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Roma o Milano ?
Dopo 34 giorni dall'ultima fatica è già tempo di pensare alla prossima. Il countdown sul blog indica meno 118 per la maratona di Roma e 125 per quella di Milano. Alla fine tocca prendere una decisione perché a distanza di soli sette giorni pensare di correre due volte la distanza regina non credo sia, per come la vedo io, una possibilità da prendere in considerazione. Nel frattempo si parte con la preparazione. 

Solita e collaudata tabella cercando, diversamente da quanto fatto in estate, di fare il possibile per rispettare quanto indicato nel file pdf. 

Quattro uscite di qualità a settimana per un numero di chilometri via via crescente. Dalle salite ai lunghi passando dalle ripetute e i medi. 

Io ci riprovo...... pandemia permettendo. 

Novecentoquarantasette.02

E con gli undici.60 km di ieri si chiude l'ennesimo percorso di avvicinamento ad una quarantadue. Quattro mesi a macinare chilometri puntando soprattutto, come scritto ad inizio percorso, sulla quantità limitando la parte qualitativa alle sessioni di salite e ripetute da 400 e mille metri. 

Sedici settimane (più una di scarico) dovevano essere e sedici settimane sono quelle finite sul taccuino delle statistiche che vedono un totale di novecentoquarantasette chilometri per più di ottantasei ore passate in strada. Diversamente veloce ma, finalmente, con una continuità assente da ormai troppo tempo.

E ora i tre giorni più belli. Si ricaricano le pile e domenica si va a raccogliere quanto di buono si è seminato in questi mesi. 

O almeno ci si prova.

 

Ultimo lungo
....andato. Ora lo posso dire: il più è fatto anche se, volendo fare il precisino, non proprio da manuale. 

Come da. "tradizione" lultimo lungo doveva essere a 21 giorni invece mi sono ridotto a correrlo a due settimane dalla gara. Dovevano essere quattro e invece, per una serie di circostanze mi sono fermato a tre. Dovevano essere corsi a settimane alterne e invece gli ultimi due a distanza di soli otto giorni. 

Questo giro va così.  Ma come sempre cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno perché questo sarebbe il pettorale dell'edizione 2019 saltata per un infortunio che mi ha costretto ad interrompere la preparazione ai primi di settembre.

Gli anni passano e gli acciacchi (fortunatamente mai gravi)  ogni tanto si auto-invitano. Arrivare quindi a (quasi) terminare il percorso di avvicinamento ad una 42 senza doversi mai fermare, visti i precedenti, non è poi così scontato. 

Due settimane, ancora due settimane al piccolo trotto e poi finalmente sarà di nuovo VeniceMarathon. 

roadTo venicemarathon - doppio

La quarta domenica di Ottobre è sempre più vicina e io continuo ad avere più dubbi che certezze. 

La preparazione prosegue senza infamia e senza lode con Agosto, considerate le condizioni al contorno, chiuso più che dignitosamente: 230 chilometri di corsa, otto e mezzo in acqua e dopo oltre 5 anni mi sono pure concesso il lusso di una quarantina di km su due ruote. 

Ma è Settembre (pandemia permettendo, perchè, ricordiamocelo, davanti a Villa Pisani ci devono portare) il mese della verità, 30 giorni per capire cosa posso aspettarmi dai chilometri che separano Stra da Riva dei Sette Martiri.

Cominciano i lunghi e si prova ad incrementare anche il chilometraggio delle singole uscite oppure, in altrernativa, provare con il doppio recuperando la sera quello che per mancanza di tempo (leggi sveglia uccisa senza rimorsi) non viene fatto la mattina.

Ve l'ho già detto che odio correre la mattina ?  Eppure è da 4 anni che me lo faccio piacere: il difficile è scendere dal letto ma una volta in piedi il resto è tutto in discesa, vabbè si fa per dire.

Ah dimenticavo, sabato il primo lungo me lo sono tolto dai piedi.


XIX maratona di roma - credit naratona di roma
Mi hanno sempre insegnato che la maratona è la Gara, quella con la G maiuscola, quella che (tranne in rare eccezioni) chiude i giochi olimpici.  La gara che non ti regala niente,  dove non esiste la fortuna o la botta di culo. Alla fine raccogli sempre per quello che hai seminato. 

