20.23 - prima uscita 2017
Come da tradizione, dopo i bagordi della vigilia e il cotechino con le lenticchie delle 2, appena sveglio in strada a macinare chilometri. 

Dieci chilometri da una parte e dieci dall'altra con capatina nel parco cittadino per cominciare bene l'anno. Ma non ci vuole molto a capire che non è giornata. Questa volta il cotechino ha lasciato il segno o forse, più semplicemente, le gambe risentono ancora dell'ultimo medio con cui ho chiuso l'anno.
 
Logico e di buon senso quindi un cambio di programma al giro di boa: come un criceto intorno all'isolato e si va finchè ce n'è con il solito e collaudato programma di "ancora uno e poi vedo". Non sarà un'uscita da incorniciare ma i venti chilometri a casa me li sono portati anche questo capodanno.

E come si usa dire, chi ben comincia .....
2016 - Tempo di bilanci
E con i 17 chilometri di oggi  si chiude il mio peggiore anno podistico. Un numero di chilometri che a malapena arriva ai due terzi delle stagioni passate, pochissime gare e soprattutto  un paio di infortuni (uno per semestre) che mi ha costretto a saltare diversi appuntamenti con il pettorale

Solo dieci gare e di queste solo tre competitive: due staffette  (Milanomarathon e Ekirun), due deejayten  (Firenze e Milano), la Wings for Life, la 5 mulini, la Lierac, la serale di Legnano, la mezza di Busto e infine la Firenzemarathon che, per come è andata, è riuscita da sola a dare un senso ai soldi spesi per l'idoneità agonistica e il rinnovo fidal. 

Ma poichè i veri problemi sono altri anche quest'anno vedo il bicchiere mezzo pieno: ho corso, mi sono divertito e credo (incorciando le dita) di aver risolto l'infiammazione al tendine della caviglia. 

Non resta che augurare a tutti un felice e sereno Anno Nuovo.

Natale 2016
Buone Feste A Tutti


Gran ritorno per la Fisherman’s Friend StrongmanRun!
Bibione e Rovereto i due appuntamenti del 2017

Iscrizioni al via dopo le festività sul sito www.strongmanrun.it


Fisherman’s Friend StrongmanRun! - Photo ANSA
Photo ANSA

Milano 19 dicembre 2016 - Tempo di feste natalizie, ma l’attività degli strongman non si ferma mai e il pensiero va al 2017 quando ancora una volta tornerà la Fisherman’s Friend StrongmanRun, tra le obstacle race più famose al mondo e prima in assoluto in Italia.
 
RCS Sport - RCS Active Team, che nel 2012 ha introdotto e organizzato la prima gara in Italia, ha definito gli appuntamenti della prossima edizione: Bibione sabato 13 maggio e Rovereto il 16 settembre. Due località simbolo di questa attesissima competizione che ospiteranno rispettivamente la tappa Sprint e la tradizionale The Original.
 
Tante le novità legate al format, al percorso e agli ostacoli che verranno man mano svelate dagli organizzatori nei prossimi mesi.
Si parte con una pre-iscrizione tramite il collegamento al sito ufficiale www.strongmanrun.it. Da domani 20 dicembre fino al 31 dicembre, esclusivamente chi effettuerà la registrazione entro la fine del 2016, avrà diritto ad accedere alle iscrizioni in anticipo rispetto all’apertura ufficiale di gennaio 2017 e potrà così usufruire di una tariffa più bassa. Pre-registrandosi si potrà anche regalare l’iscrizione per Natale!
Requisiti necessari, come di consueto, l’aver compiuto la maggiore età al momento dell’iscrizione e il possesso di un certificato di idoneità alla pratica sportiva di tipo non agonistico.
Fisherman’s Friend StrongmanRun - "Sprint" di Bibione 2016 (credit ANSA)
Immagini dalla tappa "Sprint" di Bibione 2016 (credit ANSA)


Ma fine anno è anche tempo di bilanci per questo evento: oltre 7000 i partecipanti del 2016 (7123 per l’esattezza) di cui il 76% uomini e il 24% donne, provenienti da 40 diverse nazioni e 19 regioni italiane.
Nei primi 5 anni italiani di Fisherman’s Friend StrongmanRun di seguito i numeri che l’hanno trasformata in uno dei format di maggior successo nel campo delle MudRun nel nostro paese: 30.000 partecipanti / 3 le località coinvolte (Rovereto, San Vittore Olona e Bibione) / 3 le modalità di partecipazione (20 km, 10 km e da quest’anno la staffetta) / 4 i percorsi differenti studiati su asfalto, sterrato, sabbia e mare / oltre 200 gli ostacoli creati e posizionati nelle tappe.
 
Nata nel 2007 in Germania, questo format è senza dubbio quello che offre a tutti i runner un’esperienza unica. Oltre a muscoli allenati, fatica, sudore e ostacoli impegnativi, gli strongman possono presentarsi al via mascherati nei modi più fantasiosi per vivere una giornata entusiasmante in cui l’importante non è vincere ma partecipare.
Fisherman’s Friend StrongmanRun - "The Original" di Rovereto 2016 (credit ANSA)
Alcune immagini della tappa "The Original" di Rovereto 2016 (credit ANSA)


ALDO, GIOVANNI, GIACOMO E…MARCO! 

