plantari su misura
Quando ai primi di luglio su podisti.net è apparso un articolo dove si diceva che l'Università di Milano, per la precisione il Corso di Laurea in Tecniche Ortopediche, aveva bisogno di una ottantina di runners per un importante studio statistico sull'efficacia dei dispositivi medici su misura nella corsa (studio condotto dal Prof. Matteo Maria Parrini, Presidente del Corso di Laurea in Tecniche Ortopediche e dal Prof. Nicola Perrino) mi sono candidato.

Corro e utilizzo i plantari e prima di utilizzarli ho avuto più di un problema sempre alla stessa gamba segno inequivocabile di una postura errata; in pratica cercano me.

Vengo ricontattato e mi viene fissato l'appuntamento per i primi di Settembre presso la sede prestabilita.

Prima un breve consulto conoscitivo (da quando corro, per quanto tempo, quali problemi ed eventuali dolori riscontrati, il motivo per cui utilizzo i plantari e molto altro... ) e poi la visita: una valutazione specifica del piede e della schiena, poi sull'apposito tapis roulant, dove prima ho fatto una camminata e una corsa a piedi nudi, poi con le scarpe con solette originali e successivamente con le scarpe con i plantari su misura.

Il tutto era ripreso da una telecamera che analizzava interamente i miei movimenti, mentre il tapis roulant registrava le pressioni esercitate al suolo dal piede. L'appuntamento si è concluso con prove di postura su un'apposita pedana in grado di calcolare le pressioni esercitate al suolo dal piede e la distribuzione del carico tra gamba destra e sinistra e anche tra le varie zone del piede... come mi hanno mostrato le immagini sul monitor.

Che dire? Professionali e molto disponibili, sia nello spiegare gli obiettivi di questo studio che nel rispondere a domande e perplessità e il tutto per una cinquantina di minuti del mio tempo libero.

Non mi resta che aspettare la relazione.