Potrai essere anche portato e predisposto per le lunghe distanze ma se non ti sei impegnato adeguatamente nei mesi precedenti il giorno  della gara ti verrà, sicuramente, presentato il conto. 

La maratona si corre.  Non importa a quale velocità ma si corre dal primo all'ultimo metro. O almeno ci si prova perchè a volte, nonostante tutto l'impegno profuso nella preparazione, si è costretti ad alzare bandiera bianca: giornata storta o troppo calda, una partenza troppo sopra le righe o un obiettivo troppo ambizioso e ci si trova a fare i conti con il fatidico muro. 

Può capitare e bisogna metterlo in conto. Diverso il discorso se invece il muro uno se lo va a cercare: preparazione insufficiente o lunghe soste dovute agli infortuni non sembrano spaventare più: 42195 metri devono essere e 42195 metri saranno. 
A qualunque costo. 

E a leggere certi commenti sui social per molti sembra sia diventata (o semplicemente lo è sempre stata) la consuetudine. 

Che dire?  Non capisco ma mi adeguo.

Cesenatico

Finalmente vacanze. Niente di particolare giusto qualche giorno in Riviera per ricaricare le pile dopo mesi piuttosto pesanti.

E con una maratona da preparare vuoi non fare finta di essere uno sportivo anche al mare ?

Corsa prima di colazione e qualche bracciata in mare per dare un senso all'acquisto del gps multidisciplina, il tutto a controbilanciare qualche peccato di gola a tavola. Immancabile pennica in spiaggia sotto l'ombrellone prima di nuovi e goffi tentativi di sembrare persino un nuotatore. In pratica 'na faticaccia. 

In strada ad attendere i comodi del Garmin (leggi satelliti da agganciare) scambio quattro chiacchere con il portiere di notte dell'Hotel o meglio e lui che, curioso, mi pone alcune domande sulla distanza che avrei percorso. Al "dovrei farne 18, sto preparando una maratona" la faccia del mio interlocutore diventa tutto un programma. "Ho un amico che fa le maratone internazionali" intendendo probabilmente che va a farle in giro per il mondo. 

A quel punto cosa gli puoi dire ? Mancava solo che mi chiedesse se avessi fatto anche "Niu Iorc" e si sarebbe chiuso il cerchio perchè di solito per quelli che non corrono (ma anche tra quelli che corrono) è sempre un evergreen.
Curioso l'immaginario collettivo, In Italia, tra le 4 maratone più partecipate, tre si svolgono nelle città più belle del mondo e una ha il 5° tempo più veloce di sempre eppure c'è sempre l'amico che fa quelle internazionali.

Ma forse sono io che non capisco.

 

Salite brevi - preparazione maratona
Ci risiamo. Sedici settimane all'appuntamento con Riva dei Sette Martiri e quindi tocca cominciare a fare sul serio. O meglio tocca provarci. Perché i due mesi di sosta forzata hanno, ovviamente, lasciato il segno. 

Ma gli infortuni capitano ed io, in questo "campo", sono ormai diventato cintura nera. Inutile recriminare.  Ci si rimbocca le maniche e si ricomincia da capo.

La tabella indica il percorso  ma diversamente dal solito credo che questa volta toccherà fare buon viso a cattivo gioco  e lasciare molto spazio all'interpretazione (leggi sconti). Sedute dedicate alle variazioni di ritmo ad andatura meno esasperata (si fa per dire) e più spazio alla quantità, perchè parliamoci chiaro, in questo momento quello che manca sono i chilometri nelle gambe. Sono lento (molto più del solito) e, attualmente, a fatica arrivo a superare i 15km. Non mi serve di fare il fenomeno, mi serve solo continuità. Quindi spazio anche ai "lavori" ma con giudizio.

Non partecipo ad una gara da ottobre del 2019, non corro una maratona da 2 anni e mezzo ma non ne finisco una da 40 mesi (fate voi i conti) e la voglia di ricominciare (idoneità agonistica permettendo) è davvero tanta.

Ma a fine Ottobre si riuscirà a correre o, come successe lo scorso autunno, con la diminuzione delle temperature ci ritroveremo nuovamente "rinchiusi" in casa ? La campagna vaccinale procede spedita ma si riuscirà davvero a raggiungere la tanto agognata copertura che impedisca di rivedere il medesimo film ?