Da giovedì 15 dicembre esce nelle sale il nuovo film del Trio FUGA DA REUMA PARK con lo speciale cameo del runner della Wings for Life World Run 2016  


Wings for Life World Run 2016 - ALDO, GIOVANNI, GIACOMO E…MARCO!
Wings for Life World Run è l’evento di sport e solidarietà unico nel suo genere che regala grandi emozioni, come quella di unire runner professionisti, appassionati e partecipanti in sedia a rotelle di tutto il mondo in una corsa globale, che prende il via nello stesso momento nei 6 continenti. 

Ma è anche l’evento emozionante capace di realizzare piccoli grandi sogni, come quello di Marco Boffo, ultramaratoneta professionista, di conoscere e recitare insieme ai suoi attori preferiti: Aldo, Giovanni e Giacomo, componenti del mitico Trio. Un sogno conquistato con fatica e dedizione, correndo l’incredibile distanza di 67,58 chilometri nella Wings for Life for Run 2016 di Milano. Come da contest lanciato in una divertente clip dallo stesso trio, Marco è stato l’ultimo componente del team di Giovanni Storti, Ambassador italiano dell’evento e grande appassionato di running, ad essere raggiunto ed eliminato dalla Catcher Car: “Mi sono allenato per la Wings for Life World Run con un duplice obiettivo: correre per quanti più chilometri potevo e conquistare la possibilità di conoscere i miei idoli: li seguo e li ammiro da sempre!” – racconta Marco. Così il suo impegno è stato premiato, e in una calda notte di giugno l’atleta si è ritrovato sul set di Fuga da Reuma Park, il nuovo film del Trio in uscita nei cinema di tutta Italia giovedì 15 dicembre. 


“E’ stata un’esperienza incredibile e mi sono divertito molto, nonostante sul set mi sentissi davvero un pesce fuor d’acqua: non solo ho avuto la possibilità di conoscere i miei attori preferiti, ma anche di
vedere il “dietro le quinte” della produzione di un film, quante persone sono impegnate tra regista, macchinisti, scenografi, truccatori, tecnici e quanto lavoro e tempo siano necessari per ogni singola scena. Produrre un film è proprio come una gara di running: un buon risultato finale si ottiene solo con tanto impegno e passione”. 


Giovanni Storti commenta così la partecipazione di Marco nel film: “Sono molto legato alla Wings for Life World Run e se questo “piccolo” riconoscimento che noi del Trio abbiamo deciso di mettere in palio può aver rappresentato una motivazione in più per partecipare e dare il proprio contributo alla ricerca scientifica, ne siamo molto orgogliosi! Avere Marco sul set è stato decisamente divertente, è un atleta incredibile e anche durante le riprese ha dato il massimo”.
“Di una cosa però sono certo – conclude Marco – rispetto al ruolo che ho interpretato, correre la Wings for Life World Run è stato molto più impegnativo! Ma sapere che insieme a te stanno correndo i runner di tutto il mondo, con il nobile fine di supportare la ricerca scientifica sulle lesioni al midollo spinale ti dà una grandissima carica”. 


La Wings for Life World Run ha l’obiettivo di supportare, attraverso il 100% del ricavato dalle quote d’iscrizione e sponsorizzazioni, la Fondazione Wings for Life, che in tutto il mondo finanzia progetti internazionali di ricerca volti a trovare una cura per le lesioni al midollo spinale.
La 4a edizione della Wings for Life World Run va in scena domenica 7 maggio a Milano e in contemporanea in tutto il mondo: le iscrizioni sono aperte! Iscriviti subito sul sito www.wingsforlifeworldrun.com e poi corri al cinema a vedere il nuovo, attesissimo film di Aldo, Giovanni e Giacomo!   


Geraldina Soldadino
Responsabile ufficio stampa Say What?

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Giorgia Desimini
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salite brevi
E con dodici salite brevi da 150 metri é di nuovo tempo di "tabella". Sedici settimane per arrivare tirato a lucido all'appuntamento con la quarantadue di primavera. Roma o Milano. Stavolta tocca scegliere tra quella di casa e quella che amo, anche se probabilmente conosco già la risposta.

Sedici settimane che, senza interruzioni, non riesco a portare a termine da ormai troppo tempo. Perchè ora che ho imparato a "seguire" e non ad "interpretare" le tabelle la soddisfazione che si prova alla fine di questo lungo percorso è piacevolmente differente.

E io vorrei tanto tornare a provare la stessa soddisfazione.

Vediamo. A piccoli passi, una settimana alla volta.
33° firenze marathon - foto Giancarlo Colombo
Firenze è una città che adoro e ogni occasione è buona per farci una scappata. Diverso invece è il rapporto, almeno sino a domenica, con la sua maratona: due sole partecipazioni e altrettanti fallimenti. Perchè quando, a poco più di due terzi di gara, decidi che non è giornata e la parola ritiro non fa ancora parte del tuo vocabolario, i restanti chilometri possono trasformarsi in un piccolo "calvario". Un'onta che prima o poi andava lavata.
Logico quindi approfittare ad inizio anno della tariffa promozionale senza immaginare che questo 2016 sarebbe stato, da quando corro, l'anno con il maggior numero di problemi fisici e il minore numero di gare disputate.