Perché partire davanti a Villa Pisani ha il suo fascino ma per poterlo fare a Stra bisogna pur arrivarci.

Vabbè per ora non pensiamoci e concentriamoci con la preparazione. 

Salite brevi: 12X150

sette su sette
Non ne sono del tutto convinto ma a questo punto comincio davvero a crederci. 

Due mesi. Tanto è passato dal problema alla gamba. Sessanta giorni, forse troppi  ma, con  due tentativi di ripartenza miseramente falliti in corso d'opera, mi sono dovuto adeguare. 

L'esperienza in fatto di infortuni me la sono guadagnata sul campo eppure sono riuscito lo stesso a complicarmi la vita. 

Sette su sette. Faccio fatica a ricordare a quando possa risalire l'ultima volta che è capitato. Senza forzare, senza fretta e aggiungendo un chilometro alla volta. 

Gli obiettivi autunnali sembrano ancora lontani ma in realtà non è che manchi poi così tanto.  E per il primo dei due rischio persino di essere già fuori tempo massimo.

Ancora una settimana a mettere chilometri sulle gambe e poi, se tutto va bene, posso pensare di riprendere in mano la mia  collaudata tabella  e incominciare  le sedici settimane che mi separano dalla 42 di fine ottobre. 

Sempre che poi, al rinnovo dell'idoneità agonistica scaduta a luglio del 2020, non ci siano sorprese.

Come si fa a non amarla?

100 giorni alla Run Rome The Marathon




marzo

E un altro mese se ne è andato. Il tempo passa senza nemmeno rendersene conto. Sembra ieri aver tirato fuori guanti e cappello e invece è già ora di correre con le gambette a vista.

Poco meno di duecento chilometri in diciassette sessioni equamente divise tra qualità e una serie sconclusionata di chilometri a caso.

Perchè è inutile girarci intorno, senza avere gare in programma nel breve periodo mi sembra inutile ammazzarmi di chilometri oltre il necessario. 

Per ora va così. Per trovare gli stimoli giusti dovrei riprendere a correre di sera ma tutto sommato, complice anche un clima insolitamente caldo, l'idea di uscire la mattina appena svegli smette di assumere quel sapore di imposizione (mannaggia ai sensi di colpa).

E una volta sbrigata la pratica, la giornata è tutta in discesa.

10km - febbraio
C
on un tranquillo 10k si chiude anche questo mese. Dopo un inizio dell'anno in linea con ie aspettative (diciassette uscite per 256km) questi ultimi 28 giorni non sono andati come desiderato. 

Impegni extra-lavorativi non più posticipabili  (leggi scaffali nel box) ma soprattutto un accenno di contrattura nella prima uscita del mese mi hanno portato a diluire la frequenza delle uscite in attesa di tempi migliori.


L'avvicinamento alle competizioni, nonostante tutto, prosegue. Il gesto di appuntare un numero alla maglietta manca da ormai troppo tempo ma non ho fretta di ricominciare. I calendari cominciano a prendere forma: alcuni organizzatori, nel rispetto delle norme, ci stanno provando, altri invece hanno deciso di posticipare i propri eventi al 2022. 

Io sto puntando alla 42 della città eterna e farò del mio meglio per arrivarci nelle migliore condizione possibile, ma continuo ad avere più dubbi che certezze. Temo che, anche per quest'anno, le manifestazioni dai grandi numeri non avranno vita facile.

Intanto io corro, di più non posso fare.









roadTo....

Non che ci sperassi molto ma con l'ufficialità dello spostamento a Settembre della Maratona di Roma e il (quasi) sicuro spostamento in altra data anche per la maratona di casa tocca prendere una decisione: continuare come se nulla fosse a preparare una 42 o tornare ad anonime uscite dal chilometraggio ridotto ?

Sembrerà stupido ma dopo tutti questi mesi ritrovare la fatica nelle uscite di qualità e la soddisfazione nel completare quanto in programma l'ho trovato  molto appagante. In questi due mesi scarsi non è sempre andata come sperato, qualche lavoro (soprattutto medi) abortito in corso d'opera ma sostanzialmente posso ritenermi soddisfatto dei risultati ottenuti. Quattro uscite a settimana e un numero totale di chilometri in costante crescita. 

La testa c'è, le gambe pure. Perchè quindi non provare a continuare ? Alla fine non credo che sia fatica sprecata. 

E ormai da troppo tempo che non mi confronto con la distanza regina e quando sarà ci voglio arrivare nelle migliori condizioni. 

Con la maratona ho ancora un conto aperto, una "ferita" che non si è ancora rimarginata.

 

riepilogo 2020
..... siamo ai titoli di coda. Davvero pochi i motivi per ricordare l'anno che sta volgendo al termine. E non mi sto riferendo alla corsa.

Perchè se mi limito a guardare l'aspetto "sportivo" non è andata poi cosi male. Considerato il lungo stop del primo lock-down con l'uscita di oggi chiudo questi dodici mesi sopra i 1700 chilometri. Niente a che vedere con gli anni migliori ma ci si accontenta. Mancano le gare e l'appuntamento settimanale con il nuoto, ma sinceramente, con una pandemia in corso, questi sono gli ultimi dei miei pensieri.

Non resta che augurare a tutti un sereno e felice 2021


il milanese imbruttito


 

XX Maratona di RomaOvviamente al primo posto quella del personale, la XX Maratona di Roma 4 mesi intensi dove alla fine il viaggio per arrivare tirato a lucido alla partenza ai Fori Imperiali è stato addirittura più appagante della gara stessa: non ho tralasciato niente al caso anche se poi ho mancato il muro per uno stupido errore di valutazione.

il-blog-di-nino.blogspot.com/2014/03/xx-maratona-di-roma.html


milanocitymarathon03Sul secondo gradino la prima: la milanocitymarathon03, quella dell'incoscienza. Quella della scoperta di cosa volesse dire correre per quarantaduemilaecentonovantacinquemetri senza mai fermarsi. Poteva essere un disastro e invece un gran bell'esordio.

il-blog-di-nino.blogspot.com/2013/11/30-novembre-2003.html


27° venicemarathonAl terzo posto la 27° venicemarathon quella della bora a oltre 55km/h con 13° alla partenza e 3° all'arrivo.

il-blog-di-nino.blogspot.com/2012/10/27-venicemarathon-fa-curriculum.html



33° firenze marathon - foto Giancarlo ColomboAl quarto la firenzemarathon del 2016 con una preparazione ridotta a soli tre mesi per i problemi alla caviglia e conclusa addirittura con split negativo 

il-blog-di-nino.blogspot.com/2016/11/33-firenzemarathon.html


XXIII Maratona di Roma - foto La Gazzetta dello SportE infine, in  quinta posizione, la  maratona di roma del 2017. La mia decima partecipazione nella città eterna dopo  che per due anni ero stato costretto al posticipo dell'iscrizione: diluvio da San Paolo a San Pietro. 

il-blog-di-nino.blogspot.com/2017/04/xxiii-maratona-di-roma.html

Le vostre invece ?

salite brevi
Archiviata in una qualche maniera anche la terza settimana di preparazione è finalmente giunto il momento di inserire anche le salite recuperando quanto perduto sino ad ora. 

La Lombardia da oggi è diventata zona gialla e di conseguenza non è più vietato uscire dal proprio comune senza giustificato motivo. Giusta o sbagliata che sia la norma ho preferito attenermi alle disposizioni limitandomi a sfruttare il solito giro da poco più di mille metri intorno all'isolato (ideale per i lavori di qualità) evitando, ma solo per questioni di luce, di spingermi sino al parco cittadino.

Sole, freddo quanto basta e intorno alle nove in strada direzione Valle Olona: poche macchine in giro, pochi i ciclisti, ancor meno i runner.

Il programma della giornata  prevede 12 salite brevi e anche se è il medesimo da diversi anni non ho idea (non lo ricordo proprio) di quanto impiegato per percorrere la stessa distanza. Dall'ultima volta che ho calpestato lo stesso asfalto è passata ormai un'eternità e non ho termini di paragone su come mi sto comportando. Più lento, più veloce ? Non ne ho la più pallida idea. Una cinquantina di secondi per centocinquanta, centosessanta metri che sembrano non avere mai fine. Riesco a salire regolare e questo, per adesso, basta e avanza.