Il sabato dedicato a raggiungere il capoluogo toscano, expo per sbrigare la pratica pettorale e conoscere (finalmente) il duo Berti&Borbone (in rigoroso ordine alfabetico) e poi con Gianluca e Massimo per il doveroso carico di carboidrati e proteine (chianina patrimonio dell'umanità) in un tipico locale toscano.

Ci siamo. È di nuovo "una domenica da maratoneta". Qualche centinaio di metri per raggiungere Piazza Santa Maria Novella dove sono posizionati i TIR per la consegna delle borse, cambio d'abito e con calma destinazione Piazza Duomo dove ho appuntamento con Kikko e Lino.
E se con Kikko ho solo intenzione di condividere la mezz'ora che ci separa dalla partenza con Lino invece ho deciso di condivire una buona fetta di gara.
33° firenze marathon  - percorso

Non ho ambizioni cronometriche. Ho solo voglia di finirla e possibilmente bene.

Vai tu a spiegare a tutti quelli che conosci che a tua non è la solita pretattica tipica di noi runner: "non sto bene", "non è giornata", "mi fa male qui" e poi salta fuori il personale.

I lunghi sono andati bene, la mezza addirittura alla grande, ma qui si tratta della distanza doppia.
In maratona non si può improvvisare niente perchè Lei non regala niente e oggi, senza un apparente motivo, la linea di demarcazione tra "successo" e l'ennesimo "failed" mi sembra più sottile del solito.

Il percorso è fresco di modifica con partenza e arrivo in uno degli scenari piu belli al mondo ma di fatto è semplicemente assemblato in maniera differente. Gli stessi due sottopassi, le "cascine" nel primo terzo, Palazzo Pitti, lo Stadio Franchi, l'unico cavalcavia che al 34imo pare il Pordoi e gli ultimi chilometri nel salotto buono della città.

Otto e trenta e si parte. La posizione in gabbia è buona e riuscire ad impostare il ritmo è solo questione di poche centinaia di metri. L'obiettivo sarebbe un passo da 4e58 ma anche questa volta il pettorale fa miracoli e nonostante l'impegno a non strafare i primi chilometri sono troppo veloci. Io e Lino ne siamo consapevoli ma "trascinati" da chi ci circonda facciamo "fatica" a darci una regolata.
33° firenze marathon
Eppure tocca provarci. O forse no, perchè dopo un paio di chilometri come da ruolino di marcia, siamo punto e a capo: sempre troppo veloci.
A questo punto inutile nascondersi o fingere di volerlo fare. Sino alla mezza a fare da pacer al mio socio come da programma e poi, come da consolidata "abitudine" si va finchè ce n'è. I chilometri passano e delle chiacchere iniziali è rimasto ben poco segno inequivocabile che la compagnia verrà sciolta prima di quanto preventivato. Io ne ho ancora, Lino no e al ristoro del ventesimo lo "perdo".

Forse è un azzardo ma ci voglio provare. Del resto, come dice il proverbio, chi non risica non rosica. Tanto peggio delle due precedenti occasioni non può di certo andare. Un passo dopo l'altro. Ancora una volta un passo dopo l'altro. La gara sta prendendo una piega che va ben oltre le più rosee aspettative e io mi sto divertendo da morire. Nonostante il passo sia piuttosto allegro non sono affatto "impiccato" e anche la zona meno attraente (per intenderci quella dello stadio Artemio Franchi) sembra addirittura meno noiosa di quanto ricordassi.

Un ultimo sforzo per superare il cavalcavia ferroviario e poi gli otto chilomtri che da soli valgono il prezzo del biglietto: Piazza Duomo, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria prima dell'arrivo posto davanti al Battistero. Un epilogo da togliere il fiato.
33° firenze marathonE di colpo, una volta superata l'ultima asperità, la netta sensazione, peraltro del tutto immotivata, di avercela già fatta e il Garmin diventato, a questo punto, un accessorio inutile.

Adesso addirittura sorrido (o almeno credo di farlo) e se, per evitare guai, con un occhio presto attenzione al fondo sconnesso con l'altro cerco di godermi il panorama baciato da un fantastico sole. Quaranta, quarantuno e una volta lasciata la piazza dove il David fa bella mostra di se, gli ultimi 600 metri da per-correre senza più remore tra due ali di folla.

Provo anche a cercare il volto di mia moglie ma non la riesco a scorgere. Lei è lì davanti, sulla curva. Mi chiama ma io, nel pieno della trance agonistica, nemmeno me ne accorgo.

Ultima curva, il tappeto blu e a braccia alzate a varcare per la ventottesima volta una finish line con il display TDS ad indicare una manciata di secondi sopra i duecentotre minuti.
E ora chiedetemi se sono felice.