Bello scoprire, una volta scaricati i dati, che non è andata poi cosi male.

4x2000, #roadTo
Devo confessarlo, me le ricordavo meno impegnative. Alla fine il compitino l'ho anche portato a casa ma quanta fatica!!


Non amo correre la mattina appena sveglio e non lo ho mai amato, ma me lo devo far piacere. Con lo smart working posso evitare di  puntare la sveglia alle 5 e mi posso permettere un paio di ore di sonno in più ma la sostanza non cambia: non mi piace.


In strada che è ancora buio, una leggera nebbiolina ad ovattare il tutto e una voglia pari alla temperatura registrata: zero. Eppure una volta trovato il coraggio di abbandonare il caldo tepore del letto e fatto agganciare i satelliti al Garmin difficilmente mi tiro indietro. Può capitare che i risultati non siano quelli auspicati ma di sicuro l'impegno non viene mai meno. 


Giusto il solito paio di chilometri per portare le gambe in temperatura e si parte con la prima delle quattro serie. Più lento delle ripetute da mille, più veloce del medio corso nel fine settimana per quattro volte. Almeno nelle intenzioni. Perchè alla fine, davanti al pc, tocca prendere atto che non è andata proprio come auspicato.Buone la prima e l'ultima, meno le altre due. 


Però le ho fatte. Tutte.

RoadTo Maratona di Roma
Sedici settimane Rieccoci. Questa sarebbe la domenica dell'inizio della preparazione della maratona di primavera. Sedici settimane per arrivare, non dico tirato a lucido, ma almeno sufficientemente pronto ad affrontare in maniera dignitosa la mia undicesima maratona nella città eterna. 

Ma siamo sicuri che il 21 Marzo ci si potrà schierare all'ombra del Colosseo ? Sono piuttosto scettico, ma sarebbe bello doversi ricredere. E nella recondita possibilità di essersi sbagliato sarebbe bello esserci. E se non a Roma, almeno in quella di casa dopo 3 settimane. 

Il programma recita "12 salite brevi" ma per poterle fare tocca cambiare provincia e almeno due comuni. Possibilità che mal si sposa con l'ultimo DPCM che ha sancito la zona rossa per la Lombardia e quindi tocca di necessità, virtù. Anche perchè dopo 5 giorni di stop forzato per un problema all'adduttore non ho idea di cosa dovermi aspettare, pronto ad un immediato stop al primo accenno di fastidio. 

Sulle macchine la prima brina (Connect indicherà poi 3°) ma al sole non si sta poi così male. Il tempo di far agganciare i satelliti al gps e si parte. Preoccupato più del necessario non ci vuole molto a realizzare che quanto successo nell'ultima uscita non sembra aver lasciato strascichi. E allora perchè non provare a spingere un po' e portare a casa un bel progressivo ? 

Detto fatto. Una decina di km in progressione prima di un ultimo mille al piccolo trotto, il tutto chiuso in.... 

Oggi il tempo non conta. Conta solo aver corso.

Valle Olona
In questo ultime settimane non ci sono state molte occasioni per correre lungo la ciclopedonabile che affianca il letto del fiume l'Olona.

Con le giornate che si stanno inevitabilmente accorciando l'unica possibilità, compatibilmente con gli impegni del fine settimana, sarebbe quella di andarci la domenica mattina ma, considerato il periodo, c'è sempre troppa gente per i miei gusti. Del resto non ci si può meravigliare se, questa lunga striscia di asfalto e sterrato che da castellanza porta a Castiglione Olona, sia ben frequentata soprattutto nel fine settimana: un angolo di pace immerso nel verde dove ognuno può passarci del tempo senza il pericolo delle macchine.

E allora quale occasione migliore se non quella di approfittare di un giorno di ferie e uscire con tutta calma per provare il nuovo gps della Polar al mio polso per una ventina di giorni ? 

Otto chilometri in un senso, un po' meno in senso inverso senza l'assillo di dover terminare categoricamente entro una tal ora come in un normale giorno lavorativo. Il cielo, tipico delle giornate autunnali, non promette pioggia e questo, considerata la mia avversione a correre sotto l'acqua, è più che sufficiente. Poca, ovviamente, la gente in giro e ancor meno quelli che hanno avuto la mia stessa idea. Le gambe sembrano non risentire dei tredici chilomentri del giorno prima e sono piuttosto reattive già dai primi metri. Cerco di andare a sensazione provando a prestare attenzione alla falcata in termini di ampiezza e frequenza e questo sembra pagare confortato da quanto visualizzato del gps. 

Valle Olona - altimetriaNon faccio troppa fatica e non pare nemmeno di andare costantemente sotto i 5'/km, "velocità" che in valle, considerata la tipologia del percorso, non tenevo da non so più quanto tempo. Giro di boa sullo strappo nei pressi dell'Approdo Calipolis e inversione di rotta verso casa cercando di ripetere quanto di buono fatto nella prima parte. Ci provo, sembra la classica giornata di grazia e non posso non approfittarne. E quanto vedo sul Polar conferma le mie sensazioni. Mi tocca e, nonostante il filo di stanchezza che superata l'ora non può non palesarsi, continuo ad andare in spinta.    

Una manciata di secondi sotto i quaranta minuti all'andata, trentotto e trenta al ritorno.
Addirittura in split negativo. Missione compiuta 
cinque su seiLo confesso, l'assenza di gare toglie stimoli. E non mi riferisco alla corsa in quanto tale. La voglia di uscire, macinare chilometri e tornare a casa stanco ma soddisfatto non è mai venuta meno. Mi riferisco alla voglia di alzarsi quando, ahimè, e ancora buio, indossare gli abiti "da lavoro" e uscire in stada con le temperature che, da qualche giorno, sono diventate piuttosto frizzantine. 

Sempre più difficile sconfiggere la voglia di uccidere la sveglia e abbandonare il caldo tepore del letto. Ma fortunatamente lavorare da casa in smartworking ha i suoi innegabili vantaggi tra cui quello di poter decidere di rinunciare alla pausa pranzo e sfruttare queste calde e soleggiate giornate di inizio Ottobre per recuperare quanto si è deciso di non fare al mattino.

Quattro uscite consecutive (5 in 6 giorni) per una sessantina di chilometri con un paio di sessioni di ripetute come non capitava da maggio.

Niente di trascendentale, per carità, ma da qualche parte bisogna pure incominciare.
E domani il meritato riposo.   
 

valle olona Sino alla fine di Febbraio, nel pieno della preparazione alla maratona di Milano, uscire e correre per sedici chilometri era la prassi mentre ora, privo di obiettivi a breve termine, una tale distanza assume il ruolo di quello che prima, nel fine settimana, era l'allenamento "importante", quello dove bisognava stare sulle gambe un cospicuo numero di minuti.
 
Come sempre due le alternative: raggiungere il parco incrementando il numero di giri al suo interno prima di invertire la rotta e ritornare a casa oppure optare per una sgambata sulla ciclopedonabile della Valle Olona, la lunga striscia immersa nel verde diventata da diversi anni teatro di tutti i miei lunghissimi pre-maratona dove, volendo, è possibile anche impegnare più di una salita a spezzare la monotonia del gesto.
 
Cielo velato, umido quanto basta e temperatura, almeno alla partenza, perfetta per correre.
Il garmin acceso solo per le statistiche finali, si va a sensazione come capita sempre più spesso. In spinta se le gambe me lo consentono, di conserva se invece non è giornata e valle olonanon ne vogliono sapere. Non faccio fatica, il sabato di riposo è servito e l'impressione è quella di tenere un ritmo discreto, impressione confermata da qualche piccola sbirciatina che saltuariamente, tocca confessare, capita di dare al gps.
 
Asfalto, sterrato e di nuovo asfalto con il giro di boa posizionato in cima ad uno strappo di poco più di un centinaio di metri che si fa sentire e che, come sempre, digerisco a fatica ma che, questa volta, non lascia strascichi.
 
Il ritorno non differisce molto dalla prima parte del giro e il comprensibile calo ipotizzato alla partenza, nella ultima parte sembra non esserci. Sto bene e anche se stanco ho la netta sensazione che non sta andando male. Affatto. Sensazione poi confermata, una volta arrivato a destinazione, da quanto visualizzato dal fedele gps.
 
Fossero tutte così le mie uscite .....